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Emma è appena arrivata a lezione, oggi c'è anche Jennifer, non sapevo che sarei tornato a ballare con lei. Giustamente però credo sia meglio salvaguardare la sua caviglia.

«buongiorno» dice guandandomi. I ragazzi erano entrati cinque minuti fa.

« giorno emma» dico

«lavoriamo subito. Cosi oggi andiamo via prima» dice

«hai tutta questa fretta?» le dico io

« non mi sembra di darti spiegazioni. » mi risponde acida.

«oh scusi signorina » anzi avrei dovuto dire signora visto che è fidanzata. Ma è troppo giovane per dirglielo. Magari si offende pure! Già è girata stamattina.

«Ecco bravo» iniziamo a lavorare, i ragazzi migliorano di giorno in giorno, ed Emma è sempre più soddisfatta. Oggi noto con piacere che cammina meglio e non zoppica. Per fortuna credo stia passando questo fatto, così non dovremmo avere Jennifer in stanza con cui devo provare e mostrare ai nostri allievi. È un peso morto molte volte.

A fine lezione

Emma

Devo proprio scappare Carlotta ha la febbre, l'ho lasciata con la mia mamma, Michele non mi aveva mentito lo avevamo preso in un bar. Ho paura allo stesso tempo che quei suoi vecchi amici schifosi possano fare la qualunque. Lui mi ha detto che non appena inizierà ad avere lo stipendio giusto metterà tutto da parte per consegnare il resto dei soldi che mancano.
Prendo tutto ciò che mi serve, mi incamminò verso il corridoio. Simone mi ferma sfiorando il mio polso che allontanò subito come se avessi avuto una scossa.

«Emma già scappi ?» chiedo.

« Si, Simone non ho tempo! - cerco di allontaarmi ci vediamo domani» gli dico fuggendo ma lui mi urla dietro.

«dove vai? A casa ti accompagnò io. Vedo che non c'è il tuo fidanzato» mi dice 

«no, ho la macchina sto riguidando» Michele non era d'accordo su questo fatto e nemmeno mia madre questa mattina ma io non potevo sempre chiedere agli altrimenti, soprattutto a lui.

« ah capisco! Va beh fa nulla!»  mi dice un po' giù.

“devo proprio scappare. Davvero non ho molto tempo. Ho impegno»

« immagino il tuo impegno. »

« ma come ti permetti? Senti fatti da parte ok! Anche se dovessi vedere Michele non sono problemi tuoi. » gli dico vicino al suo viso troppo vicino forse.

« non ti scaldare!»

« mi scaldo invece! Non sai niente della mia vita, è alludi a cose che non dovrebbero interessarti. » mi allontano. Chiudo la porta alle mie spalle con la sensazione strana non lo stomaco, da troppo tempo non provavo, salgo in macchina e vado dalla mia piccolina. Ha bisogno di me.

La voglia di rincomiciare. 🤍Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora