37. Sciare

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Entriamo all'interno della baita e facciamo il giro delle stanze, devo dire di non aver visto fino ad ora una cosa del genere... 

È bella, ma soprattutto, dopo uno sguardo attento, molto lussuosa.

Non credevo che ci fossero tutte le cose elencate dai ragazzi, dalla spa con sauna alle stanze spaziose, grandi quanto tutto il piano terra di casa mia.

"Wow è parecchio grande!"

"Eh si...penso sia l'unica cosa che sappia fare quel lurido di mio padre: spendere bene i suoi soldi". 

Mi risponde Mike dopo essere entrati nella nostra camera. 

"Eii non guardarmi così... Ormai devo imparare almeno un po' a conviverci no?"
Dice lui accarezzandomi delicatamente una guancia.

Tempo di mettere le nostre cose a posto che sentiamo bussare alla porta... 

"Piccioncini la giornata ha inizio, ora mangiamo quello che cucinerà, si spera commestibile, Lewis e dopo andiamo tutti a sciare per l'intero pomeriggio. Contenti?" 

Jacob ci spiega tutto il programma della giornata con un entusiasmo da vendere e non posso fare altro di rispondergli al settimo celo, ma... Aspetta... Ha appena detto sciare? O mio dio, eccola arrivare, quella sensazione, si proprio quella, la sensazione di una che non sa sciare. 

" Ti senti bene? Hai un colorito strano". 

No che non mi sento bene che domande sono!? La mia faccia in questo momento deve essere un misto tra lo shock e il disgusto. 

"Emm in realtà...io non so sciare". 

Osservo il volto di Mike dopo non aver sentito alcuna reazione e appena lo faccio non so se schiaffeggiarlo o ucciderlo, ma credo che opterò per la seconda. 

"Perché fai quel sorrisetto!? Non è divertente! Se mi faccio male, faccio più male io dopo a te". 

"Aggressiva come sempre vedo... Mi piace". 

"Sarà meglio!" 

La sua profonda e piacevole risata riempie la stanza riscaldando l'ambiente ghiacciato dell'inverno in montagna.

Andiamo a pranzare con gli altri e mi fermo ad osservare i comportamenti di quelle che erano le persone più imprevedibili come coppia nella mia testa. 

Jacob e Anna, adesso che ci penso sono molto simili, almeno per quello che credo di conoscere di entrambi, ma è proprio per questo che non pensavo ci fosse qualcosa tra di loro e poi dove si sono conosciuti?

 Sono alquanto confusa però sembrano carini quindi eviterò di fissarli con gli occhi da maniaca per tutto il tempo...troverò il modo di parlare con Anna per farmi spiegare tutto.

Finito il pranzo arriva il fatidico momento... 

Le soluzioni sono molteplici, ma tutte abbastanza rischiose come per esempio iniziare a correre verso la porta di uscita per scappare da questa situazione, ma essendo vestita soltanto con una felpa e dei jeans diventerei un grosso cubetto di ghiaccio, la seconda sarebbe scappare in camera e chiudersi, ma Mike mi convincerebbe ad uscire... mi sa che mi tocca sciare.

Cercherò di imitare ogni mossa degli altri per non schiantarmi contro un masso e sembrare il più convinta possibile dei miei movimenti.

Dopo esserci messi gli abiti adatti che mi fanno sembrare già un impedita, ci dirigiamo tutti insieme la, proprio la, verso la mia morte...ok forse sembro troppo esagerata ma il pessimismo oggi è dalla mia parte.

Va beh, guardiamo il lato positivo mi aggrapperò a Mike nel peggior dei casi.

"Ei fratello non cadere subito come al solito aspetta almeno cinque minuti!"
Okay, sono ufficialmente morta.

Tiro un pugno sul braccio di quell'inutile scemo che ho come ragazzo.

"Di cosa sta parlando Lewis?"

"Emm si da il caso che neanche io sappia poi così tanto sciare".

"Ma allora perché ridevi prima...ti piace proprio vedermi soffrire eeeh...possibile che mi sia capitato l'unico incapace".

"Eii! Così mi ferisci ti ricordo sciocchina che neanche te sai farlo".

"Tanto sei dalla parte del torto quindi zitto".

Tutti ridono e dopo qualche sguardo di fuoco anche noi cediamo e ci uniamo agli altri.

Tutti  nostri amici sono ormai spariti tra la neve mentre io e lo scemo siamo ancora qui a vedere chi sarà il primo a cadere da fermo.

"Va bene facciamo che hai vinto tu, ma ora proviamoci è passato un anno dalla mia caduta".

Dice Mike aspettando una mia risposta che arriva subito positiva dopo ormai quasi un quarto d'ora ferma ad aspettare chissà quale congiunzione astrale.

Mi muovo lentamente e sembra non essere poi così difficile quindi dopo poco prendo più maestria.

"Ma non avevi detto di non saperci andare?"

"La verità è che non ci avevo mai provato prima d'ora".

"Pensare che io ci provo da sei anni".

Questa volta sono io a dare il via alla risata seguita dal broncio di Mike.

Dopo la quarta caduta di Mike, seguita dai miei consigli, naturalmente non ascoltati, per il suo gigantesco orgoglio, sembra iniziare ad ascoltarli e riesce a fare tratti brevi senza cadere. 

Devo dire di essere soddisfatta, lo scemo non ha mai imparato perché non ascolta, non perché è impedito.

"Comunque io penso di aver imparato non è che ti piacerebbe fare altro? Potremmo tornare a casa".

Dice Mike con uno sguardo ammiccante... Io gli tiro un altro pugno che lo fa sbilanciare trascinando nella caduta anche me. 

"Allora le cose sono due... O sei fatto di plastilina o io ho acquisito una forza disumana per farti cadere".

"Ah-ah-ah molto divertente... Però non hai ancora risposto alla proposta di prima".

"Non è stata chiara dal mio gancio destro? Facciamo così, se riesci a stare dieci minuti senza cadere andiamo dove vuoi".

Sembra che io abbia risvegliato le sue doti da sciatore, si alza velocemente spostandomi da sopra di lui rompendo la posizione creata dopo la caduta o meglio dire, il volo di prima.

È incredibile ma la plastilina è riuscita a sciare un tratto abbastanza ampio senza cadere nonostante i miei tentativi di boicottaggio tirandogli degli spintoni e come promesso siamo da poco rientrati nella baita.

"Gli altri arriveranno sicuramente verso le sei di sera quindi abbiamo tre ore che facciamo?"

Okay forse avevo sottovalutato le capacità dello scemo visto che i miei calcoli comprendevano il fatto che sarebbe caduto dopo tre secondi e quindi saremmo rimasti ad aspettare il ritorno degli altri.

"Non so..."

I nostri sguardi si incrociano e potrei giurare che il suo sia diverso da tutti gli altri scambiati fino ad ora.

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