Asgard?

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«Che significa "dobbiamo evacuare l'edificio"?» chiese nel panico Steve.
«Te lo spiego dopo, adesso usciamo!» esclamò la rossa.
I quattro (più Natasha, ma che non si conta perché "guida per l'evacuazione")  uscirono dall'edificio.

Con lo sguardo, Natasha controllò se ci fossero tutti, per poi indicare il jet dietro di loro e ordinare a tutti di entrarci.

Ci salirono sopra, e una volta che si alzò abbastanza da terra, l'edificio in cui alloggiavano esplose per metà, lasciando migliaia di macerie.

Steve guardò il quartier generale saltare in aria, incredulo; chi avrebbe mai potuto fare una cosa del
genere?

«Come hai fatto a saperlo?» chiese Steve.
«Semplicemente, le ho viste piazzare. Erano persone normali, esagerando supersoldati. Era impostata su una mezz'ora. Non sono riuscita a rincorrere in tempo la macchina con cui sono fuggiti.» spiegò.

Steve annuì, poi si girò verso gli Avengers: «Abbiamo qualcuno che vuole farci saltare in area, e ora non sappiamo nemmeno dove andare.»

«Asgard?» si sentì una voce da infondo la navicella: Bruce era ormai innamorato di Asgard e degli Asgardiani, e Thor non avrebbe mai fatto un passo indietro.

«Asgard.» confermò Steve, determinato.

«Non cercherete di salvarvi il culo tra gli Asgardiani»Nick Fury era al comando della navicella, la sua figura si vedeva poco da dietro, poiché coperta dalla sedia.

«Perché no?» chiese la rossa, girandosi verso la sedia di Fury.

«Non penso si siano fatti vedere dall'agente Romanoff senza l'intenzione di farsi vedere. Ho come la sensazione che ci abbiano dato il tempo necessario per scappare e rifugiarci, e avranno sicuramente capito che siamo, cioè, siete intenzionati ad andare ad Asgard. Se noi ci mettiamo piede, ci seguiranno lì.»

«Fury, come fai a saperlo?» fece due passi avanti la russa.

«Io so tutto. — rispose tranquillamente. — E so benissimo anche cosa vogliono, cioè i supersoldati, ma li vogliono vivi. Se fossero rimasti vittime dell'esplosione, il loro piano sarebbe andato in cenere. O almeno, questo è ciò che so.»

«E come lo sai?» chiese Steve.
«Io so tutto, non fatemi ripetere le cose due volte.» disse seccato.

«Chi potrebbe mai aver attuato un piano del genere?» chiese improvvisamente Wanda.

Si sentì un cellulare squillare: Sam prese il suo telefono dalla tasca, sentendosi oppresso dagli sguardi dei colleghi, e rispose alla chiamata: «Pronto, Sarah?».

«Sam! Ti sto chiamando da ore, come stai? State tutti bene? Ho visto al telegiornale quello che è successo, sai che qui siamo sempre tutti pronti ad ospitarti» disse tutto di un fiato la sorella.

«Da quante ore mi stai chiamando?»
«Uhm, pensa che dovrei aver visto il notiziario circa.. quatt'ore fa — Sam sgranò gli occhi — e ti sto chiamando da quattro ore.»

«Okay, va bene. Stiamo tutti alla grande, ma ora devo staccare. Ti richiamo dopo, ti voglio bene Sarah» staccò così la chiamata, guardando tutti i colleghi in faccia.

«Sono passate quattro ore e qui sembra sia passata mezz'ora.» esclamò Sam innervosito.
«È come se qualcuno avesse alterato il tempo, non possono essere passate quattro ore..» continuò Natasha.

Un cerchio dorato si creò a terra, facendone uscire una persona. Si rivelò essere Strange. «Scusatemi, Fury mi aveva chiesto di portarvi in salvo e senza la
gemma della mente non sapevo come far volare questa navicella in poco tempo, quindi ho fatto qualche incantesimo strano che vabbé, lasciate stare. — fece qualcosa di strano con le dita, e le braccia di Chelsey vennero legate l'un l'altra — Spero tu possa scusarmi, ma non mi fido di te.»

«Dove siamo?» chiese Steve Rogers.

«Nessun brutto posto, se scendete vi ritroverete nella casa della nonna di Alison Chelsey Hall. Siete qui solo perché non vi troveranno e perché è una villa, in più l'ho pulita.» affermò DoctorStrange, fiero di aver pensato a tutto.

«Non credo di aver capito qualcosa di queste quattro ore.» Se ne uscì Rhoodie, rivelando il pensiero che probabilmente girava in testa a quasi tutti i presenti.

«Ricapitolando: c'è stato un attacco al nostro quartier generale, di cui gli attentatori si son fatti vedere dall'agente Romanoff volontariamente. Quindi l'esplosione potrebbe esser stato un avvertimento, oppure una mossa per lasciarci senza le nostre armi. — osservò Visione — Conoscendo Fury, però, già sapeva tutto e non voleva dircelo, quindi ha avvertito Strange per procurarci un'astronave per metterci in salvo tutti, comprese le nostre armi, o almeno così credo. Quindi Strange ha fatto qualcosa di strano alla linea temporale, sebbene senza gemma del tempo, pur di portarci in salvo.» finì l'uomo artificiale e rosso.

«Perché proprio a casa della nonna della nuova piscopatica?» esclamò Natasha.
«Hey!» esclamò di risposta Chelsey, sentendosi chiamare "nuova psicopatica".

Lo stregone supremo fece spallucce. «L'eredità della villa aspettava a lei, quindi finché la psicopatica è con voi, noi la sfruttiamo.»

Chelsey fece un'espressione offesa, ma non perché stavano "occupando" la villa, non poteva fregarle di meno ed era contenta pure che si rifugiassero da lei, ma per quel "psicopatica" che, secondo lei, proprio non le si addiceva. Era una parola che si avvicinava a Bucky, non a lei, soprattutto se l'assassina super pericolosa che è entrata per miracolo nello SHIELD la chiamava così.

LA EX MIGLIORE AMICA DI SAMDove le storie prendono vita. Scoprilo ora