39. Ospiti inaspettati

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Salto giù dal letto in fretta ricordandomi solo dopo di essere completamente nuda, afferro la prima cosa che mi ritrovo davanti e me la infilo. 

Quello scemo di Mike, come se non avesse sentito nessun rumore, se ne sta bellamente sdraiato nella posizione più rilassata che io abbia mai visto...ma aspetta, di chi era l'urlo?

Mi giro nella direzione dalla quale mi ricordo di aver percepito la voce di pochi secondi fa e mi ritrovo davanti una faccia bianca peggio del panorama innevato fuori dalla baita, ma la cosa più strana è il proprietario di quella faccia...

"ALE!?!?" e lui che ci fa qui? 

Non so se essere contenta o morire per l'imbarazzo, ma a quanto pare vince il primo sentimento e corro ad abbracciarlo istintivamente anche se sembra di abbracciare un tronco di un albero.

"Perché sei qua?" gli passo una mano davanti agli occhi cercando di rianimarlo e dopo qualche minuto e qualche schiaffetto sembra riprendersi.

"Mike mi aveva parlato di questa piccola vacanza, volevo farti una sorpresa e Jacob mi aveva detto che potevo venire, ma aaaaa...aspetta cosa ca...".

"Eiii respira che così non capisco niente!"

"O MIO DIO! Io non pensavo...aspetta scusami se siamo entrati senza bussare, ma non credevamo di trovarvi...beh...in questo modo". 

Dopo un minuto di imbarazzo mi dice ridendo: "Io comunque approvo eeeh, diciamo che mi hai un attimo sorpreso". 

"Aspetta...ma perché prima usavi il plurale?"

"Emmm c'era anche la sorella di Jacob".

O noo! La gallina no! Però ora mi sembra tutto più chiaro. 

Ale non può di sicuro produrre quell'urletto così acuto che ho sentito poco fa.

"Appena vi ha visti è scappata via".

Per un attimo mi sento in colpa, ma in colpa per cosa? Non ho fatto niente di male, ma nonostante ciò sento un piccolo peso sul cuore. 

Forse perché sotto sotto la me con un minimo di cuore ha capito che l'oca prova sicuramente qualcosa per Mike. 

Vedendomi dispiaciuta e pensierosa il mio migliore amico cerca di salvare la situazione e di fermare le rotelle del mio cervello.

"Se vuoi dopo le parlo io, sai non è così pessima come l'avevi descritta te".

Meravigliata dalle parole di Alexander e al dir poco scioccata sto per ribattere, ma sento una voce alle nostre spalle.

"Non immaginavo il nostro risveglio così...perché sei appiccicata a lui?"

Neanche il tempo di rispondere allo scemo che si fionda subito su Ale per tirargli quelle pacche che fanno sembrare più virili i ragazzi sulla sua schiena.

"Gliel'hai fatta la sorpresa quindi! Ti sei deciso a venire".

"La sorpresa me l'avete fatta voi". Risponde di getto pentendosene subito dopo. 

"No, non intendevo. O mio dio che figura di merda vi aspetto di là prima di dire qualcos'altro di imbarazzante. Visto che ci sono faccio un salto da Jenny".

Neanche il tempo di dirgli okay che scompare dietro la porta che chiude uscendo di corsa.

"Ha appena detto Jenny o sono ancora addormentato?"

"Si purtroppo ha proprio detto Jenny. È appena scappata dopo che...beh... ci ha visti".

"Eh che cazzo!"  

Cerco di rispondergli, ma anche lui scompare allo stesso modo di Alexander. Che risveglio felice! Stupida io che pensavo che almeno questa vacanza potesse essere tranquilla.

Come un DipintoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora