Dal prossimo capitolo, inizieranno i casini.
«Rogers, per adesso non è una minaccia quella ragazza, ma non abbassare mai la guardia. Sai cos'intendo.» gli fece "la scuola" Rhodey, seduto su una sedia nella sala riunioni. Steve era in piedi di fronte a lui, era lì da ormai mezz'ora. Visione, invece, affiancava l'ufficiale Rhodes, ma anche lui in piedi.
«Non credo di aver fatto nulla di male, in generale. — fece spallucce Steve. — E lei sembra una tipa apposto, lo abbiamo visto. È la migliore amica di Wilson, non potrebbe mai rivelarsi una minaccia per noi con Wilson intorno.» spiegò.
Rhodey abbassò leggermente la testa, guardando la scrivania. Le sue mani giocavano con una penna, mettendole e togliendole il tappo. «Lo so, Steve. Immagino quanta fiducia tu possa averle dato poiché è la migliore amica di Wilson, — alzò lo sguardo, facendolo scontrare con quello del biondo — e anche perché nutri interesse nei suoi confronti. Magari lei non si rivelerà mai una minaccia per noi, potrebbe essere un'ottima alleata, ma ti ricordo come ha fatto ad ottenere i suoi poteri.»
Steve sospirò: aveva ragione l'ufficiale Rhodes, non doveva abbassare la guardia, anche se tutti ormai l'avevano abbassata, tranne Natasha. A lei proprio non andava giù la nuova arrivata: diceva che i Guardiani della Galassia l'avevano portata a loro per levarsela di torno, e che nonostante fosse una criminale con qualche strano microchip impiantato nel cervello, l'avevano accolta a braccia aperte solo perché "era la migliore amica di Sam".
Non che Natasha fosse invidiosa, assolutamente; lei aveva tutto quel che una donna avrebbe potuto chiedere, partendo dalla bellezza esteriore, fino ad arrivare a buoni amici e l'indipendenza.
Solo che non le piaceva, gli Avengers erano stati troppo dolci con la nuova. Solo Natasha e Bruce non era d'accordo con gli altri, ma pian piano Bruce Bunner aveva chiuso un occhio, lasciando Natasha la sola a non fidarsi ciecamente di lei. O almeno, così le sembrava.
Però, da quel che si era appena presentato a Steve, nemmeno Visione e Rhodey nutrivano chissà quale fiducia verso la mora. Avevano effettivamente ragione: era ancora una sconosciuta, i suoi poteri non erano stati ancora testati e non conoscevano le sue intenzioni. Per Steve era tutto okay, la nuova era una "apposto", in più era la migliore amica di Sam, era simpatica e anche una gran bella ragazza.
Un'altra cosa che a Natasha era andata di traverso della mora, era la risposta alla "scommessa Rocket-Wilson". Le era sembrata spavalda, fin troppo, quasi da dare fastidio.
«Se non te lo ricordassi, ha un microchip di cui non sappiamo praticamente nulla impiantato nel cervello. Non sappiamo se le ha regalato solo i poteri, o può controllare, o comunque alterare, le sue sensazioni, i suoi sentimenti, le sue azioni e i suoi pensieri.» disse Visione.
«La stiamo tenendo d'occhio io e Visione in primis, credo anche Natasha poiché non sembra molto tranquilla quando ha la tua amica intorno, ma ci servirebbe sicuramente l'aiuto di qualcuno che le sta più vicino di noi. — Rhodey indicò col dito il biondo — E questo sei tu, Steve.»
Deglutì rumorosamente. Gli avevano appena addossato un'ulteriore responsabilità, quella di tener d'occhio la nuova arrivata. Era certo che non avrebbe nemmeno potuto dirlo a Sam, sicuramente sarebbe impazzito dalla rabbia.
«Va bene. — annuì il biondo. — La terrò d'occhio.»
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LA EX MIGLIORE AMICA DI SAM
FanfictionREVISIONE IN CORSO2023 | La scomparsa delle persone più vicine a noi può distruggerci, ma possiamo imparare a conviverci. Se solo Sam avesse saputo che tutto il suo dolore era stato invano, non avrebbe mai sofferto. Perché i Guardiani della Galassia...