I giorni seguenti passarono con un po' di tensione nell'aria, o almeno io mi sentivo leggermente a disagio in presenza di Elia.
Dopo la nostra conversazione, per quanto sincera fosse stata e per quanto si fosse conclusa in comune accordo, non riuscivo a evitare l'imbarazzo che mi attanagliava quando lui era vicino a me, soprattutto perché nella mia testa tornava sempre quella farse pronunciata con la sua voce profonda e intesa: Tu mi piaci.
Oh accidenti, solo al pensiero il mio cuore prendeva a battere forsennatamente! E come cavolo si faceva a mettere ordine dentro di sé, se non riuscivo nemmeno a concentrarmi su una singola frase?
Edoardo, dopo la serata in discoteca, si era svegliato con un gran mal di testa ma tutti i ricordi intatti, però non aveva fatto parola del nostro quasi bacio, probabilmente per lui non aveva molto significato, quindi anch'io evitai di affrontare l'argomento.
Enrico invece dichiarò di aver passato la serata più strana della sua vita e di non aver mai bevuto così tanto, non ne ricordava metà, perciò aveva rimosso anche le parola che mi aveva rivolto prima di crollare nel sonno: la tua voce è il suono più bello che abbia mai sentito.
Altro ragazzo, altro batticuore... Liv, dannazione, controlla un po' questa tachicardia!
La giornata che seguì la discoteca fu fiacca, perché eravamo tutti stanchi e provati, per questo motivo la passammo mezzi collassati sotto all'ombrellone, cercando di recuperare le ore di sonno perdute.
***
La prima settimana di vacanza era passata senza altri stravolgimenti, mi ero abbronzata un po' e mi ero sorbita i resoconti di Benedetta sugli spostamenti di Riccardo a Ibiza. Sembrava quasi una stalker che controllava il suo profilo Instagram ogni due ore, nella speranza di non trovare foto con altre ragazze, ma in realtà ero dispiaciuta per lei perché sapevo che era davvero preoccupata, ma non poteva farci nulla.
Enrico e Edoardo occuparono quasi tutto il loro tempo in acqua perché il clima era sempre molto caldo e Elia, dopo il suo iniziale incontro con l'acqua, aveva scoperto che superata la prima salita ripida, era più facile affrontare la montagna. Perciò aveva cominciato ad addentrarsi sempre più nell'acqua alta e alla fine si era immerso fino alle spalle, restando nella zona dove il fondale era basso.
Edoardo aveva dichiarato che avrebbe insegnato a Elia a nuotare, così poi avrebbero potuto fare la famosa sfida fino alle boe, così lui e Enrico si erano impegnati come docenti, anche se nessuno dei due era un gran maestro, infatti Elia aveva imparato a malapena a stare a galla.
Però ero contenta di vederli tutti insieme a scherzare e provare a migliorare sé stessi. Neanche se ne rendevano conto, ma erano diventati grandi amici e, nonostante i litigi che erano sempre presenti e la competizione che non mancava mai, nel profondo si divertivano a stare insieme.
Per inaugurare l'inizio della seconda settimana di vacanza, decisi che quella sera avrei cucinato io e lo annunciai una volta arrivata a casa dalla spiaggia.
Dopo essermi fatta una doccia, mi recai in cucina e ispezionai gli ingredienti che avevo a disposizione, cominciando dal frigorifero. Uno alla volta, tutti i ragazzi si avvicinarono a me, provando a farmi desistere, e anche Benedetta disse qualcosa a proposito della mia pessima dote culinaria, ma volevo dimostrare loro che si sbagliavano perciò fui irremovibile.
Preparai un'insalata di riso, aggiungendoci mais, pomodorini, formaggio, prosciutto a dadini e infine uova sode, stando ben attenta a togliere tutto il guscio. Era un piatto semplice e poco impegnativo, praticamente impossibile da sbagliare, infatti fu un successo e fu apprezzato da tutti che si scusarono anche per aver dubitato di me.
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Tuo E.
RomanceOlivia, ragazza imbranata ma sognatrice, si è da poco trasferita in un nuovo liceo, quando comincia a ricevere anonimi biglietti d'amore, firmati Tuo E. Tre sono i possibili candidati nella testa di Liv: Elia, suo compagno di classe nonché rapprese...