CAPITOLO 40

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"Come ci si sente ad essere uno dei cantanti più famosi d'Italia?" mi chiede Alice, a distanza di un mese dalla vittoria di Amici.
"È assurdo" mi limito a dire.
Guardo la ragazza di cui sono profondamente innamorato e la bacio.
Ultimamente, i rapporti tra me e Alice si sono rafforzati molto. Dal giorno della finale, da quando l'ho vista nel pubblico, la mia testa e il mio cuore non hanno fatto altro che pensare a lei.
Non che prima non la pensassi, ma devo ammettere che il sentimento che provavamo entrambi all'inizio si stava pian piano spegnendo.
Ora, invece, ha ripreso a scottare come un fuoco ardente.
Vederla sdraiata accanto a me, sul letto della mia camera, fa ancora un certo effetto.
"Beh, ora lo chiedo a te. Come ci si sente ad essere una delle scrittrici più famose d'Italia?"
Sorride e arrossisce.
"Non è vero, non lo sono."
"Quindi mi stai dicendo che centomila copie vendute non contano niente."
"Assolutamente no! Non avrei mai immaginato che tutte queste persone avrebbero letto le mie storie."
"Ma sta accadendo" la interrompo.
"Già. È surreale tutto ciò. Tu che hai vinto Amici, io che pubblico il mio primo libro. E pensare che un anno fa eravamo entrambi ricoverati in ospedale."
Mi vengono i brividi a quelle parole.
Chi l'avrebbe mai detto che due ragazzi malati e ricoverati in ospedale avrebbero fatto così tanto successo nella vita?
Da un anno a questa parte, la mia vita si è letteralmente stravolta. In senso positivo, ovviamente.
Pensare che ciò che era un sogno sin da quando ero un bambino adesso è diventato la realtà, mi rende felice ma allo stesso tempo sconvolto. Vivo ancora in una bolla e non sono riuscito a metabolizzare tutto. Ma è la realtà, cazzo. Questa volta non sto sognando.
Per Alice, è la stessa cosa.
Ricordo ancora quando vidi scivolarle dalla borsa dei fogli di carta. Non avrei mai pensato che stesse scrivendo un romanzo.
"Sono così fiero di te" le dico, mentre le bacio la fronte.
"Anch'io sono fiera di te, Lu. Non sai quanto."
"Quando potrò avere l'onore di leggere il tuo libro?" le chiedo.
È strano, ma Alice non vuole farmi leggere la sua opera. È come se si intimidisse, perché in questa storia si è messa a nudo, vi ha lasciato tutta se stessa.
So solo che il suo romanzo si chiama "CREDICI", proprio come la promessa che ci siamo sempre fatti. Proprio come il titolo della mia canzone. Proprio come la nostra storia, la nostra vita.

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