Stalker

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Non poteva essere vero, c'era qualcosa che non quadrava. Perché si era sempre firmato Tuo E. se si chiamava Diego?! Perché?

"Quindi hai cercato tra i nomi con la E. inutilmente?" chiese Edoardo a pranzo il giorno seguente, mentre tutti eravamo immersi in profonde riflessioni riguardanti questo famigerato E.

"Non capisco" mormorai ancora una volta, portandomi una mano sul mento, pensierosa.

"Sei proprio sicura che sia lui?" indagò Enrico, sollevando un sopracciglio come per assicurarsi che le mie intuizioni fossero corrette. Effettivamente non avevo dimostrato grandi abilità in passato.

"Deve essere lui per forza, gli è caduto il biglietto" spiegai, spostando la mia attenzione da Enrico a Edoardo.

"Questa non mi è nuova" intervenne Benedetta con una risatina, guadagnandosi una gomitata da parte mia.

Elia non aveva ancora parlato, ma dal suo sguardo serio, potevo immaginare che stesse facendo dei collegamenti ai quali noi comuni mortali non saremmo mai arrivati, infatti poco dopo esordì: "Questo Diego, mi pare abbia origini spagnole"

Tutti lo osservammo confusi, finché Edoardo si fece avanti chiedendo: "Quindi?"

"Hai detto di aver ricevuto un biglietto con una poesia di Neruda, giusto?" continuò lui, fissandomi con serietà e smuovendo qualcosa dentro di me.

"S-sì" balbettai presa in contropiede, ancora una volta non capivo dove volesse arrivare.

"Potrebbe essere la spiegazione..." sussurrò tra sé e sé, creando tensione nel gruppo. Rimase in silenzio per un po' lasciandoci tutti con il fiato sospeso, e fu allora che Benedetta, che non era famosa per la sua pazienza, intervenne: "Puoi renderci partecipi?"

Elia sembrò ridestarsi dai suoi pensieri e partì con i ragionamenti ad alta voce: "Solitamente i messaggi romantici si firmano con sigle come tuo innamorato. Se davvero Diego è spagnolo, forse si è firmato ispirandosi alla sua lingua."

Restammo tutti con lo sguardo fisso su di lui, sempre in attesa della soluzione perché nessuno ci era ancora arrivato. Elia ci guardò perplesso e un po' scocciato e domandò ironicamente: "Tutti conoscitori della lingua spagnola, vero?"

Edoardo fece un verso di scherno verso di lui e poi lo esortò a continuare, così Elia proseguì: "Non sapete come si dice innamorato in spagnolo?"

Oh diamine, come la faceva lunga... evidentemente nessuno di noi era tanto esperto.

"Enamorado" una voce femminile ci fece voltare tutti quanti, mentre Clara faceva la sua comparsa alle spalle di Edoardo, buttandosi addosso a lui come sempre, e rispondendo alla domanda di Elia.

"100 e lode, Clara" disse Elia, facendole un cenno di assenso e tornando poi a guardare noi che non avevamo ancora realizzato, io in particolare.

Innamorato... Enamorado... non avevo capito assolutamente niente dall'inizio! Ero andata totalmente fuori strada!

Totalmente!

Sicuro non ci sarei mai arrivata da sola, se pensava di restare un ammiratore segreto per sempre, ci sarebbe riuscito senza problemi, magari senza perdersi indizi per strada...

Eravamo tutti senza parole, un po' colpiti dalle intuizioni di Elia, un po' sconvolti per quella rivelazione e sinceramente anche un po' inquietati... come faceva a sapere tante cose su di me questo Diego? Non ci avevo nemmeno mai parlato...

"Se davvero è lui" diede vita ai miei pensieri Benedetta "è un po' uno stalker"

"Chi è uno stalker?" ripetè Clara curiosa, felice di essere ancora appiccicata a Edoardo, senza che lui avesse provato a mandarla via.

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