CAPITOLO 31

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Sento ancora i brividi sulla pelle quando mi bacia, non è cambiata una virgola. L'orgoglio, però, mi dice di staccarmi da lei e lo faccio.
"Alice, non mi va, davvero."
A quelle parole, ci rimane un po' male ma non riesco ad essere gentile con lei.
"Vuoi dire che la nostra storia può finire qui?"
Ci penso e mi esplode la testa all'idea.
"No, non sto dicendo questo. Sto dicendo solo che mi ha fatto male vederti con lui ieri e non riesco a non pensarci."
"Mi dispiace, davvero. Sarebbe stato meglio se non fossimo mai andati a quella festa. Però, Luca, credimi, io ti amo."
Mi si spezza il cuore.
Vorrei dirle che anch'io la amo e che mi manca abbracciarla come sempre, che è il primo pensiero delle mie giornate, che voglio stare tutta la vita con lei. Vorrei dirle tante cose, ma mi limito a sorriderle.
"Con l'orgoglio non si va avanti nella vita" mi ricorda.
"Magari tra qualche giorno mi passerà."
"Vuoi fare colazione con me? Ti ho portato il cornetto alla nutella come piace a te."
Mi mordo il labbro.
"Sì, ho già fame."
Addentiamo i nostri cornetti mentre i nostri occhi stanno facendo l'amore e subito dopo beviamo i caffè che ci terranno svegli per tutta la giornata.
"Allora, ci credi ancora in noi?"
Alzo la testa e la fisso.
"Preferisco non rispondere."
"Dai" mi fa il musino perché sa che mi fa impazzire.
"Sì, credo in noi ma ho bisogno di tempo."
"Va bene. Allora io vado, ho tante commissioni da sbrigare."
"Tipo?"
"Sto cercando una casa editrice che accetti le mie storie. So che è molto difficile, ma è sempre bene provarci."
"Ti auguro di arrivare dove sogni."
"Lo auguro anche a te."
Mi saluta ed esce di casa.
Io rimango sul mio letto, con la testa che mi scoppia per i troppi pensieri e le troppe paranoie.
Mi ha detto di credere in noi, ma io ci ho sempre creduto. È difficile ammetterlo, ma non voglio stare senza di lei.

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