Capitolo 28

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È mezzogiorno passato, non mi sono ancora alzata dal letto.
Sono avvolta nelle coperte a piangermi addosso piena di rabbia e sensi di colpa.
Sam si è svegliata da poco e probabilmente tra poco verrà a vedere come sto.
Come sto? Male. Ecco come.
Tolgo una mano da sotto il piumone e prendo il diario e la penna sul comodino, mi appoggio alla testata del letto e inizio a scrivere:

3 gennaio.
È successo un casino.
Nash è arrabbiato con me e ha dato un pugno a Niall, mentre Louis ha fatto lo stronzo. Sono arrabbiatissima con lui e spero di non doverlo vedere fin quando non mi sarà passata. Voglio chiarire con Nash, ma lui di certo non vuole parlare con me.
Cosa devo fare? Ho bisogno di un abbraccio ora come ora. Mi sento a pezzi. Sembrava andasse tutto così bene e bum: ho perso tutto.
Tengo troppo a Nash per permettere a Louis di portarmelo via. E poi perché lo avrebbe fatto? Perché ha detto a Nash di starmi lontana? Non lo capisco. E sono anche molto delusa da lui. Lui è sempre stato il mio idolo, quello che mi faceva stare bene.
E ora?
Chi sarà a farmi stare bene?

Ricomincio a piangere e metto giù il diario, non riesco a scrivere nient'altro. Mentre mi soffio il naso per la centesima volta, Sam apre la porta.
"Ehi" dice piano valutando il mio umore.

"Sam" dico con voce rotta. Sospira e si siede vicino a me sul letto, poi mi abbraccia senza aggiungere altro. Inizio a sfogarmi e a piangere sulla sua spalla, stringendola a me.
Lei mi accarezza la schiena ripetendomi che andrà tutto bene, sarà davvero così?
"Niall mi ha chiamato e mi ha spiegato cos'è successo" dice staccandosi un po' per guardarmi in faccia.

"Mi dispiace" aggiunge guardando il soffitto.
"Anche a me"
"Vuoi parlarne?"
"No" dico, cercando di trattenere le lacrime.

"Dai vieni a fare colazione"
"Non ci penso neanche"
"Hai intenzione di rimanere qui in letargo?"
"Esatto" dico sdraiandomi e coprendomi con la coperta fino alla fronte.

"Andiamo Maddy" mi chiama punzecchiando il piumone.
Quando vede che non le rispondo, me lo sfila con forza e mi obbliga ad alzarmi.
"Fatti una doccia, io ti aspetto qui" mi ordina spingendomi in bagno.
Mi guardo allo specchio: ho il trucco colato e sono ancora vestita come ieri sera, due grosse occhiaie marcano i miei occhi e i capelli sono tutti arruffati.

Faccio una smorfia e inizio a far scorrere l'acqua della doccia per poi mettermi sotto ad occhi chiusi.
Mentre l'acqua scorre su di me, cerco di non pensare a nulla. È davvero difficile non piangere ma voglio essere forte, chiarirò tutto con Nash. Ne sono certa.
Quando finisco la doccia, mi vesto e raccolgo i capelli bagnati in un asciugamano.

Esco dal bagno e mi trovo davanti Sam con un barattolo di gelato al cioccolato e due cucchiai.
Quanto posso amarla?
Le sorrido e la seguo giù per le scale, fino in cucina dove ci mettiamo a mangiare.

"Mi ci voleva proprio, grazie" dico quando finiamo.
"Figurati. Stai un po' meglio?"
"Si, credo. Finché non lo vedo sto bene"
Mi fa un piccolo sorriso ed esce dalla cucina, io accendo il telefono:
12 chiamate perse e 21 messaggi.

Le chiamate sono quasi tutte di Louis, due di Niall e una di mia madre mentre i messaggi tutti solo e soltanto di Louis. Sono tutti messaggi di scuse, che elimino senza pensarci troppo.
Decido di chiamare mia mamma più tardi, così mi dedico a Niall: risponde dopo pochissimi squilli.
"Maddy" dice preoccupato
"Niall"
"Stai bene?"
"Credo di sì"
"Mi dispiace così tanto, davvero io-"
"Non è colpa tua, okay? Stai tranquillo hai già fatto abbastanza"

"Ti ho fatto litigare con Nash"
"Non è colpa tua" ripeto.
"Okay" risponde poco convinto.
"Allora, uh... Verrai in montagna?"
Louis ci sarà di sicuro.
Ne vale la pena?

Deer|| Louis Tomlinson.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora