Capitolo 37

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Mi siedo accanto a Louis sul letto, nella sua stanza. Questo posto è incredibilmente grande, e mi sorprende ogni volta.

LOUIS' POV

"Scusa posso.. Chiederti di fare una doccia? Avrei dovuto farla prima ma i miei piani sono saltati" mi dice leggermente imbarazzata.
"Certo, hai visto dov'è il bagno?" Le chiedo. Annuisce e butta a terra la borsa che si è portata, prendendone ciò che le serve. Mi saluta con un piccolo bacio ed esce dalla stanza.

Mi guardo in giro, non sapendo cosa fare mentre la aspetto.
Inizio tirando su la sua borsa da terra, mi immagino la sua stanza:
è una ragazza davvero disordinata.

Sorrido da solo, finché non appoggio la borsa su una sedia e un libretto cade a terra.

Lo raccolgo e passo le dita sulla piccola copertina e lo apro.
Vedo scritto all'inizio il nome 'Maddie Evans' e sfogliando le pagine posso intuire che è il suo diario.

Lo rimetto nella borsa e mi siedo sul letto picchiettando le dita sul materasso.

Mi avvicino ancora e prendo il piccolo libretto nelle mie mani...

Non sarà un problema se so cosa pensa giusto? Sarà.. Una paginetta, non di più.
Mi convinco mentalmente e lo apro a una pagina a caso.

'Caro diario,
È da molto che volevo raccontarti quello che davvero è successo con Blake, ciò che mi rende così sensibile, e così spaventata..

Avevo iniziato la prima superiore, credo, e già nei primi giorni avevo incrociato più volte lo sguardo ipnotizzante dei suoi occhi neri. Mi sentivo nella solita cotta, sai, quando fai due urletti con l'amica se ti saluta, e quando disegni tanti cuoricini sui libri di scuola..

Mi piaceva davvero tanto pensavo a lui costantemente, iniziammo a conoscersci, senza esagerare ma a me quel piccolo saluto timido al mattino mi cambiava la giornata.

Avevo in classe il suo, credo, migliore amico che mi parlò del fatto che si vergognasse del venire a parlarmi. Quella notizia mi sconvolse, insomma, un ragazzo tra i più popolari della scuola, di cui in più ero impazzita, aveva vergogna di parlare con me?! Forse per non fare figure e non farsi vedere con una 'sfigata' o almeno non popolare quanto lui.

Fu incredibile il fatto che venne da me, un giorno, stavo parlando con delle amiche e lui mi chiese di andare con lui. Mi prese e mi portò in un piccolo angolo del cortile della scuola. Ricordo davvero bene la scena, i murales coloratissimi sul muro dietro di lui, i suoi vestiti, i suoi capelli.. Tutto.

Mi disse quello che avevo sempre sognato di sentirmi dire, e l'esatta cosa che io avrei detto a lui. Dopo poco eravamo fidanzati, lui mi faceva conoscere la gente popolare e io sembravo addirittura piacere.

Passavamo molto tempo insieme, lui era dolce, premuroso, divertente e.. Fantastico.. Era tutto fantastico.. Era durata così tanto, i momenti migliori della mia vita, durati per così tanto tempo, che nessuno avrebbe immaginato di come una persona potrebbe aver pensato di ideare tutto solo per rovinarlo, eppure così è stato.

*Flashback*

"Divertitevi, fai attenzione piccola" mi sorride mia mamma dandomi un piccolo bacio fra i capelli.
"Okay, ciao mamma" cerco di staccarmi dalla sua presa e di entrare in quella di Blake. "Trattamela bene" gli fa l'occhiolino mia mamma "Sicuro" le sorride.

Usciamo da casa mia e camminiamo mano nella mano verso la casa dove si terrà la festa "Sei bellissima" dice dopo un po' che calciamo sassolini per terra. "Grazie" gli rivolgo un sorriso imbarazzato "anche tu" è vestito davvero bene, mi piace moltissimo.

Deer|| Louis Tomlinson.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora