Mi sveglio e trovo riposto al mio fianco un foglio dove è immortalato un mio ritratto a matita semplice, ma bellissimo che mi raffigura mentre dormo.
Per quanto è bello mi commuovo e noto tutti i dettagli, dalle piccole lentiggini sparse sul mio naso ai capelli scompigliati, finché non giro il foglio...
"È successo un casino... Ti chiamo quando posso".
Quando leggo quello che c'è scritto mi infilo la prima felpa che trovo e scendo in cucina dove trovo i miei genitori e mia sorella fare colazione.
Prima che potessi aprire bocca Alexia, forse vista la preoccupazione nei miei occhi dice:"È andato via poco fa correndo... E no, non ha detto dove andava".
Direi fantastico... Ringrazio mia sorella, saluto i miei genitori e esco di corsa di casa conciata nel modo più orribile del mondo.
Tempo di mettere metà corpo fuori da casa che divento un blocco di ghiaccio, mi accorgo solamente ora che tra poche settimane sarà natale e la temperatura non è quella delle Hawaii, quindi rientro e afferro un cappotto nero molto grande.
Finalmente sono fuori... Ma...
Aspetta non so dove sia e quello scemo non mi ha fatto capire niente dal biglietto che mi ha lasciato.
Che faccio?
Mentre mi scervello sul capire cosa fare e dove andare mi arriva una chiamata.
"Eii Zoey".
"Margot devi subito venire qua".
Dice con voce tremolante"Dove? Cos'è successo? Io ho pure perso Mike, te non ne sai niente?"
"Vieni a casa di Jacob è successo un casino e c'è anche Mike".
"Va bene faccio il prima possibile!"
Diciamo che non mi ha aiutata molto neanche lei visto che mi ha detto la stessa identica cosa, ma sembrava davvero scioccata.
Prendo il primo autobus che passa e arrivo, tra le occhiatacce delle vecchiette che di sicuro mi hanno presa per una barbona, in pochi minuti davanti casa di Jacob.
Entro dentro e trovo Zoey che medica un taglio sullo zigomo di Lewis, Jacob con una mano fasciata che lascia intravedere del sangue e... oh, ma che bella sorpresa quella gallina di sua sorella che però, sembra anche lei altrettanto spaventata.
Appena si accorgono della mia presenza Zoey mi corre incontro abbracciandomi.
"Qualcuno potrebbe spiegarmi cosa cavolo è successo?" dico io e tutti si scambiano uno sguardo molto triste.
"Margot... Penso tu abbia conosciuto il padre di Mike" risponde Jacob.
"Beh si, ieri sera diciamo che ci sono stati dei problemi..."
"Quindi sai la storia di Eric vero?"
"Si e mi dispiace veramente tanto ragazzi, ma ora cosa c'entra con voi? Sembra che ve le siate date di santa ragione!"
"No ti sbagli" dice Lewis
"Ormai io e Zoey stiamo insieme da un po' e trascorre anche lei molto tempo con Jacob a casa sua. Oggi eravamo riuniti tutti perché questa notte abbiamo dormito qua e di colpo sentiamo bussare alla porta, quindi andiamo ad aprire e davanti ci ritroviamo il padre di Mike...
Sai, io e Jacob, anche se difficilmente, eravamo riusciti a perdonarlo perché aveva bevuto e anche dopo, quando avevamo scoperto che aveva pagato qualcuno per falsificare i test dell'alcol per non essere incolpato di omicidio l'avevamo perdonato una seconda volta perché in un qualche modo anche se sbagliato l'aveva fatto per il figlio...
È stata una cosa davvero difficile accettare, in pratica l'assassino del proprio migliore amico, capisci vero?"
"Certo, io non so se sarei riuscita a farlo... Vai pure avanti...".
"Questa mattina sembrava essere dispiaciuto come sempre finché non ci ha proposto di passare il natale nella baita in montagna della famiglia con idromassaggio, spa e pista per sciare.
Te dirai, cavolo perché ti dovresti arrabbiare?
Beh quando la persona che hai perdonato o che pensi di aver perdonato cerca di rimediare nel modo in cui ha rovinato tutto ti incazzi... Soldi, solo soldi, gli interessavano e gli interessano solo quelli".
"E allora perché siete feriti?" domando non capendo ancora e allora Jacob continua dicendo:"Evidentemente a quelle parole Lewis non ci ha più visto e gli ha tirato un pugno dritto in pancia...poi ci sono stati dei colpi anche da parte di John e per questo mi sono messo a difendere Lewis mettendomi in mezzo".
"Naturalmente è durato poco perché eravamo due contro uno ed è scappato".
Dopo svariati minuti di totale silenzio cerco di continuare la conversazione, poiché non riesco a togliermi dalla mente Mike...
"Ragazzi mi dispiace veramente tanto, ma dov'è Mike allora?"
"L'ho chiamato io prima che suo padre se ne andasse perché la situazione si era fatta seria". Risponde l'oca
"E ora dov'è?"
"È nella stanza a fianco, ma non credo che voglia vedere nessuno, soprattutto te".
"E perché soprattutto me scusa?"
"Beh perché è evidente no, non sei nessuno per lui".
"Cos'hai detto?"
"Che non vuole vederti". Dice bloccandomi la strada.
"Lo sai che se ti prendo ti spacco quel faccino di merda e tolgo quel sorrisino finto che ti ritrovi stampato sopra, specie di animale non identificato?"
Okay, forse ho esagerato... Ma come si permette a parlarmi così quando non sa neanche che tipo di rapporto abbiamo io e Mike.
"Okay sorellina, meglio lasciarla passare eeeh".
Lo struzzo si sposta e mi lascia entrare nella camera accanto... Lo spettacolo che ho davanti agli occhi non è molto bello.
C'è Mike seduto su un divano con lo sguardo perso nel vuoto... Credo che sapere che suo padre ha toccato i suoi migliori amici sia una cosa dolorosa dopo aver conosciuto la verità sulla morte di uno di questi.
"Eii..."
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Come un Dipinto
RomansLei una ragazza semplice e solare che è sempre rimasta alle sue origini, lui nuovo a scuola ma figlio di amici di lunga data dei genitori di lei. Un incontro o un ritrovamento? chi lo sa? Scopriranno passioni in comune e forse sarà proprio l'arte a...