Come un Dipinto

35. Divano

Appena sente la mia voce si gira di scatto, io corro verso di lui e lo abbraccio per istinto... So solo che è distrutto quindi gli servirà il mio appoggio.

Anche se non parla, a me va bene così.

"Margot... Che ci fai qua,  non voglio che tu entri in questo gran casino. Ho già tirato dentro troppe persone a cui tengo".

"Ci sono già dentro e lo sai benissimo che con la mia testardaggine ci sarò dentro finché non finirà, tu sei importante per me non posso lasciarti nei casini".

"Sciocchina te non capisci! Hai visto Lewis e Jacob? Sono dovuti scappare anche loro qua con me e solo per colpa mia... Gli ho rovinato la vita in Florida e ora ho paura di rovinargliela anche qua".

"Ei scemo...Non credi che loro siano venuti perché ti vogliono bene?

Sei fortunato ad avere degli amici così.

Poi chi te lo dice che hai rovinato la loro vita? Lewis si è appena fidanzato con la mia fantastica migliore amica e Jacob se la sta spassando a organizzare feste in ogni momento".

"Non saprei... Prima o poi si stancheranno di avere un peso come me e io gli darò ragione...

Sono troppo incasinato.

Speravo di farmi una nuova vita qui, ma alla fine ho solo represso dentro di me ancora quella ferita dolorosa".

"Non credo che lo faranno mai e non è colpa tua se sei incasinato... Cerca di capirlo!"

Mi guarda in un modo in cui non mi ha mai guardata e mi prende alla sprovvista fiondandosi sulle mie labbra.

Ormai ero seduta vicino a lui sul divano, ma ora, in un men che non si dica, mi ritrovo comodamente sdraiata con Mike di sopra.

Il bacio si fa più intenso e piano piano lascia le mie labbra per tracciare una scia di piccoli baci passante per la mascella fino al mio collo.

Le sue mani ormai stanno esplorando ogni centimetro del mio corpo.

Ahaha se lo vedesse quella gallina nell'altra stanza le prenderebbe un infarto e dallo spavento farebbe un uovo.

Ma cosa vado a pensare sono nel bel mezzo di una cosa abbastanza sconosciuta a me e al mio corpo, però, è bello... È come se il mio cuore stesse per uscirmi dal petto.

Fa tutto con fretta e senza delicatezza, sembra avere quasi bisogno di sfogarsi in qualche modo.

Mike infila le sue grandi mani sotto la mia maglia e sussulto per i brividi a causa del contatto dei suoi anelli sulla mia pancia.

Si sposta arrivando al mio reggiseno sempre continuando a baciarmi e...

"Oh no fra, sul mio divano no!"
Jacob dice.

Oh dio... Presa dal momento il mio cervello, che non ringrazio affatto, ha deciso di cancellare l'informazione che diceva SEI A CASA DI ALTRI! CON I TUOI AMICI NELLA STANZA A FIANCO.

Per la prima volta sono proprio convinta, oltre che imbarazzata, che volevo che lo scemo continuasse.
Direi perfetto!

Ci alziamo tutti e due di scatto e Mike risponde all'amico in un modo molto naturale.

"Scusa, la prossima volta ci mettiamo sul letto".

Io sgrano gli occhi e tiro una manata sullo stomaco dello scemo.

"Non preoccuparti Margot,  non farti problemi con noi".

Dice una voce dietro Jacob che si rivela essere quella di Lewis seguita dalle risate trattenute molto male da Zoey.

PRONTO? SONO SOLO IO IN IMBARAZZO QUA DENTRO?

Sembra passare tutto velocemente, ci spostiamo in cucina e ci mettiamo a parlare come se non fosse successo niente...Riuscirò mai a capire queste persone?

"Quindi? Che hai intenzione di fare con tuo padre?"
Chiede Lewis rivolgendosi a Mike.

"Niente, tanto sapete com'è... Se facessi qualcosa o, ce l'avrebbe vinta lui o, avrebbe la scusa per rinchiudermi in un manicomio.

E se ci andassimo?"

"Dove, in manicomio?" Risponde Jacob ridendo.

"No, intendo in vacanza in montagna... Almeno che è uno stronzo ricco usiamolo".

"Questo ragionamento non fa una piega, ma qui io e Lewis sappiamo perché vuoi andarci eeeh".

I tre si guardano, scoppiano a ridere e io e Zoey ci scambiamo sguardi confusi.

"Tanto mancano pochissimi giorni a natale... Facciamo una vacanza noi cinque no?"
Tutti ci scambiamo degli sguardi e confermiamo l'idea di Mike.

Sarà bello no?