Il pianeta Scienziati

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Siamo arrivati al primo casino. Il capitolo dopo è uno dei miei preferiti. Vi chiedo una cosa: se non capite qualcosa di questo capitolo o della storia in generale, se siete confusi, scrivetemelo nei commenti e io con gran piacere ve lo spiegherò a tutti.

Qualcuno bussò alla porta d'ingresso del quartier generale degli Avengers. Era mezzogiorno, tutti erano impegnati a fare qualcosa tranne Sam che, sentendo il campanello, si alzò dal suo amato divano e andò ad aprire la porta.
Nel tragitto, maledì più volte la persona dietro la porta, poiché l'aveva costretto ad uscire dal suo "chill mood".

Aprì la porta, ritrovandosi una figura minuta dinanzi. Non la conosceva, era una ragazzina poco più alta di 1.55. Aveva tratti asiatici, i capelli marrone scuro sistemati in una frangetta e un caschetto. Indossava una tuta simile a quella con cui era arrivata Chelsey un mese prima.

«Ciao piccola, cosa ti serve?» chiese con tono amorevole Sam.
«C-107.» rispose la ragazzina, mettendo le braccia dietro la schiena.
Sam la guardò confuso, così che lei aggiunse «Alison Chelsey Hall è C-107.»
Sam continuò a essere confuso.
«Chelsey si sta allenando, perché hai bisogno di lei?» la piccola sospirò sentendo la frase di Sam, come se avesse capito qualcosa.
«C-107, Alison o Chelsey, come la chiamate voi, non vi ha detto nulla?» chiese la ragazzina.
Sam scosse la testa, per poi chiederle che cosa avrebbe mai dovuto dirgli.

«A questo punto, è probabile che lei vi abbia parlato solo del pianeta in cui l'hanno catturata i Guardiani della Galassia. — la ragazzina si guardò intorno, per poi ricominciare a parlare — Sono H-458, ma puoi chiamarmi tranquillamente Angelina. Faccio parte dell'ottava generazione di abitanti del pianeta degli Scienziati. Si chiama proprio "Scienziati" il pianeta. Chelsey fa parte della terza generazione, io invece sono la figlia di due persone appartenenti alla seconda generazione.»

Sam la guardò ancora più confuso.
«A cosa vuoi arrivare?»
«Ti sto spiegando cosa siamo io e C-107!» esclamò lei.
Sam annuì.

«Allora, stavo dicendo, noi di Scienziati siamo un popolo di esseri arrivati da tutto l'universo. Esistono dieci generazioni: l'ultima è formata da neonati. Poi ci sono gli Scienziati Supremi, ovvero coloro che ci danno i poteri attraverso un'operazione che facciamo appena nati o appena arrivati sul pianeta. Abbiamo tanti poteri diversi, ma le prime generazioni hanno problemi a sbloccarli tutti, tra cui Chelsey. Possiamo inviarci messaggi telepatici, come possiamo connetterci alle menti altrui: leggiamo nel pensiero e possiamo far passare messaggi telepatici di qualsiasi genere anche a chi non è di Scienziati. Non lo trovi figo?»

«Lo trovo inquietante.»
«Non conta la tua opinione, terrestre; comunque, stavo dicendo che abbiamo vari poteri molto carini! Siamo praticamente imbattibili, tutti nell'universo ci conoscono per la nostra grandezza! Tranne alcuni pianeti tra cui la Terra, ma sicuramente qualcuno sa di noi e di quanto potremmo essere pericolosi. Ah, ma non è questo il punto! Stavo dicendo, abbiamo abilità telepatiche e siamo tenuti a comunicare agli Scienziati quando ci troviamo in pericolo, quando siamo in dolce attesa e quando ci sposiamo! Per le ultime due il pianeta è in festa, ci conosciamo tutti! Per la prima, potremmo disintegrare con un battito di ciglia la persona che ha messo in pericolo uno del nostro popolo. Sono qui solo per controllare se Chelsey stesse bene, mi hanno mandato in missione. Se me la fai vedere posso andarmene.» concluse la piccolina, ormai col fiato quasi finito.

Sam esitò a rispondere. «Chelsey non ci ha detto nulla di tutto questo.»
«Non è tenuta a dirlo! In più è della terza generazione, è una C, non è del tutto imbattibile finché non riesce a sbloccare tutti i poteri che possiamo sbloccare! Sai, gli Scienziati ci operano e ci mettono un microchip nel cervello, a noi piace chiamarlo "Magico-Chip", e questo ci regala tutti i poteri possibili registrati sopra! Non tutti li sbloccano tutti. Non sapevamo che lei fosse qui a causa del Magico-Chip, abbiamo capito fosse sulla Terra perché lei è originariamente terrestre. Mamma invece è originaria di Asgard, mentre mio papà è un gigante di ghiaccio. Finché voi Avengers non sarete una minaccia per C-107, noi Scienziati non saremo una minaccia per voi.»

Sam annuì. «Okay, siete fortissimi, ma perché Scienziati?». La ragazzina fece spallucce.
Sam le fece segno di aspettare, per poi correre verso la palestra dove la mora stava flirtando e allenando con Steve.
Arrivò fuori la porta col fiatone, esclamando «Chelsey Hall, ti aspettano gli Scienziati fuori la porta.»

Chelsey sgranò gli occhi, abbandonando Steve e correndo verso la porta d'ingresso. Non voleva che gli Avengers sapevano tutto, ma ne era ormai certa: non era più innocua come sembrava.

Si ritrovò davanti Angelina e le diede conferma di stare bene, ma che senza segnali di pericolo non sarebbe dovuta arrivare fino alla Terra. Angelina fece spallucce, giustificandosi con un «Mi hanno mandato qua i Supremi per vedere come stessi.»

Sì, sul pianeta degli Scienziati erano tutti "figli" dei Supremi, e loro si preoccupavano per tutti. Le prime generazioni erano esperimenti riuniti su un pianeta casuale, per poi costruire una vera civiltà: ai Supremi non dispiaceva affatto.

Però, in quel momento, Chelsey aveva capito che Sam sapeva di tutte le bugie che gli aveva raccontato, partendo dai suoi poteri al pianeta in cui viveva.

Era buona, sì, ma voleva continuare a vivere come un'innocua ragazza con superpoteri. Non voleva esser vista come una delle civiltà più potenti della Galassia.

Che a dirla tutta, gli Scienziati avevano una tecnologia avanzatissima a tutti i pianeti della Galassia: sicuramente avrebbe potuto consigliare qualcosa a Bruce e a Stark, se solo fosse stata competente.

Angelina se ne andò. Lo sguardo di Sam rimase impassibile, non guardava in faccia la mora affianco a lui.
«Chiamo tutti.» disse sicuro.
Chelsey, in panico, ripetè una fila di "no, non farlo".

«Devo farlo, sai perché? Perché io, Sam Wilson, ho convinto tutti tu fossi innocua, e sono venuto a sapere adesso che tu fai parte di una delle civiltà più potenti della Galassia! Quindi, o ora tu ne parli a tutti, oppure io ti sbatto a calci in culo fuori da questo edificio e ti spedisco direttamente su Scienziati, che ha pure un nome di merda!»

Chelsey abbassò la testa, deglutendo rumorosamente.
«Va bene. Chiamiamo tutti.»

LA EX MIGLIORE AMICA DI SAMDove le storie prendono vita. Scoprilo ora