12. Pizza

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Dopo quindici minuti di viaggio arriviamo in una piccola pizzeria sulla spiaggia.

Entriamo e subito veniamo accolti da una signora sulla settantina con capelli bianchi e occhiali molto piccoli e sottili.

"Mike da quanto tempo è che non ti vedo!" dice l'anziana.

"Ciao nonna!" risponde lui con una certa felicità in volto e corre ad abbracciarla sollevandola da terra.

"Oh povera me! anche io sono contenta di vederti, ma sei cresciuto e io sono invecchiata così tanto che la mia forza non è più quella di una volta".

Mike scoppia a ridere e lascia andare dallo stretto abbraccio la nonna che sembra accorgersi di me, anche io sono con un sorriso stampato sulla faccia per la bella scena appena vista, anche perché non avevo mai conosciuto questa figura che sembra essere molto importante nella vita di Mike neanche quando ero piccola.

"Oh e chi è questa bella ragazza qua dietro?"

"Buongiorno signora, io sono Margot Sanders".

"Sanders, Sanders mi pare di avere già sentito questo cognome".

"Si nonna, lei è la figlia del migliore amico di papà, David".

"Oh cielo, è vero! assomigli molto al piccolo David...solo io so quanto tempo passavano quei due pazzi di mio figlio e del suo migliore amico su quelle dannate moto.

Erano sempre in giro".

"Signora le posso garantire che mio padre mi ha raccontato ogni sua singola avventura con John".

"Uff non chiamarmi signora, mi fai sembrare più vecchia di quello che sono, chiamami pure Marie".

Io annuisco con un movimento veloce della testa e dopo una lunga spiegazione di come ci eravamo ritrovati e di quello che aveva fatto Mike in tutti quegli anni nei quali non aveva visto la nonna, ci sediamo in un tavolo molto carino con una vista che da sul mare e ordiniamo due pizze margherita.

"Non avevo mai visto tua nonna prima d'ora".

"No...è che lei, quando ancora non mi ero trasferito in Florida era in giro per il mondo con due delle sue più care amiche.

Sai lei ha sempre amato viaggiare...poi è ritornata qua e ha aperto questa pizzeria dove tiene tutti i suoi souvenir che ha raccolto in ben 5 anni".

Detto questo inizio a guardarmi attorno e noto scaffali pieni di colori e cultura.

"Bello e? Io ci ero venuto solo una volta a dieci anni quando siamo venuti a fare una visita alla nonna per solo 2 giorni".

Io ancora con la bocca aperta gli rispondo.

"Bello? È semplicemente fantastico, anche a me piacerebbe viaggiare finita la scuola, a differenza tua io non mi sono mai mossa di un centimetro in tutta la mia vita".

"ARRIVANO LE PIZZE!"

Marie interrompe le nostre chiacchiere portandoci due meravigliose pizze che sembrano essere buonissime e infatti così sono.

Appena ne assaggio un trancio mi innamoro...non credo ci si possa innamorare del cibo, ma va bene lo stesso, d'altro canto chi me lo impedisce?

"Allooora vogliamo parlare di quello che è successo in classe con i nostri disegni?"

Nooo, dai stava andando così bene mi deve per forza far strozzare con la mozzarella filante della mia amata pizza?!

"Se ti dico che non ne voglio parlare mi ascolterai?"

"Assolutamente no, vedi che anche per me è strano non ci siamo copiati eppure erano così simili".

"Ok ok, lo so che erano simili, ma alla fine se guardi bene erano completamente differenti, si capiva che non ci siamo copiati".

"Lo so, però è strano, sai ho visto delle foto che hai postato su instagram e quegli occhi blu, anche se di gradazioni diverse sono praticamente una costante nella tua arte".

"Vedi che anche io ho visto i tuoi disegni e si può dire lo stesso di quegli occhi verdi". 

"Aaa quindi sei andata a guardare le mie foto".

"Eiii così mi fai sembrare una maniaca e poi tu hai fatto lo stesso quindi non hai diritto di parola in questo momento".

"Oh no, sei ritornata aggressiva".

Alzo gli occhi al celo per poi farli ricadere sul mio piatto, ormai vuoto.

"Comunque sei molto bravo".

"Cosa cosa? aspetta un attimo la sciocchina si è complimentata con me?"

"Eddai per una volta che volevo essere gentile...l'arte è arte e nel tuo caso va riconosciuto il fatto che hai avuto una buona insegnate".

"A si...e chi sarebbe?"

"Naturalmente io...ti ricordo dei capolavori che ci facevamo in faccia e addosso quando eravamo piccoli".

Mike alza gli occhi al cielo e scoppia a ridere con quella sua risata contagiosa bellissima...

Noooo, ma che sei scema?

Allora ha ragione a chiamarti con quello stupido nome Margot!

Sciocchina, se ti vengono in mente strane cose!

Come un DipintoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora