Capitolo 25

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"Allora?"

Mi chiede Nash per quella che sará la millesima volta.
Siamo in macchina mentre torniamo dal centro commerciale insieme a Sam, e mi sta assillando da tutto il viaggio per sapere cos'è successo ieri alla festa.

"Smettila" dico imbarazzata guardando fuori dal finestrino.
"Avanti, parla" dice Sam tirando avanti la testa dal sedile posteriore.
"Siamo curiosi, se vuoi chiamo Louis e glielo chiedo"

"Tu pensa a guidare" dico a Nash per zittirlo. Ha preso la patente da poco e lo sto sfruttando per andare ovunque ultimamente.

Ricordi della festa di compleanno di Louis mi riempiono la mente ma li scaccio in fretta, non ora, non dopo quello che è successo ieri.

"Maddy" mi richiama Sam con tono implorante.
"Dai Maddy"

"Maddy"

"Parla"

"Maddy ti prego"

"Okay, okay! Ve lo dico!" dico sbuffando per fare stare zitti i miei migliori amici.

"Come mai ve ne siete andati?" chiede ancora Sam. Faccio un respiro profondo. E se Nash ci rimanesse male? Insomma, non voglio farlo soffrire.
Quasi come se mi leggesse nella mente, dice "Ehi, puoi dire qualsiasi cosa" sorride continuando a guardare la strada.

"Mi ha baciata, okay?"
non faccio in tempo a finire la frase che Sam inizia ad urlare e a battere le mani, ripetendo che lei lo aveva sempre detto che sarebbe accaduto. Nash stringe le dita attorno al volante, dicendo di essere felice per me. So quanto è difficile per lui, mi dispiace così tanto...
"Nash" dico preoccupata.
Si ferma al semaforo e chiude gli occhi, poi di gira per guardarmi.
"Va tutto bene, okay? Devo solo... Abituarmi. Sto bene" dice per poi girarsi di nuovo e ripartire non appena diventa verde.

"Non voglio che tu stia male per me" dico, incapace di guardarlo negli occhi.
"Sono felice per te, Maddy. Davvero" sorride e mi sento un po' meglio.

"Poi cos'è successo?" chiede per distogliere l'attenzione da lui.

"Niente" mento.

"Non ci credo" dice Sam smascherandomi.
"Si è scusato" dico coprendomi il viso con le mani.

"Cosa?! Ma è scemo?!" sbraita Sam e per poco non salta dal sedile.
"Non so perché lo abbia fatto, davvero. Ma non appena mi ha baciata mi ha chiesto scusa"

"E poi ti ha riportata alla festa come se niente fosse?" chiede Nash incredulo.
"Si" rispondo imbarazzata.
"Oh mio dio" dice Sam scuotendo la testa.
"Lo insulterei, se non fosse Louis Tomlinson" aggiunge facendomi ridere.

"Poi.."
Dico abbassando lo sguardo "poi?" Dice Sam urlandomi nelle orecchie "Bhe siamo usciti perché.." Non riesco ancora a crederci. "Blake era lì e mi stava.. Non so cosa stesse facendo ma mi ha terrorizzata" solo quando ho detto il suo nome entrambi sgranano gli occhi e mi guardano increduli.

"Cosa?!" Urla Nash.

Si stanno dimenticando che siamo in una fottuta macchina e li posso sentire anche se parlano normalmente.

"Avete capito e io non voglio parlarne" dico secca. "Maddy ma ti rendi conto io.. Lui? Cosa?! Cosa ci faceva lì?!" Conosco l'odio che prova Nash per lui, ma adesso davvero non è il momento.

"Non so ragazzi.. Non lo so" Sam è ancora immobile e sono certa che vorrebbe riempirmi di domande ma si trattiene.

"Tornando a Louis.. Bhe.. Niall mi ucciderebbe se sapesse che l'ho detto prima a voi"
Nash svolta a destra e capisco che siamo quasi arrivati. I miei sono ancora via e sta sera Niall mi ha promesso che sarebbe passato per chiacchierare un po', non vedo l'ora.

"Mi dispiace per lui, ma sono sempre il tuo migliore amico" dice Nash facendomi l'occhiolino. Almeno ha capito che non ne deve parlare adesso.
"A proposito, arriva alle sette quindi dovreste andarvene prima che arrivi"
"Che ne dici se ce ne andiamo al Mayflower?"
chiede Sam a Nash.
"Può andare" risponde lui guardando nello specchietto retrovisore.

Finalmente arriviamo nel vialetto di casa: manca un'ora all'arrivo di Niall.

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Chiudo la porta di casa con Sam fuori che mi saluta per la millesima volta, ancora saltellando per quello che le ho raccontato, si, prima di Blake.

Mi butto a peso morto sul divano e inizio a pensare a quello che sta succedendo.. Ho scritto questa notte appena tornata a casa sul mio diario tutto quello che è successo, e nonostante lo abbia riletto infinite volte, non riesco ancora a capacitarmi di quello che è successo.

Perché si è scusato? Poi sono stata io, insomma.. Penso di essere stata io a baciarlo, anche se non ne sono sicura.. Quindi forse avrei dovuto scusarmi io.. Magari non voleva e.. Perché si è scusato lui allora?!
Non sto capendo un cazzo, niente, da quando quelle fottute, bellissime, perfette labbra hanno toccato le mie.

Lasciò cadere la faccia sul cuscino e rimango in quella posizione a pensare, quando qualcuno bussa alla porta.

"Niall?" Guardo l'orologio. Un'ora.
È un'ora che penso a tutto questo e non me ne sono neanche accorta.

"Maddy" mi saluta con la mano mentre entra in casa. Si toglie il giubbotto e le scarpe.
"Mi dispiace, scusa" diciamo contemporaneamente. Ridiamo e io gli faccio cenno di iniziare.
"Bhe non sarebbe dovuto succedere quel casino dai, con.. Blake? In ogni caso è colpa mia, ti avevo promesso che sarei rimasto con te che ti saresti divertita a dovere e poi-" "tranquillo okay?" Lo interrompo.

"Va tutto bene, anzi se voi non ci foste stati..." abbasso lo sguardo pensando di nuovo a lui e a cosa ci facesse a quella festa.

"Almeno in parte ho mantenuto la promessa" fa un mezzo sorriso "e tu? Per cosa ti scusi?" mi dice sorridendo. "Bhe.. Perché anche io ti avevo detto che avrei fatto una cosa-" Il suo sorriso cresce e mi interrompe, "non fa nulla, vi bacerete un'altra volta ne sono sicuro anche perché-"
"ti avevo promesso che saresti stato il primo a saperlo!" Gli dico facendo un salto e abbracciandolo forte, facendogli capire quello che è successo.

"Maddy! Perché cazzo Louis non mi ha detto niente?! Oddio finalmente!" Ricambia l'abbraccio.

"Allora?! Voglio i dettagli!!"

"Bhe cosa vuoi che ci sia da dire..." Dico "lo sai benissimo, avanti non essere timida" inizia a stuzzicarmi.
Ci sediamo sul divano e inizio a raccontargli tutto, nei minimi dettagli.
"... E poi si è scusato" "Come?!" chiede sganando gli occhi.

"Si è scusato.."

Mi sembra di ripetere la stessa conversazione che ho avuto con Nash e Sam.

"Non so perché. Magari non voleva, però in quel caso mi sarei dovuta scusare io e poi non sto capendo un cazzo" dico con tono isterico.
"Gli parlerò, tranquilla. Comunque dopo tutti gli anni che lo conosco, non so nemmeno io cosa stia facendo. È tutto.. Diverso, sai? Sarà da quando ti ha conosciuto." fa un sorriso malizioso, ma dopo poco torna serio "ed è difficile non capirlo in questi casi. Ma comunque devi stare tranquilla, lui lo voleva, e molto"

Forse ha ragione ma io non riesco a crederci, anche con tutta la volontà del mondo. Ho paura di aver fatto solo un gran casino. "Davvero" mi appoggia una mano sulle gambe. Alzo lo sguardo e annuisco sorridendo.

È una persona fantastica.

"Allora... Vogliamo vedere se non è giornata nemmeno oggi?" Dico mostrandogli il gioco dell'ultima volta che è stato qui, quando con questa scusa ha perso ogni partita a cui abbiamo giocato.

Mi fa un sorrisone e ridacchia prendendomi il gioco di mano.

"Vediamo."

Deer|| Louis Tomlinson.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora