"Maddie, svegliati!"
Apro gli occhi.
Lunedì mattina, fantastico.
Mi stropiccio gli occhi tirandomi su dal letto, richiudendoli per via della luce.Dopo qualche istante il mio cervello inizia a funzionare, e poso lo sguardo sulla foto che ho sul comodino che ritrae me accanto alla mia migliore amica, Sam.
Ho dovuto lasciarla quando mi sono trasferita a Londra, sei mesi fa.
Vivevamo ad Harlow, lei di fronte a me.
La nostra era la classica amicizia, ci siamo conosciute da piccole ed eravamo inseparabili. Solo crescendo ho capito che lei sarebbe stata una persona così importante per me.
Mi manca tanto.Delle volte mi chiedo se nella mia vecchia scuola tutti si siano abituati alla mia assenza.
Alla fine decido di alzarmi, altrimenti farò tardi.Mentre mi vesto mi guardo allo specchio: ho i capelli lunghi e castani, un po' mossi.
Non sono troppo alta e abbastanza magra.
L'unica cosa che mi piace davvero, sono gli occhi.Ce li ho verdi, mi ricordano quelli di Harry.
Harry, una delle mie grandi gioie insieme ad altri quattro ragazzi.
Sposto lo sguardo sul grande poster che campeggia sulla porta.
È un po' rovinato, una delle poche cose che mi sono portata dietro quando sono venuta ad abitare qui.
Mi da un senso di sicurezza, di stabilità.
Come se nonostante il casino che è la mia vita, loro sono costanti.
Sorrido mentre guardo le loro facce sorridenti, con un leggero senso di malinconia.
Solo Dio sa quanto vorrei che fossero qui con me, ora.
Solo un abbraccio, mi basterebbe solo quello.
Mi convincerei che va tutto bene, che qualunque cosa accada loro sono con me.In qualche modo lo sono davvero, mi basta infilare le cuffiette per sentirli qui mentre la loro musica mi entra fin sotto la pelle.
Sono sicura che se dovesse andare tutto male, quando sarei pronta a buttarmi giù dall'ultimo piano di un palazzo non avendo più ragioni per andare avanti, mi ricorderei di loro.
E probabilmente scenderei dal cornicione del palazzo, rimettendomi le cuffiette e ritornando nella mia bolla, la nostra piccola bolla, in cui nulla può farmi del male.
Perchè finché ci sono loro con me, può anche crollare il mondo, io non cadrò.
Riuscirò ad alzarmi.
E se lo farò, sarà solo grazie a loro.
Più o meno queste sono le cose che penso tutti i giorni, ogni mattina, mentre riguardo il poster scolorito che mi da il buongiorno.
Il suono del traffico di Londra mi riporta alla realtà, ed esco dalla mia stanza.
Di solito alla mattina mi sveglio molto presto così ho tutto il tempo per cambiarmi, lavarmi, truccarmi e vestirmi.
Odio fare le cose di fretta.
Dopo essermi lavata i denti, mi faccio una coda alta e mi trucco leggermente: mi piace essere naturale.
Fuori fa abbastanza freddo, quindi il maglioncino bianco che ho messo andrà bene.
Scendo le scale e faccio colazione in fretta, poi esco di casa infilandomi le cuffiette.
Parte Eighteen, e inizio a canticchiarla mentre percorro la mia via; la chiamo mia perché non ci passa mai nessuno, posso cantare quanto voglio senza essere sentita.
È una bella sensazione dal momento che io sono un tipo timido, e nessuno mi ha mai sentito cantare.
Cammino a ritmo di musica lungo il marciapiede, giocherellando con i sassolini che incontro.
Giro l'angolo e trovo Nash, Matthew, Cindy e Annah, i miei amici: sono tutti in classe con me e sono i primi con cui ho legato dopo il mio trasferimento.
Appena mi vedono mi salutano, Nash mi da un bacio sulla guancia cosí come Matthew e io ricambio ad entrambi.
Mentre proseguiamo verso la scuola, Annah parla di un non so quale ragazzo di quarta per il quale si è presa una cotta.
A scuola non ha una bella fama, diciamo che è un po' amica di tutti i ragazzi.
Mi becco i soliti commenti visto che non mi sono ancora tolta le cuffie, ma c'è l'acuto di Zayn e col cavolo che me le tolgo adesso.
Quando entro nel cortile della scuola, Nash mi sfila le cuffiette e devo rincorrerlo per farmele ridare.
Per fortuna suona la campanella, ed è costretto a darmele.Ovviamente lo fa con un sorriso da ebete stampato in faccia.
Nash ha i capelli scuri e gli occhi azzurri, ha la risata contagiosa e capisce sempre se sei giù di morale.
Lo adoro.
Davvero, è una di quelle persone che entrano nella tua vita e ne escono a fatica.
Per il momento, preferirei che lui non se ne dovesse mai andare.
Anche Matthew ha gli occhi azzurri, solo che ha i capelli biondi e comunque Nash è più bello di lui.
In effetti Nash è uno dei ragazzi più carini della scuola, le ragazze pur di essere salutate da lui fanno i salti mortali.
Mi mette un braccio attorno alle spalle e saliamo le scale insieme, ridendo solo per il fatto che ci piace farlo.
Entro in classe che si è quasi completamente riempita, non è un bell'edificio, i colori sono tristi e i corridoi sono stretti e rovinati.
Le ore scolastiche passano come al solito, e finalmente è ora di tornare a casa.
Appena esco accendo il telefono e mi rimetto le cuffiette.
Scorro la playlist dei ragazzi e decido di ascoltare No Control.
Cindy sta blaterando su qualcosa che ha a che fare con una festa che si dice sarà la più bella dell'anno, ma sono troppo impegnata ad ascoltare Louis per prestare attenzione.
ANGOLO AUTRICI:
ciao a tutte!
speriamo che il primo capitolo vi sia piaciuto :)
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Deer|| Louis Tomlinson.
FanfictionSembrava così lontano, così irraggiungibile. Il suo sorriso poteva solo immaginarselo. Lui era Louis Tomlinson, lei non lo avrebbe mai incontrato. Ma forse, non sempre le cose vanno come crediamo.