Capitolo 22

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L'ho lasciato andare via così, come se niente fosse. E se non lo rivedessi più? Insomma, potrebbe finire tutto qui.

Suonano alla porta, è mattina non ho voglia di alzarmi dal divano.
Sono qua sdraiata a testa in giù a pensare. Sam è uscita, non mi ha detto per andare dove.

Alla fine mi alzo e vado verso la porta. La apro.

"Niall?" chiedo stupita di vederlo qui.
"Ehi" mi sposto e lo faccio entrare. Si toglie il giubbotto e il cappuccio della felpa, poi si gira verso di me e mi sorride. Adoro quando ha il ciuffo che gli sfiora gli occhi.

"Che ci fai qui?" chiedo non sapendo bene come comportarmi.
"Louis mi ha detto di riportati questo" mi risponde passandomi il libro di scienze. Devo averlo dimenticato da lui l'altro giorno.
"Grazie. Come mai non è passato lui? Cioè, non che mi dispiaccia averti qui" dico velocemente appoggiando il libro al mobiletto dell'ingresso.

"Ieri, quando siete usciti, vi hanno fotografato e sarebbe stato rischioso per lui tornare qui" fa una pausa e si passa una mano tra i capelli. Io annuscio leggermente. "Sai, potrebbero inventarsi di tutto" continua quando vede che non rispondo.

Probabilmente a Louis non andava di vedermi, ieri ci era rimasto un po' male del fatto che io gli avessi detto di no per la festa.

"Vuoi qualcosa da bere?" gli chiedo. È sempre Niall Horan ed è a casa mia, quindi perché non approfittarne passando un po' di tempo con lui?
"Mmh si grazie, hai una birra?" annuisco e gli faccio cenno di seguirmi mentre vado in cucina. In frigorifero ci sono le lattine di birra di mio padre, dovrebbero andare bene.
Gliene passo una e dopo avermi ringraziato inizia a bere appoggiandosi al bancone, io mi verso un po' d'acqua.

"Allora, voi due ehm, state insieme?"
Per poco non mi cade il bicchiere. Cerco di ricompormi e mi schiarisco la gola.
"No, non stiamo insieme"

Mi sforzo di sorridere anche se fa male sapere che sarà questo quello che dovrò dire ogni volta che me lo chiederanno, perché non staremo mai insieme.

Mi guarda dall'altro lato del tavolo con un sorrisetto e so che non mi crede.
"Dico davvero" aggiungo.
"Ultimamente vi state frequentando spesso, no?"
"Si ma da amici"
"Louis non ha mai avuto molte amiche"
Le sue parole mi tolgono un peso dalle spalle.

Questo vuol dire che Louis non è uno facile, che per lui valgo qualcosa. O no?
"Non stiamo insieme" dico di nuovo sbuffando un po'.

"Però ti piace"

"Forse" non riesco a mentirgli.

"Anche tu gli piaci"

Cerco di non fargli notare che ho avuto un tuffo al cuore, mi schiarisco la gola e gli chiedo "Come fai a dirlo?"
"Da come si comporta con te, non sono scemo" risponde appoggiando la lattina vuota sul tavolo.
Mi sposto dall'altra parte della cucina per essere di fronte a lui, aspettando che continui a parlare.

"Insomma, è tenero con te. E Zayn mi ha detto di quella volta a casa sua..." in questo momento vorrei sotterrarmi. Non mi piace che tutti sappiano cos'è successo.

"Ehi, puoi parlarne con me"
Okay, analizziamo la situazione: ho bisogno di parlarne con qualcuno perché da sola sto impazzendo, Niall è venuto fin qui solo per un libro e mi sta offrendo il suo aiuto e poi cazzo, è Niall. Faccio un respiro profondo e inizio a parlare.

"Non lo so. Non lo so, okay?" mi massaggio i capelli con le mani mentre inizio a camminare avanti e indietro di fronte a lui che se ne sta a braccia conserte appoggiato al muro della cucina.

"I-io l'ho sempre visto come un idolo per me e fin lì andava tutto bene, ma la seconda volta che l'ho visto... Da lì è cambiato qualcosa, non lo so è complicato. Sto impazzendo perché non so se lui mi tratta come tratterebbe ogni altra fan o no, mi invita alla sua festa di compleanno e poi non mi parla neanche, usciamo e poi manda te a casa mia perché non vuole vedermi... Io-"

Deer|| Louis Tomlinson.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora