Era mattina presto e Bryan aveva bussato al portone della villa. In mano aveva un cesto di salumi e qualche pezzo di quel parmigiano che aveva fatto impazzire i Vendicatori.
Aspettava lì fuori al fresco con una polo gialla con i bottoni e un jeans dal lavaggio chiaro, outfit accompagnato da delle semplici Air Force 1.
Gli aprirono ed entrò all'interno della villa, posando la cesta di salumi sul tavolo da pranzo. Ad accoglierlo ci furono Maria Hill e Nick Fury, che dopo averlo salutato si diedero direttamente al mangiare.
Bryan, vedendoli vicino ai salumi, accennò un sorriso.
«Vado sopra a cercare Alison» disse ai due, dei quali solo Maria Hill fece un cenno per fargli capire che l'avevano sentito.Il lisciò salì le scale, arrivando nel corridoio dov'erano presenti le camere da letto. Le porte erano quasi tutte aperte, e non si permetteva di sbirciare nelle stanze con le porte chiuse: metti caso c'era qualcuno nudo, non avrebbe voluto vedere un Capitan America con il culo più bello d'America scoperto o una Vedova Nera senza tuta nera. O peggio, un Hulk tutto verde.. Bryan rabbrividì al pensiero di quest'ultimo.
Fortunatamente la porta della camera di sua sorella e del suo non-fidanzato era aperta, ciò significava che nessuno dei due era nudo, o almeno non del tutto.
Si affacciò nella stanza e vide il ragazzo steso a pancia in su, col petto scoperto e un pantalone del pigiama blu a righe, mentre la ragazza era accoccolata sul petto di Bucky e indossava una felpa nera, molto più grande di lei, probabilmente appartenente a Bucky, e un pantaloncino bianco.Sorrise a vedere la sorella maggiore vicino al sergente. Il viso era rilassato, si vedeva che dormiva profondamente e non voleva svegliarla. Bucky, invece, era in dormiveglia. Tentò di aprire gli occhi più volte prima di riuscirci per davvero, i palmi delle sue mani si sfregarono contro gli occhi per svegliarsi quasi del tutto.
L'uomo, ancora steso sul letto, guardò il fratello della sua non-fidanzata, accennandogli un sorriso. Spostò dolcemente la ragazza dal suo petto al letto, per poi scendere dal letto e avvicinarsi all'armadio, aprendolo dopo.
«Siete una coppia?» chiese a bassa voce il più piccolo, indicando Bucky e poi sua sorella.
Il centenne accennò un sorriso falso, quasi triste.
«Non stiamo insieme» rispose, a voce altrettanto bassa.«A volte non serve essere fidanzati per stare insieme.» affermò il fratellino della "bella addormentata", appoggiando la schiena alla porta.
Bucky chiuse il cassetto dove aveva preso la maglia, cassetto che faceva parte di una cassettiera all'interno dell'armadio, chiudendo anche le porte dell'armadio. Si girò verso il poco-più-che-ventenne , incrociando le braccia.
«Non credo funzioni davvero così.» disse il sergente in modo freddo.
Il futuro medico sospirò. «Non so molto di mia sorella, ne so davvero poco, potrei addirittura dirti che la conosci meglio di me. Quando è scomparsa, io non ero nemmeno adolescente. Però una cosa ho imparato di lei quando i miei genitori me ne parlavano: ha sempre avuto bisogno di qualcuno che l'aiutasse a vivere la vita. E ora che ho la possibilità di vivermi mia sorella, ho capito in poco tempo che adesso l'aiuti tu a vivere. Ne sono felice.»
Bucky non sapeva cosa dire. Era rimasto completamente senza parole. Per un attimo pensò di ringraziarlo, ma quale idiota avrebbe risposto con un "grazie"?
«Al dire il vero.. ho bisogno anch'io di qualcuno che mi aiuti a vivere la vita. Tua sorella mi dà la forza di andare avanti.» ammise il sergente, strappando un enorme sorriso al ventenne.
«Siete qui da una settimana, giusto?»
«Giusto.»
«Dici a Chelsey, quando si sveglia, che papà e mamma vogliono vederla. E qualcun altro vuole conoscerla.» sorrise. Successivamente si allontanò dalla stanza, passò il corridoio e scese le scale. Augurò buona giornata a Maria Hill e Nick Fury e se ne andò; era tranquillo, molto. Sua sorella stava con una persona fantastica, o almeno, così gli sembrava. Un ex assassino dell'Hydra e pericolosissimo, con un braccio in vibranio, ma una persona fantastica.
Chissà come l'avrebbero presa i signori Hall a sapere che la loro piccola Alison era fidanzata con l'ex Soldato d'Inverno.L'avrebbero presa male? Non del tutto. Se lo sarebbero fatti andare bene solo perché la loro figlioletta era tornata ed era felice. Probabilmente tra gli Avengers avrebbero preferito si accoppiasse con Capitan America, e come dar loro torto.
Continuando a parlare di Capitan America, si fece presto sera e già dalle undici nella villa regnava un silenzio assoluto. Steve era l'unico in giro, ed era fuori al balcone a godersi quel venticello fresco di fine primavera. Pensava a cosa avevano fatto quella giornata: erano ancora tutti scossi per Stark e Thor, quest'ultimo non capiva mai dove fosse il bagno e Steve aveva dovuto mostrarglielo dieci volte. Natasha e Rhodey avevano mangiato di più, ma Chelsey non aveva toccato cibo nemmeno per sbaglio, ancora per quella nausea.
Era preoccupato su quel gruppo di aggressori, aveva paura potessero far saltare in aria la villa, uccidere gli Avengers e danneggiare il posto.
Sentì dei passi dietro di lui, ma evitò di girarsi: li aveva riconosciuti, li avrebbe riconosciuti anche in mezzo ad una guerra come quella dell'Infinito.
I passi si fermarono: la persona era ferma sull'uscio della porta che conduceva al balcone a guardare Steve, sperando si girasse.
Il biondo sospirò, dicendo: «Cosa vuoi.»
«Pensavo non volessi parlarmi più visto che mi stai ignorando» uscì fuori al balcone ad affiancare Steve.
«Non mi sono ripreso completamente da quello che hai fatto.» si guardarono negli occhi.
Steve tornò a guardare fuori. «Mi fido ancora di te, è solo che non me l'aspettavo. In questi giorni ci ho pensato molto, quindi ho evitato molto i contatti con te. — si girò verso l'altro supersoldato — Sei stato un pezzo di merda, Bucky. Però ti perdono perché sei felice.»
Il moro sospirò di sollievo. Un peso da dosso gli si era levato: Steve l'aveva per davvero perdonato.
«Erano un paio di giorni che mangiava di meno e adesso sta proprio evitando di guardare cibo. Dice che le sale la nausea, ma non ha mai toccato qualche pietanza che le fa male. Non ha nemmeno il ciclo, penso abbia un ritardo.» disse improvvisamente Bucky, appoggiando le mani sulla ringhiera.
Steve guardò il suo migliore amico mentre raccontava: «Non è che sono dolori pre mestruali?» ipotizzò.
«Lo spero, ma lei mi ha detto di no.»
«Non è che è incinta?» ipotizzò ancora. Bucky guardò il biondo con un fare misto tra lo scioccato e il "che cazzo hai detto", mentre provava a formulare una frase di senso compiuto.
«Aborto, bambini, non sono pronto.» furono le uniche cose che uscirono dalla bocca di Bucky, mentre guardava le proprie scarpe con gli occhi sgranati.
Steve rise. «Sto scherzando, papà James.» lo prese in giro, ricevendo uno sguardo fulminante dall'altro.
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LA EX MIGLIORE AMICA DI SAM
Fiksi PenggemarREVISIONE IN CORSO2023 | La scomparsa delle persone più vicine a noi può distruggerci, ma possiamo imparare a conviverci. Se solo Sam avesse saputo che tutto il suo dolore era stato invano, non avrebbe mai sofferto. Perché i Guardiani della Galassia...