Capitolo 44

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"Muoviti! Saremmo dovute uscire un quarto d'ora fa" mi lamento con Sam.

Oggi passerà finalmente del tempo con sua madre, sono davvero felice per lei.
Esco dalla porta di casa "Liam arriviamo" lo avviso urlando dal vialetto,
"É in macchina ad aspettarci, Sam, sbrigati" la richiamo. "Eccomi, arrivo" mi raggiunge con tono calmo, "andiamo" sorride e lasciamo la casa.

Ieri Louis è andato via verso le sei di mattina per non farsi beccare dai miei.
Non so di preciso per quale ragione Liam ci abbia offerto un passaggio, ma mi va bene così.

Occupo il posto del passeggero lasciando Sam nei posti dietro, e insieme salutiamo Liam.
"Dove vi porto?" ci sorride.
"Io devo vedermi con mia madre, vai pure in piazza" gli dice.
"Maddy a casa mia, giusto?" Mi chiede e io annuisco.
Abbiamo deciso di passare un po' di tempo insieme.

Durante il tragitto noto che Liam osserva Sam dallo specchietto sorridendo ogni volta che ne ha occasione ed è una cosa davvero tenera.

"Eccoci" parcheggia l'auto, "allora a dopo" saluta Sam.
"Salutami tua mamma" la abbraccio forte.

"Non vai più agli allenamenti di calcio? Vedo sempre che sei o con Sam o con Louis" mi chiede Liam una volta che siamo ripartiti.

"Bhe con questo no" dico sollevando il gesso, "dovrei fare un allenamento diverso, e ti assicuro che non è il massimo" continuo.

"Tu... Come fai a essere così? Non avete molto tempo" dico indicando i suoi muscoli, wow.

"Bhe io ho una palestra in casa e in questi periodi la uso spesso" sorride.
"Figo" dico io semplicemente annuendo.

"Servirebbe anche a me una palestra in casa" ridacchio.
"Vuoi venire da me? Non ho niente da fare ora"
"Sicuro? Non devi sprecare il tuo tempo" lo rassicuro.

"No, davvero, lo faccio volentieri"
"Okay, beh non sono molto esperta in queste cose ma credo che sarebbe bello provarci" acconsento.
"Solo... cerchiamo di non farci male, ho promesso a Louis che sarei stata a riposo con il braccio" lui scoppia a ridere.

"Adesso ti dice anche quando stare a riposo? Sembra più tuo padre"
"Già, solo che è più basso" rido anche io.

E non amo alla follia mio padre.

Liam mi lascia davanti a casa e dopo aver preso l'occorrente, ci dirigiamo verso casa sua.

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"Cavoli" mi lascio cadere su una piccola panca per i pesi.
"Non ce la faccio più" dico stremata bevendo un sorso dalla mia bottiglietta.

"Ti sei divertita? Com'è stato?" mi chiede Liam, sistemando la cyclette.
Stacco le labbra dalla bottiglietta che mi ha offerto poco fa, una volta finita.
"Strano.. Ma bello, per essere la prima volta" dico asciugando il piccolo strato di sudore sul collo.

Ha cercato di insegnarmi la maggior parte degli attrezzi che possiede, é stato bello.

Il gesso mi da fottutamente fastidio, in questo momento lo strapperei via dal mio braccio.

Lui mi rivolge un sorriso dolce, "ti fa male?" me lo indica.
"Un po'." dico.
"Tranquilla, passerà" mi rassicura dolcemente. "mi hai stancato un sacco, sei brava per non averlo mai fatto" aggiunge.

Sorrido ripensando alla gara che abbiamo fatto, in cui ovviamente ha vinto lui anche se continua a insistere che gli ho tenuto testa.

Lo ringrazio silenziosamente, iniziando a raccogliere le mie cose.

Louis non deve sapere che sono stata qui, dopo aver saputo degli allenamenti, mi aveva fatto promettere che sarei stata ferma, mi fa piacere quanto si preoccupi ma non voglio farlo rimaner male.

Deer|| Louis Tomlinson.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora