CAPITOLO 17

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"È strano, non mi conosci nemmeno" le dico. Il pensiero che possa davvero piacere a questa ragazza solo per dei video che pubblico sul mio canale è imbarazzante.
"Credi nel colpo di fulmine?" ha subito la risposta pronta.
"No. Credo che una persona possa iniziare a piacerti esteticamente anche dal primo sguardo, ma innamorarsi è un'altra cosa" rispondo.
"Beh, io infatti intendevo fisicamente. Fisicamente mi piaci molto."
"Grazie, anche tu sei carina" mi affretto a dire, anche se non la penso proprio così. È una bella ragazza ma non di certo il mio tipo.
"Come ti chiami?" le chiedo per curiosità.
"Martina" risponde.
Dopo qualche minuto arriviamo a Napoli centro e ci salutiamo.
"Spero di rivederti" mi dice.
Le sorrido e proseguo per la mia strada. Sinceramente, non mi importa molto di ciò che pensa. La mia testa ormai è fissa su un'altra persona.

Arrivo a casa molto tardi, sono già le 22. Ceno e mi corico sul divano. Non ho nemmeno il numero di Alice, non posso scriverle. Che cazzo.
Decido di infilare gli auricolari e di perdermi nel mio mondo preferito, quello della musica.
Così, mi addormento, felice di aver rivisto la ragazza che ormai abita nella mia mente.

È già mattina e ho molte commissioni da sbrigare. La più importante è sicuramente andare a far visita ad Ali, la mia Ali. Non lascio che passi altro tempo e decido di prendere la metro. Non vedo l'ora di rivederla.
Passano i soliti venti minuti all'incirca e arrivo in ospedale.
Ogni volta che ci vengo è un colpo al cuore. E il pensiero che lei sia qui dentro ne aggiunge altri.
Entro e mi faccio strada per raggiungere la sua stanza.
"Luca!" esclama Alice appena mi vede, alzandosi di colpo dal letto.
"Ciao, piccola" le sussurro mentre la stringo forte a me.
"Ho una notizia fantastica da darti" mi dice, entusiasta.
"Cioè?"
Spero vivamente che si tratti della sua guarigione.
"Mancano solo cinque chemio e poi potrò operarmi. Il male si sta riducendo sempre di più."
"Ma è fantastico!" pronuncio con un tono di voce molto alto.
Mi vengono anche gli occhi lucidi al pensiero che un giorno sarà fuori di qui, a cantare la canzone che ho scritto per lei, mentre camminiamo mano nella mano per Napoli.

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