A te...

382 37 73
                                    

Sfortunatamente ci furono una serie di imprevisti che occuparono alcune giornate dei miei genitori, mamma aveva alcuni turni in ospedale perciò rientrava solo per cena e papà aveva un paio di videochiamate importanti che gli portavano via buona parte della giornata, quindi si chiudeva nello studio e vi usciva solo per cucinare qualcosa la sera.

Passai qualche giorno in casa perché fuori pioveva a dirotto e occupai il mio tempo con letture divertenti, lamentele di Benedetta, liste inutili su chi fosse il mio E, k-drama appassionati e c-drama scioccanti.

In particolare fui catturata da questa serie che raccontava di una ragazza che cercava di cambiare il destino che le era stato assegnato, dopo aver capito di essere solo un personaggio secondario di un mondo fittizio.

Lei era costretta a stare con qualcuno, mentre in realtà amava qualcun altro. Lei aveva le idee chiare. Lei aveva preso in mano il suo futuro nonostante non fosse libera di farlo.

Io invece potevo amare chi volevo, si trattava semplicemente di aprire il mio cuore, eppure non riuscivo ancora a scegliere.

Forse le difese che avevo alzato intorno a me erano tanto alte che neanche io ero in grado di superarle, non ero capace di comprendere me stessa. Non avevo idea di quello che provavo.

Una mattina mi svegliai con il sole e decisi di andare a fare una corsa nel parco per scaricare un po' di tensione e per passare il tempo. Legai i capelli in una coda e indossai la tenuta sportiva, infilai gli auricolari nelle orecchie e feci partire la riproduzione casuale.

All the single ladies, all the single ladies (Tutte le donne single, tutte le donne single)

All the single ladies, all the single ladies
(Tutte le donne single, tutte le donne single)

Dannazione, avevo più di cento canzoni salvate, com'era possibile mi capitasse sempre la stessa?

Passai alla successiva con uno sbuffo, scacciando dalla mente l'immagine delle tre Liv che ballavano sculettando e poi presi a correre con energia, imboccando la strada che portava nel verde.

Lasciai che le mie gambe si muovessero insieme ai miei pensieri, attraversai incroci, superandoli con la stessa sicurezza con la quale superavo i miei dubbi, ovvero nessuna, e infine ritornai anche sui miei passi così come ricadevo sempre nei miei tormenti, perché avevo sbagliato strada.

Quando raggiunsi la mia destinazione, rallentai un po' l'andatura mentre dalle cuffie mi arrivava una dolce melodia.

Eodinji moreul kkumkkyeol sogeseo (in un luogo misterioso dei miei sogni)

Mi rilassai un po' e respirai l'aria fresca della natura, immersa nel verde e con il cielo azzurro sopra di me.

Haengbokan nal tto bon geot gatasseo (Penso di aver visto una me felice)

Una brezza leggera mi avvolse, scompigliandomi la frangetta e facendomi sollevare la testa verso l'alto, pensierosa.

Dagaol naeireun buranhan pyojeongijiman (Anche se sembro nervosa per domani)

Shwipge nareul noeul sun eomne (non riesco a lasciarmi andare facilmente)

Già, perchè non riuscivo ad essere sincera nemmeno con me stessa? Di cos'avevo paura?

Challanhan bicheul hyanghae georeo (sto camminando verso quella luce brillante)

Tuo E.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora