1. Che Sbadata!

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Sono le 10 di sera e sono spiaggiata sul mio letto al telefono con il mio migliore amico.

Parliamo della grande giornata che ci aspetta tra...
"O cavolo!".
"Che succede Margi?".
"Ale ma che giorno è domani?".
"Ma che domande mi fai? Domani è lunedì abbiamo il nostro primo giorno di scuola in seconda!".

Da quanto sono sbadata mi sono dimenticata persino che giorno fosse.
"O dio... Me lo sono dimenticata devo correre a prepararmi ciao e grazieee. Ti voglio bene ci sentiamo domani baciii".

"Sei sempre la solita. Vabbè ciao e a dom... "

Ops gli ho chiuso in faccia, ma si, capirà ormai è abituato alla mia sbadataggine da quasi un anno.

Intanto che preparo il mio zaino con il necessario mi vengono in mente tutti i bei momenti passati con l'amico più importante che ho. Lui si chiama Alexander, per gli amici Ale e ci siamo conosciuti l'anno scorso quando entrambi abbiamo iniziato a frequentare la prima liceo scientifico, da subito abbiamo legato e ci siamo aperti a vicenda facendo crescere una delle amicizie più solide e belle che ho.

Ale è il classico ragazzo che piace a tante, molto alto che spicca vicino a me data la mia bassezza della bellezza di 1 m e 60 cm, ha dei capelli mossi indomabili castani, degli occhi verdi molto grandi, delle labbra carnose e come se non bastassero i suoi pregi è un  bravissimo giocatore di basket.

"Margot!!!"

Un urlo richiama la mia attenzione distraendomi dai miei ricordi.

"Si? Mamma che c'è?"

"È pronta la cena. Prima di venire a tavola chiama tua sorella che è in camera sua"

"Ok. Arrivo subito"

Chiudo lo zaino e la porta della mia camera, apro la quella della camera di mia sorella Alexia e...
"Ma che roba è quella?" dico  indicando per terra.

"Ma cosa vuoi? Sono vestiti! Devo provarne almeno la metà per decidere quale mettere domani".

"Certo, io ti proporrei di andare direttamente nella boutique migliore di Parigi per scegliere il vestito perfetto".

"AH AH AH Simpatica".

"Dai lascia quei vestiti per terra che è pronto da mangiare... Mi raccomando muoviti o la mamma sgrida me" .

"Non ti preoccupare sorellona arrivo... ma ora esci" dice spingendomi nel vero senso della parola fuori dalla camera.

Mia sorella Alexia è una peste, abbiamo ben 6 anni di differenza infatti io ne ho 15 e lei 9 ma a quanto pare nell'ambito estetico è molto più avanti di me.
Mi siedo a tavola con la mia famiglia e mangiamo.

Durante la cena si balza da una parte all'altra tra le solite domande
- sei emozionata per domani? - incomincia bene mi raccomando - fai amicizia con tutti eccetera eccetera ed ancora eccetera.

Alla fine della serata ritorno in camera mia e mi fiondo sul mio adorato letto per leggere e dopo poche pagine crollo per la stanchezza tra sogni e aspettative per il giorno successivo.

Come un DipintoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora