Mike Brice...Mike Brice...Mike Brice.
Ormai da più di trenta minuti il mio cervello cerca di associare questo nome a qualcuno che non capisco chi sia e dove io l'abbia visto o sentito...
"Signorina Sanders! Ma insomma quest'anno è persino più sulle nuvole dell'anno scorso? Sappiamo che ormai guardare il vuoto con una faccia imbambolata e con la testa che pensa a chissà cosa è il suo passatempo preferito, ma deve proprio praticarlo durante le mie lezioni?".
"No, mi scusi continui pure con la sua lezione".
Naturalmente a quel punto risate, risate e risate, ma una in particolare che non avevo mai sentito, mi giro verso il mio adorato vicino e gli mostro la faccia più paurosa che riesco a fare, che a quanto pare non esce bene perché quello che prima era solo un ghigno si trasforma in una risata molto rumorosa che include tutta la classe.
Poi, boh non so cosa succede ma inizio a ridere anche io, forse ha la risata contagiosa che ti prende.
Però devo ammettere che ha un bellissimo sorriso... No, allora devo essere ceca e scema... come mi vengono queste cose in testa è impossibile che una persona così spregevole abbia un minimo di carisma!
Anche se devo ammettere che è un ragazzo molto carino con capelli ricci castani molto scuri tendenti al nero, una corporatura non molto da palestra, diciamo che è molto magro ,ma da fuori, sotto la maglietta nera attillata, gli si intravedono dei muscoli, è molto alto da quello che io mi ricordi dell'incidente fantastico avuto alla fermata del pullman... penso sia poco più alto di Alexander quindi su 1m e 85cm.
Sembra più grande di quello che è, sempre se non è un ripetente, ha delle mani molto grandi piene di anelli che fanno sembrare le matite che usa per prendere appunti minuscole e infine degli occhi scuri no chiari...
Aspetta ma come ho fatto a non accorgermi degli occhi?
È che quando siamo caduti i suoi occhi sembravano essere di un celeste chiaro, mentre prima un marrone molto scuro...
Vabbè non lo avrò guardato bene e adesso non ho intenzione di farlo dovendomi sporgere davanti a lui per controllare.
"drin driinn oh mamma la tortura è finita".
Neanche mi sono accorta che è finita l'ora, no aspetta tutta la mattinata di scuola! Ma quanto tempo ho perso a pensare al colore degli occhi di quello scemo?.
"Ti ho sentita sciocchina, la prossima volta che ci incontreremo mi spiegherai perché è una tortura stare vicino a me... Alla prossimaaaa".
Ecco di nuovo lui, nemmeno il tempo di ribattere che è uscito dalla classe lasciandomi da sola con Alexander e Selene.
Sbuffo e mi dirigo verso i loro banchi dopo aver fatto il mio zaino.
"Eiii come va?"
"Bene dai e poi hai visto che figo abbiamo in classe?... Fortunata te che sei la sua vicina di banco! Dopo mi devi spiegare quello sciocchina".
"Ma chi? mister simpatia? ... Te lo lascio volentieri... Quello stupido questa mattina mi è caduto addosso cercando di prendermi al volo".
Vedo Selene e Alexander sgranare gli occhi e Alexander dare dieci euro a Selene.
"Te l'avevo detto io che si conoscevano già, l'hai visto come la guardava quando è entrata?"
"E va bene, va bene avevi ragione!"
Io li guardo incredula e li interrompo. "Scusatemi ma state scommettendo su di me e la mia vita?"
Tutti e tre scoppiamo a ridere e usciamo da scuola.
"Visto che Selene ha guadagnato, oggi ci paga a tutti il pranzo, vero?". Dice Ale
"Uffh...e va bene ma solo perché voglio sapere tutto dell'incontro tra Margot e il nuovo".
"Ok vi racconterò tutto".
Selene è una grande amica che conosco da quattro anni, molto vivace e carina con sempre il sorriso stampato sulla faccia, è di media statura con un corpo abbastanza robusto, un viso rotondo, degli occhi grigi chiarissimi contornati da occhiali rotondi che le risaltano lo sguardo, un nasino all'insù e dei capelli liscissimi come spaghetti castani che le arrivano sotto le spalle.
"Aaaa oddio è appena passata una moto tutta nera fantastica! L'hai vista Ale?".
"Certo che l'ho vista! Dovrei lavorare per il resto della mia vita per permettermi una roba simile".
"Ahahaha"
"Selene che ridi? Sono perfettamente d'accordo con lui".
"oh nooo, non vi voglio rimbambiti per una moto per l'intera giornata come succede di solito! " sbraita Sele tutto di un colpo.
"Ok andiamo al bar per prendere i tost per pranzo. Tanto si è fermata la davanti così possiamo ammirarla da vicino".
Lentamente ci dirigiamo e proprio mentre stiamo attraversando la strada il ragazzo con la moto si toglie il casco e mi viene un colpo al cuore.

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Come un Dipinto
RomanceLei una ragazza semplice e solare che è sempre rimasta alle sue origini, lui nuovo a scuola ma figlio di amici di lunga data dei genitori di lei. Un incontro o un ritrovamento? chi lo sa? Scopriranno passioni in comune e forse sarà proprio l'arte a...