Celebrità

375 36 104
                                    

La mattina seguente le lezioni furono un concentrato di interrogazioni e voti, perché la scuola stava per finire, perciò fui soddisfatta del mio misero sei in storia, che mi permise di mantenere una media sopra la sufficienza anche per quell'anno, anche se probabilmente in matematica e chimica sarei stata meno fortunata.

Pranzai come al solito con Benedetta, Enrico e Elia, mentre Edoardo rimase con noi per poco perché diceva di essere impegnato con una nuova conquista.

Sicuramente sarebbe durata quanto la precedente, ovvero pochi giorni, ma ormai avevo imparato a non prendere troppo sul serio le avventure di Edoardo, era il primo a non farlo comunque.

Non riuscivo a capire però come fosse possibile che Elia ed Enrico non uscissero mai con nessuna ragazza, sicuramente avevano una vasta scelta, ma non parevano essere interessati.

Enrico mi aveva detto che voleva concentrarsi sulla musica, quindi si comportava di conseguenza, ma Elia respingeva tutte brutalmente senza dare loro neanche una possibilità.

Mentre mi dirigevo verso il bagno, mi ritrovai a pensare che forse non sarei stata molto contenta se uno di loro avesse frequentato qualcuno in modo serio.

Ma che diritto avevo io di fare considerazioni del genere?

Persa nei miei ragionamenti, ancora una volta mi ritrovai al bagno quando suonò la campanella di inizio lezioni, come al solito ero in ritardo. Feci qualche passo verso la porta per uscire, dopo aver controllato allo specchio che la frangetta fosse al suo posto, ma qualcuno mi precedette, spalancandola e occupando lo spazio davanti a me.

Quattro ragazze che non avevo mai visto si piazzarono al mio cospetto, tutte a braccia conserte e con espressioni arrabbiate. Una di loro, la più piccola di statura, dopo poco si portò all'ingresso e bloccò la porta con il suo corpo, per evitare che qualcuno potesse entrare.

Non mi piaceva per niente come si stavano mettendo le cose.

"Ehm" mormorai a disagio, accennando qualche passo verso l'uscita "io dovrei tornare in classe"

"Sei Olivia?" domandò quella che si trovava al centro del trio, una ragazza alta con dei lunghi capelli biondi e iridi fredde come il ghiaccio.

Mi guardai intorno alla ricerca di una via di fuga, ma non essendocene nessuna, decisi di rischiare: "No"

La ragazza mi guardò, rendendo gli occhi due fessure strette, e poi sentenziò acida: "Lo sappiamo che sei tu Olivia"

Deglutii spaventata dal tono usato. Cosa cavolo lo chiedeva a fare se sapeva già chi ero?

"Cosa volete?" balbettai mentre il panico si faceva strada in me e un doloroso ricordo riaffiorava nella mia testa.

"Ti hanno visto sabato con Elia" dichiarò sprezzante mentre le altre due ragazze al suo fianco annuivano con irritazione.

Cos'era, una celebrità forse?

"E allora?" provai a dire per apparire spavalda, ma la voce mi tremò visibilmente e così sembrai solamente spaventata.

"Lui ti teneva in braccio!" quasi gridò lei, spalancando gli occhi per l'indignazione.

Ricordai la mia posa ridicola sulla sua spalle e mormorai: "Non lo definirei tenere in braccio..."

"Stai zitta" sentenziò la brunetta di fianco, fulminandomi all'instante.

Sobbalzai da quella reazione esagerata e il respiro si bloccò nei polmoni, queste qua mi riportavano alla mente la ragazza che mi tormentava nella vecchia scuola e la ferita era ancora troppo fresca per poterla ignorare.

Tuo E.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora