Alice sembra sorprendersi dopo aver udito le mie parole. Forse, non ha mai ricevuto così tanto affetto da farle pensare di essere in grado di superare questa battaglia.
"Grazie" mi dice, sorridendomi. Un semplice grazie che racchiude tanti pensieri.
"Posso abbracciarti?" le chiedo.
Annuisce e la stringo a me.
Il contatto con la sua pelle gelida fa ghiacciare anche me. In effetti, fuori fa molto freddo. Per essere gennaio, però, la temperatura è nella norma.
"Ora devo andare" le comunico a malincuore, interrompendo l'abbraccio.
Lei comprende subito e mi saluta.
Prometto a me stesso che verrò a trovarla spesso ed esco dalla sua stanza.
Cerco di muovermi il più velocemente possibile ma in silenzio, per non farmi notare dai dottori. Se mi vedessero in giro adesso, all'una di notte, inizierebbero a preoccuparsi e a rompermi le palle. E, con tutta onestà, non mi va proprio.
Attraverso il corridoio e tiro un sospiro di sollievo quando entro in camera e chiudo la porta.
"Chi si rivede" dico, rivolgendomi agli auricolari. Mi sono ridotto a parlare da solo, guarda come son rovinato.
Infilo le cuffiette e faccio partire la playlist. Più passano le ore, più aumenta la sonnolenza. Mi addormento con la musica nelle orecchie che fa da colonna sonora ai miei sogni.
"Triiin, triiin" suona la sveglia. Sono le 8:30 e non riesco nemmeno ad aprire gli occhi. Mi sono addormentato tardi, fregandomene dei controlli che avrei fatto stamattina. E sono un coglione. Pensando al lato positivo però, se tutto va bene tra qualche giorno sarò finalmente fuori di qui. Faccio fatica ad alzarmi dal letto, ma appena prendo coscienza riconosco sulla soglia della porta una sagoma familiare.
"Hey, buongiorno. Che ci fai qui?"
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CREDICI
Fanfiction"Il miglior segreto del successo?" chiese una fan a Luca, in arte Aka7even. "Crederci. Crederci sempre." rispose. Poi aggiunse: "Non sarebbe una vita se non avessimo sogni e sarebbe una vita sprecata se li avessimo ma non facessimo niente per realiz...
