Era notte, e Chelsey non riusciva a chiudere occhio dopo tutto quel che era successo da dopo mezzogiorno. Era nel suo letto a contemplare il nulla: era stesa a braccia aperte, sopra le coperte, sperando che arrivasse qualcuno a dirle "Va tutto bene".
Lo sperava tanto, ma era quasi sicura che non sarebbe mai successo e che per qualche giorno, né Bucky né Steve l'avrebbero guardata in faccia.
Sam l'aveva probabilmente già perdonata una mezz'ora dopo la "riunione", mentre Natasha era sicuramente soddisfatta di non essersi mai fidata di lei.
Non era rimasta assai sorpresa che Fury già sapesse tutto, era passato del tempo dal Blip e ormai aveva ripreso a sapere tutto di chiunque gli potesse anche minimamente interessare.
Si annoiava, talmente tatto da creare illusioni dinanzi a lei, invece di guardare semplicemente il soffitto; aveva creato un regno con un paesaggio di montagna, su cui regnavano degli esseri metà umani e metà mummie. Ovviamente era un'illusione creata da lei, non potevano interagire col suo mondo.
Sentì improvvisamente qualcuno bussarle alla porta, si sedette di scatto e la sua illusione scomparve.
«Avanti» disse, maledendo la persona dietro la porta per aver interrotto il suo "racconto", arrivato ormai alla parte clou.Una mano metallica aprì la porta, Chelsey vedendola capì subito chi fosse. Lui entrò, chiuse la porta dietro di sé e rimase a fissarla in piedi, senza che una sillaba uscisse dalla sua bocca.
«Mi dispiace che Sam abbia rivelato tutto» fu l'unica cosa che disse lei.
«Tranquilla, non sono arrabbiato. L'avremmo dovuto confessare prima o poi» rispose tranquillamente il moro, come se la cosa non gli preoccupasse affatto.«Steve sarà sicuramente incazzato con te.»
«Non fa niente — la guardò amorevolmente — Mi perdonerà subito.» Bucky si sedette di fianco alla ragazza, prendendola per mano e stringendogliela.Lei guardò prima le loro mani, poi il viso del centenario affianco a lei: lui la guardava dolcemente, quasi aveva uno sguardo innamorato. Le scappò un sorriso.
«Sam non voleva rivelarlo, è stato un impulso non spontaneo.»
«Non sono arrabbiato con Sam, te l'ho detto. Non giustificarlo se non ce l'ho con nessuno. — la rassicurò — Sempre meglio che l'abbia detto Sam, che Visione.»«E Natasha? Sta godendo?»
«Probabilmente.» gli scappò una risata, accompagnata e ricambiata da un'altra risata da parte della ragazza.Lui le accarezzò i capelli lentamente, mentre lei lo guardava sorridente.
«Alison, ti ricordi quando mi dicesti che ti piacevo? — lei annuì — Lo pensi ancora?»Il silenzio regnò nella stanza per un attimo.
«Lo penso ancora» fu la risposta di lei.Bucky continuava ad accarezzarle i capelli, facendola rilassare. Lui la prese per il mento, osservò il suo viso da cima a fondo con tutte le sue particolarità: aveva appena scoperto che aveva un piccolo neo quasi invisibile affianco al lato del labbro, e il labbro inferiore presentava piccoli tagli verso l'interno, probabilmente creati dopo vari morsi che si era data da sola. Gli occhi leggermente tirati, molto più visibili erano le leggere lentiggini sul naso.
«Da vicino sei più bella. — sussurrò. — Riesco a vedere tutti i dettagli del tuo volto, tutti i tuoi particolari. E chissà quanti di questi li chiami "difetti", ma credimi, in più di cent'anni di vita non ho mai visto qualcosa di più bello e armonioso del tuo viso, Alison Chelsey Hall..»
Lei gli accarezzò la guancia; nel suo stomaco c'era un'orchestra che suonava una qualsiasi melodia importante, o forse c'erano tante farfalle, alcune posate su dei bellissimi fiori e altre volavano avanti e indietro, a destra e sinistra, sbattendo contro le pareti del suo stomaco di tanto in tanto.
Lei si bagnò le labbra, facendo passare la lingua tra le due labbra, per poi avvicinarsi delicatamente al viso del maggiore. Lentamente, chiusero entrambi gli occhi.
Stavano a pochi millimetri uno dall'altro, i loro respiri si stavano incontrando e vivevano insieme felicemente.
Erano a poca distanza dal baciarsi quando Thor sbatté la mano contro la porta della ragazza più volte e sempre più forte. Lei aprì gli occhi di scatto, allontanandosi controvoglia dal centenario, che probabilmente stava insultando mentalmente l'uomo fuori dalla porta.
«Thor, dimmi.» disse lei scocciata, aprendo la porta.
Il biondo notò la presenza di Bucky nella stanza. «Ho interrotto qualcosa?» lo indicò, ma il moro scosse la testa.«Vedi Chelsey, sentendoti oggi ho capito che controlli anche i quattro elementi naturali, anche se penso sia in maniera limitata.. Vedi, mi chiedevo se tu sapessi far uscire l'acqua calda in due rubinetti diversi in contemporanea. Saranno le due di notte, ma non sono l'unico a volersi lavare a quanto pare.» La ragazza sospirò come per dire "perché tutti a me", poi annuì.
«Certo Thor, ora vai in doccia che proseguo a farlo.»
Il biondo sorrise. «Grazie Chelsey, sei proprio un'amica» e se ne andò.Lei chiuse la porta dietro di lei, rimase immobile per qualche secondo e poi tornò attiva. In quei pochi secondi di immobilità aveva esaudito la richiesta di Thor.
«Sei riuscita a farlo?» chiese Bucky.
«Sì, ci sono riuscita — lei si sedette sulle gambe di Bucky, mettendosi petto-petto — A cosa eravamo rimasti?»Il moro le appoggiò le mani sui fianchi, mentre lei lo guardava negli occhi e teneva le mani sulle sue guance.
Lentamente tornarono a pochi millimetri l'uno dall'altro, finalmente baciandosi. Fu un bacio a stampo, veloce, seguito da una catena di baci che pian piano sfociavano sempre più in baci passionali. Le loro mani iniziarono a esplorare tutto quel che potevano esplorare al momento, fino a eliminare i limiti imposti dagli indumenti.
E il continuo, sappiamo già tutti come va a finire.
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LA EX MIGLIORE AMICA DI SAM
FanfictionREVISIONE IN CORSO2023 | La scomparsa delle persone più vicine a noi può distruggerci, ma possiamo imparare a conviverci. Se solo Sam avesse saputo che tutto il suo dolore era stato invano, non avrebbe mai sofferto. Perché i Guardiani della Galassia...