Come un Dipinto

48. Egoismo

Mi dimeno per liberarmi dalla catena di coperte e braccia in cui sono intrappolata, senza molti risultati.

Mi giro quanto basta per ammirare il viso spensierato e sereno di Mike a pochi centimetri dal mio e mi fermo a guardarlo finché non vedo un lato delle sue labbra alzarsi per formare il solito ghigno.

"Così mi consumi".

Imbarazzata e sicuramente rossa in volto cerco di colpirlo ridendo per poi coprirmi la faccia.

Lui afferra entrambe le mie mani e le poggia sul cuscino ai lati della mia testa facendo accelerare il battito del mio cuore fino a credere che mi stia uscendo dal petto.

"Lo sai che da imbarazzata sei ancora più carina?"

Metto su un broncio che dovrebbe incutere timore, ma credo faccia solamente ridere di gusto il ragazzo davanti a me.

Dopo un bacio stampato direttamente sul mio naso si alza dirigendosi verso il mucchio di fogli e di colori di ieri.

"Okay, ora voglio vedere"

"Mmm, non saprei...magari lo tengo per me".
Risponde con un'aria pensierosa e sarcastica allo stesso tempo.

Allora decido di stargli al gioco.
"Va bene...vorrà dire che il mio regalo lo vedrai il prossimo anno".

"OH NO! Il regalo lo voglio ora".

"Beh non saprei, magari tra due ann-"

"EII! Ok te lo do".

Mi porge lentamente quello che è semplicemente il disegno più bello che io abbia mai visto.

"Lo so che non è niente di che, però la persona raffigurata rende tutto più bello".

Non rispondo... Non so neanche io il perché, ma sono semplicemente senza parole.

"Se non ti piace lo butto".
Dice in fretta Mike, forse per aver interpretato il mio silenzio per qualcosa di negativo.

"No, è perfetto".

"Davvero?"

"Si Mike, è bellissimo".

Dicendo questo mi fiondo tra le sue braccia iniziando ad abbracciarlo e baciarlo con foga.

Cavolo! Ieri stavo iniziando a pensare che il mio regalo fosse una stupidaggine, ma solo ora mi accorgo di quanto possa essere perfetto.

"E non è finita qua...Però per la seconda parte dovrai aspettare ancora un po'".

"Okay, solo se tu aspetterai per il mio".

Mi è venuta un'idea e anche se il regalo è già pronto dovrò fare una piccola modifica.

"Uff...vedrò se riuscirò ad aspettare. Altrimenti dovrò prendermi da solo un altro regalo".

Risponde azzerando il piccolo spazio tra le nostre labbra creato soltanto per parlare.

Lo allontano tirandogli uno spintone scherzoso facendolo sbilanciare per la sorpresa.

Gli sorrido lasciandolo con un espressione in volto più stupita di quella precedente, scappo dalla camera aprendo la porta e scendendo le scale.

In un batter d'occhio sento il rumore dei piedi di Mike sugli scalini dietro di me e mi sento tirare indietro dai fianchi una volta arrivati alla fine.

"Presa"

"Lasciami" dico ridendo per il leggero solletico provocato dalle sue dita sul tratto nudo tra pantaloni e top.

"Mai"

Mi giro seria verso di lui, non dandogli più le spalle e gli scocco un bacio a stampo che viene subito intensificato da lui.