9. Pianti e Ricordi

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È mattina presto, mi sveglio e provo ad appoggiare i piedi per terra, mi alzo e fortunatamente non sento più dolore alla caviglia come ieri.

Vado verso l'armadio zoppicando e prendo dei jeans larghi con degli strappi sulle ginocchia, una felpa corta rossa e mi cambio.

Poi mi dirigo in bagno dove mi lavo i denti e mi metto il mio solito mascara.

Sto per scendere le scale quando sento una voce...

Aspetta che ci fa ancora lui in casa mia uff!

Quando sono quasi convinta di dover correre sulle scale, con una caviglia dolorante, aprire la porta, non guardare nessuno in faccia e correre alla fermata, si sente un'altra voce allora decido di scendere con calma.

Appena scendo sembra che nessuno mi abbia vista tranne lui, mi squadra dalla testa ai piedi con quel suo solito sorrisino e quando decido di avvicinarmi per tirargli uno schiaffo, proprio davanti a tutti lui mi ferma la mano con molta facilità, io gli giro il braccio e lui sorpreso mi guarda negli occhi con uno sguardo strano.

Poveretto non sa che sto per diventare cintura nera di karate.

Proprio nel più bello, quando ci ritroviamo praticamente attaccati, ci guardiamo negli occhi con tono di sfida sembra che le nostre care famiglie si siano accorte di noi.

"Margot! Mike! Che state facendo avvicinatevi".

Dice mia madre e con gli occhi addosso di tutti ci avviciniamo al salotto.

"Oh mamma mia, sei cresciuta così tanto Margot! Io sono Kate ti ricordi di me?".

"Si, ho dei vaghi ricordi di quando giocavamo insieme...Quanto è bello rivederla!".

"Oh no, dammi pure del tu... Mi ricordo anche io tutti i pomeriggi passati a giocare a nascondino e a pitturare!
Pensare che sei diventata una bellissima donna ormai.
Vero Mike?"

"Mammaaaa".

"Che c'è? È la stessa persona per la quale hai pianto per tutto il viaggio quando ce ne siamo andati, che per un mese ti sei rifiutato di giocare con qualunque bambino presente nella nuova città e per la quale di notte urlavi il suo nome negli incu...".

"Ok mamma, può bastare".

Dice Mike tappando con una mano la bocca della madre e facendo una faccia che non gli avevo ancora visto fare è... AHAHA... Arrossito!

"OH Kate sapessi quello che ha fatto la piccola Margi invece, anche lei ha pianto ma per ben 5 giorni di seguito! Sembrava una fontana non si fermava più".

Ecco ho riso troppo presto, mia madre deve sempre aprire la bocca!

Credo di essere anche io rossa come un pomodoro, speriamo di no che figura.

"Guarda Alexia... Mio fratello è tua sorella sono tutti rossi ahahha".

"Hai ragione Sue... Che ridere".

Beh... Di male in peggio ci si mettono anche mia sorella e la sorella di Mike.
Sue deve essere un po' più grande di mia sorella, ha dei capelli rossi come la madre piena di lentiggini e degli occhi chiari molto belli.

Mike deve aver preso dal padre, ho un ricordo piuttosto sfocato di John, ma i miei hanno delle foto con lui ed è un uomo molto bello con una capigliatura molto scura, una carnagione chiarissima e forse, l'unica cosa che non ha preso mike, sono i suoi occhi nerissimi.

Tra l'altro non ho ancora capito bene la gradazione di azzurro presente negli occhi dello scemo, sono piuttosto, come dire cangianti.

Dopo minuti di silenzio per le sciocchezze dette e i miei attimi di pensieri, fortunatamente non ad alta voce, mio padre sembra ribaltare la situazione come ieri sera.

"Scusate se interrompo questa bella rimpatriata dove i nostri figli preferirebbero morire visto le loro facce, io direi che è ora di andare a scuola per Margot e Mike".

Grazie grazie e ancora grazie... Grande salvatore.

"Certo, ho la moto qua fuori se vuoi ti posso portare".

"NO"-"MA CERTO".

Mi giro e mi accorgo di avere tutta la famiglia contro... Bello direi!

"Maaaa ieri non hai preso il pulmann?"

"Si, ma perché era dal meccanico. L'ho ripresa subito dopo scuola quando ci siamo incontrati al bar."

"Uffff... Maaa"

Come un DipintoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora