31. Stringimi La Mano

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Non credo a quello che ho appena detto... Io mi sono appena dichiarata allo scemo?

Ma che mi venga un colpo, se lui appare vulnerabile divento anch'io debole.

Non riesco neanche a guardarlo negli occhi, chissà cosa penserà di me?

Però lui si sta comportando assolutamente non da amico, spero di non aver frainteso tutto.

"Alza quel faccino sciocchina!"

Lo alzo lentamente e rimango per la centesima volta incastrata in quello sguardo fino a quando Mike decide di azzerare la distanza tra di noi baciandomi.

"Ti riporto a casa Margot, i tuoi saranno preoccupati".

"E te che fai?"

"Non lo so... Di certo non torno a casa con quell'uomo che cerca di risolvere ciò che ha fatto".

"Si, ma non puoi rimanere fuori, dormi da me".

"Non mi aspettavo questa proposta da te".

Gli tiro un pugno sul braccio scherzando e lo vedo scoppiare a ridere... Finalmente lo scemo che conosco.

"Perché mi guardi con quel sorriso da ebete? Non fraintendere sei sempre bellissima".

"Certo certo lo so... È solo che ti ho fatto ridere... Mi piace quando ridi".

Secondi o minuti o forse ore? Non so ma rimaniamo semplicemente a guardarci negli occhi.

"Dai, andiamo" dice lui alzandosi per poi pulirsi dalla sabbia e porgermi una mano.

Dopo poco ci ritroviamo di nuovo davanti casa mia, sento Mike tremare quindi gli prendo la mano e ci avviamo all'entrata.

"Stai calmo, ci sono io... Okay?"
"Okay"

"Din don"

Ci troviamo davanti mia madre che ci sorride e abbraccia Mike.

Gli sussurra qualcosa all'orecchio che però non riesco a capire so solo che Mike le sorride e le risponde anche lui sottovoce.

Uffa voglio sapere anch'io!

Perché mia madre dovrebbe avere più segreti con lui che con me? Boh...

Mia madre rientra facendoci strada e sento Mike stringere di più la mia mano, sempre stando attento a non farmi male.

Arriviamo in salotto e ci ritroviamo davanti le nostre famiglie.

Siamo tutti in silenzio e l'atmosfera è gelida, non credo di aver mai assistito a una cosa del genere.

Se nessuno parla parlerò io... No aspetta però che dico?

Sicuramente sto andando in iperventilazione... O mio dio che situazione.

"beneee... Qualcuno vuole una birra?"

Una birra? Ma che cosa mi è venuto in mente? Credo di avere reso questa cosa più strana di quello che è.

Sento Mike rilasciare un pochino la presa e lo guardo in faccia... Sembra stare per scoppiare dalle risate.

Vabbè è una cosa positiva no?

"Io e Mike andiamo in cucina a prenderle".

Arrivati in cucina Mike scoppia a ridere.

"Non ridere te, è stata la cosa più imbarazzante che io abbia mai fatto".

"Ahaha"

"Basta! Non prenderti gioco di me!
Almeno siamo scappati... Senti, io è da un po' di tempo che preparo un viaggetto in Messico sola andata, senza ritorno... Io dico che è il momento giusto per andarsene".

"Tu scherzi, ma io lo farei volentieri..."

Lo vedo rattristarsi così riprendo le sue mani gigantesche in confronto alle mie mani.

"Ti ho detto che mi piaci quando sorridi".

"Ah quindi solo quando sorrido?"

"Ah-Ah-Ah-Ah che ridere!"

"Comunque grazie alla tua fantastica idea dobbiamo portare la birra di la, quindi è meglio se ci sbrighiamo".

"Va bene, andiamo"

Entriamo nella stanza e l'aria si rifà gelida... Direi fantastico!

Sembra, però che si siano preparati un discorso, tra di loro girano sguardi per vedere chi, a quanto pare, dovrà dire qualcosa.

"Senti Mike sono venuto per natale... Pensavo ti facesse piacere".

"Ops... E invece no".

Riprendo la mano di Mike che sembra più alterato di prima, dopo che suo padre proferisce parola.

"calmati"
Gli dico in modo che lo senta solo lui.

"Dopo natale me ne andrò... Ricordati che c'è anche tua sorella... Non fare l'egoista".

"EGOISTA... io egoista?... Che bella parole eeeh... Quindi IO ho fatto finta di non aver investito un ragazzino non pensando alla sua famiglia, IO ho pensato subito ai soldi e sempre IO ho tenuto nascosto a mio figlio e a mia moglie di avere ucciso una persona".

"Calmati ti prego" continuo a dirgli.

Vedo i miei genitori con la faccia di chi ha appena visto un fantasma.

"Ti ho detto che è stato un incidente!"

"Certo... È stato un incidente anche essere ubriaco quella sera? Oh aspetta mi correggo, praticamente ogni sera da più di tre anni".

"Io non bevo più, te lo giuro!"

Mike, mi lascia la mano e si scaraventato su suo padre... Okay ora posso essere spaventata al massimo.

Mike sembra volergli tirare un pugno quindi mi metto in mezzo.

"Mike! Mike! Fermo!... Che stai facendo? Ascoltami!.... NON FARE COSÌ MIKE!
TI PREGO..."

Mike improvvisamente si blocca e mi rivolge uno sguardo per poi riguardare John.

"Non lo faccio, perché io non sono come te... Sarebbe troppo facile finalmente dimostrare alla mamma e a tutti quanti quello che hai sempre cercato di dimostrare...

Ma ti svelo un segreto, non sono pazzo e non sono malato.

Non mi importa più di essere accettato, non mi serve più nessuno... Ho la sciocchina  che mi chiama scemo che mi salva".

"Elisabeth hai visto? Questa volta hai sentito vero? Ha detto sciocchina".

"David non mi sembra il momento adatto ora".

Okay la situazione almeno si è alleggerita grazie alla gelosia e alla protettività di mio padre...

Kate si alza in piedi e dice:"Ora ce ne andiamo... Scusate ancora per... Per TUTTO".

"Mamma, papà Mike dorme qua".

"Cosa?"

Come un DipintoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora