CAPITOLO 15

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Appena la bacio, Alice si sveglia. Merda, non volevo svegliarla. Sarei rimasto qui a guardarla dormire per ore. È così bella.
"Luca, ma allora sei tornato" mi dice, metà assonnata, metà sorpresa e contenta.
"Te lo avevo promesso."
Ci abbracciamo.
"Com'è andata oggi?" le chiedo.
"I dottori hanno detto che mancano poche chemio e potrei guarire, ma non ci spero molto."
"Come no!? Cosa abbiamo sempre detto? Sì che guarirai, stupida."
Sorride al "stupida" e mi chiede come stia io. Le rispondo che va tutto bene e che ho una sorpresa per lei, riferendomi alla canzone.
"Dai, non farmi aspettare" mi dice.
"Appena potrò ti farò vedere tutto" prometto.
La convinco e nel frattempo finisce l'orario visite. Che palle.
"Forza, Ali. Mi raccomando. Tornerò presto da te" la saluto, dandole un altro bacio sulle labbra. Non riesco a non assaporarle per più di cinque minuti. Sta diventando una droga per me e spero di esserlo anch'io per lei.
"Luca..." mi ferma, mentre sto per andarmene.
"Grazie" aggiunge, imbarazzata. Finalmente le sue guance prendono un po' di colore.
"Di che?"
"Di essere venuto."
"Ma va, è scontato."
Le sorrido e lei ricambia.
Esco dalla stanza, non prima di aver salutato i suoi genitori e infine esco dall'ospedale.
Quanto vorrei poter passare tutti i giorni con Ali, senza vincoli.
Ci siamo proprio trovati, è destino.
Scaccio via i pensieri prima che mi esploda la testa e raggiungo la stazione per prendere il treno e tornare a casa.
Ci salgo su e prendo posto. Tiro fuori dallo zaino un foglio e una penna e inizio a mettere giù dei pensieri.
"Ma tu sei Luca Marzano?"
Vengo interrotto da una ragazza che mi raggiunge e si siede di fronte a me.

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