33. L'incubo

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Non rispondo al suo grazie sapendo che è più che ricambiato...sono io a doverlo ringraziare di avermi permesso di farmi entrare all'interno della sua, anche se incasinata, vita.

"Mike io mi vado a cambiare te sdraiati pure".

"Va bene".

Cavolo, non è ancora del tutto lui... Lo scemo che conosco avrebbe detto qualcosa di pervertito in questo contesto.

Ritorno dopo poco con il mio pigiama composto da un paio di pantaloncini corti grigi e una maglia larghissima bianca presa rigorosamente da un cassetto a caso.

Trovo Mike già sotto le coperte e guardandomi in giro vedo che ha lasciato quasi tutti vestiti tranne i boxer sulla sedia vicino alla mia scrivania.
Metto il telefono sotto carica dopo aver risposto ai messaggi di Alexander e Zoey mentre mi vestivo e lavavo i denti, vado a letto anche io e chiudo gli occhi.

"Margot..."

"Si?"

"Scusa se prima ho alzato la voce contro di te".

Do vita a una piccola risata tenendo gli occhi chiusi.

"Dormi ora, non preoccuparti di niente e di nessuno".

"Allora buonanotte Margot". Dice Mike riprendendo la mia mano sotto le coperte facendo intrecciare le nostre dita...

Okay, mi ci potrei anche abituare ad avere una buonanotte del genere ogni sera.

Dopo neanche dieci minuti è facile sentire il respiro profondo del bell'addormentato con lo sguardo più innocente e spensierato ormai caduto nelle braccia di Morfeo prima di me, anche se lo seguo a ruota.

Sogno... Sogno... Sogno... Ma che cosa sogno?

Parole! Parole sconnesse tra loro...
Non capisco.

Aspetta... Non sto sognando, mi sveglio e noto Mike parecchio agitato ancora evidentemente nel mondo sei sogni che dice parole senza senso.

Solo....buio..... Margot... Margot... MARGOT!

Quando sento che pronuncia il mio nome prima sottovoce per poi urlarlo, lo sveglio...

"Va tutto bene era solo un incubo, gli dico abbracciandolo".

È sudato e ha il corpo tutto freddo e tremolante, forse anche perché si sta avvicinando Natale, fuori fa un freddo assurdo e questo scemo dorme praticamente nudo.

"Così ti ammalerai... Hai freddo?"

"No, ma... Niente lascia stare è tutto okay".

"Non è vero... Cos'è successo? Cos'hai sognato?"

"Questo non importa, l'importante è che tu mi dimostri una cosa".

"Cosa dovrei dimostrare?"

"Che non mi abbandonerai, che non succederà come tutti hanno già fatto".

Lo guardo negli occhi e lo bacio per la prima volta di mia iniziativa... Mi sa proprio che sono cotta a puntino.

"Non so come dimostrare quello che mi hai chiesto, ti posso dire che te lo dimostrerò col tempo...

Per ora posso soltanto stringerti a me e tenere stretta la tua mano alla mia".

Ci sdraiamo di nuovo e in un men che non si dica cado in un sonno profondo abbracciata a Mike.

Mi sveglio con la mia fastidiosa, anzi fastidiosissima sveglia e noto che la persona che ha dormito per tutta la notte con me non c'è più e al suo posto è presente un foglio di carta che prendo in mano.

Prima di riuscire a mettere a fuoco e vedere quello che c'è sul foglio mi strofino gli occhi.

Quando finalmente riesco ad aprirli... Piango... Le lacrime scendono da sole.

È... È.... Semplicemente.... bellissimo!

Come un DipintoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora