41. Indifferenza

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Sono ormai fuori dalla baita. 

Non so neanche io bene quanto veloce sia successo tutto, so solo che non avevo mai sentito una stretta al petto simile...non pensavo che potesse farmi una cosa del genere.

Sento solo Mike che cerca di raggiungermi urlando il mio nome, ma ormai sono troppo lontana e nascosta tra i pini del bosco vicino...col cavolo che mi faccio vedere debole dopo quello che ha fatto. 

Dopo poco le uniche due persone che sembrano capirmi veramente mi trovano.

"Margi non fare così".

"Ma come faccio a stare calma scusa? L'hai visto come l'ho visto io".

"Scusate se interrompo, ma ale non mi ha detto niente...cos'è successo?"

"È successo che quello schifoso era attaccato alla faccia della gallina come una sanguisuga".

"COS'HA FATTO QUEL BASTARDO!? Adesso me la paga... e te non piangere che non si merita neanche una tua lacrima ora ti riprendi e rientri in casa più indifferente e più fredda di un cubetto di ghiaccio".

"Con tutto il rispetto Zoey non mi sembra un'idea fantastica... sono sicuro che c'è stato un malinteso".

"MA CHE MALINTESO!? Hai ragione Zoey voi cominciate ad andare poi io arrivo".

Zoey porta via Ale che esclama un Non le capirò mai le donne seguito da uno sbuffo della mia migliore amica.

Asciugo le ultime gocce cadute sulle mie guance, prendo il telefono e specchiandomi nello schermo vedo che ho gli occhi leggermente arrossati che dovrebbero ritornare normali in poco tempo. 

Dopo una decina di tentativi per ritornare dentro mi decido definitivamente. 

Come si dice il dolore fortifica no? Allora sarò più forte.

Almeno ci proverò.

Ormai sono entrata nella baita e appena raggiungo gli altri nel salotto noto che tutti mi stanno guardando come se si aspettassero una strana reazione.

"Eii che avete da guardare?"

Nessuno risponde, vedo solo facce sconvolte tranne una...quella di Zoey che mi guarda fiera e notandola faccio uscire dalla bocca una debole risatina che agli occhi degli altri penso sia facilmente interpretabile come un segno di pazzia. 

Gli unici occhi che vorrei vedere, però non ci sono.

"Sai il tuo ragazzo bacia davvero bene". Oh mio dio ora gli stacco la testa dal corpo

"Ma sei scema Jenny?" gli dice il fratello.

"Non preoccuparti Jacob non ne vale neanche la pena e poi la persona con cui arrabbiarsi è un'altra...apprezzo il fatto che vi preoccupiate per me, ma va tutto alla grande".

Non so da dove io abbia preso la forza sia per non spaccarle la faccia sia per dire tutte queste cose...mi sento invincibile e allo stesso tempo falsa visto che so benissimo di non stare bene.

"Oddio ti ho trovata, non è come pensi non è successo niente credimi!..."

Dal nulla spunta Mike che mi abbraccia forse non accorgendosi di non essere stato ricambiato visto che per lui penso sia stato come abbracciare un palo della luce.

"E finiscila di parlare..." 

Okay ora credo di essermi superat,a per di più siamo ancora davanti a tutti i nostri amici.

"MA IO TI AMO" dice facendo rimanere di sasso per la cinquantesima volta nella settimana tutti gli altri.

"Okay se è quello che tu intendi come amare penso che non ci capiamo molto bene".

"Ma ti ho detto che non è successo niente. Se mi lasciassi spiegare!..." cerca di dire avvicinandosi.

"Prima di tutto non toccarmi e secondo... VAFFANCULO MIKE..." dico con tutto l'odio che posso esternare al momento ed è proprio in questo istante che nei suoi occhi vedo rompersi qualcosa.

Okay ammetto che questo non me lo aspettavo e iniziano a pizzicarmi di nuovo gli occhi quindi lentamente senza dare troppo spettacolo mi giro e vado in camera chiudendomi a chiave lasciando di sotto sette persone a bocca aperta.

Forse l'idea di vacanza tranquilla che mi ero prestabilita in mente non era proprio questa...



Come un DipintoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora