Capitolo 52

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"É una troia, ecco cos'è" si lamenta Sam dal sedile posteriore.
"Qual è il problema?" chiede Nash salendo in macchina e mettendo in moto.
"La Anderson le ha dato insufficiente nell'ultimo test" spiego, mentre mi allaccio la cintura.

"Allora, dove andiamo?" chiede Nash dopo che è uscito dal parcheggio della scuola
"Centro commerciale" rispondiamo in coro io e Sam, ridendo.

"Allora, novità con Louis?" tiene gli occhi sulla strada, mentre cerca di fare un po' di conversazione.

"Mmmh no, solite cose. Ieri mi ha portato a mangiare in un posto stupendo" sorrido, pensando al pranzo del giorno prima.

"Wow" dice Nash con poco entusiasmo, "intendevo 'novità' in quel senso" sottolinea la parola 'quel', guardandomi con un mezzo sorriso.
"Niente di che" rispondo vaga, guardando fuori dal finestrino.

Sento Sam ridere dal sedile posteriore e mi sento avvampare.

So che di qui a poco anche Nash saprà di quello che ho fatto e non mi va proprio che anche lui lo sappia.

La vedo agitare le mani, guardandomi nello specchietto in modo che solo io possa vederla.

Scuoto la testa imbarazzata, cercando di farla smettere, ma lei non fa altro che peggiorare la situazione ricominciando a ridere.

"Allora è successo qualcosa" capisce Nash, fermando la macchina al semaforo e fissandomi.

Lo fisso, so che ormai ha capito.

"Maddy..." fa una pausa, sbuffando,
"Maddy, è una cosa seria, sei sicura di quello che hai fatto o-"
"Nash non ci sono andata a letto" chiarisco.

Il semaforo è verde ma lui non parte.

Guardo fuori dal finestrino, non riuscendo a reggere il suo sguardo.

So che è premuroso e si preoccupa per me, ma mi mette soggezzione.

"Allora co-... Oh mio Dio!"urla, ripartendo dopo i mille clacson dietro di noi.
"Tu gli hai,-gli hai fatto un-"
"No!" urlo interrompendolo, coprendomi la faccia con le mani.

Sam ride di me, e Nash lo segue.

"Allora cosa diavolo avete fatto voi due?!" chiede ancora
"Io..."

Perché mi sono messa in questa situazione?!
Non avrei dovuto dirlo nemmeno a Sam, ecco.
Quella stronza non sa tenere la bocca chiusa.

Sam muove le mani davanti a Nash, continuando a ripetere la parola 'mani'.

Nash annuisce, senza smetterla di ridere.
Finalmente ha capito.
Arriviamo davanti al centro commerciale, Nash parcheggia e io scendo subito sbattendo la portiera.

"Dai, scusa" mi dice Nash allargando le braccia.
Sorrido, andandogli in contro.

"Ehi aspetta" mi blocca.
"Ti sei lavata le mani, vero?" alzo gli occhi al cielo, spingendolo.

Lo sento ridere forte, insieme a Sam mentre entriamo nel centro commerciale.

"Tu come va, piuttosto?" chiedo a Nash mentre entriamo nella paninoteca, dopo che si è scusato e ci siamo abbracciati come si deve.

Mi guarda, aggrottando le sopracciglia.

"Stacey?" chiedo.
"Usciamo ogni tanto... Nulla di serio" alza le spalle, addentando il suo panino.

"Ho deciso di iscrivermi alle lezioni di guida" annuncio.

Nash per poco non si ingozza, ridendo

"Tu? La patente? Avvisami quando esci di casa allora"
"Dai non scherzare" rido insieme a lui.
"Se vuoi una mano con la teoria, fammi sapere. Per la pratica non ho intenzione di mettere a rischio la mia vita lasciandoti guidare"
"Stronzo" gli lancio un pezzetto di carta mentre non la smettiamo di ridere.

Deer|| Louis Tomlinson.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora