Non facciamolo finire mai

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A causa dei dolori mestruali, Chelsey si infilò presto sotto alle coperte. Di sera buttava ancora quel bel venticello freddo, e coprirsi da capo a piede era il minimo per lei.

Stava provando a dormire quando entrò Bucky nella camera: probabilmente erano circa le due di notte, era rimasto giù insieme agli altri. Aveva bisogno anche lui di momenti di svago, seppur senza la propria non-fidanzata.

Lei sentì tutti i rumori, e grazie a quelli capiva cosa stava facendo Bucky: aprì l'armadio, poi un cassetto della cassettiera, prese il suo pantalone, si spogliò e si mise quel pantalone comodo che formava "il suo pigiama". Chiuse il cassetto, poi le porte dell'armadio; si avvicinò al letto e si fece spazio tra le coperte, azione che fece rabbrividire la mora.

Lui si girò sul lato, la sua innamorata gli dava le
spalle. Lui si avvicinò a lei e le cinse il fianco con un braccio, per poi darle un bacio sul collo e sussurrarle: «Buonanotte.»

Chelsey non poteva resistere a quel contatto, le era venuta un'improvvisa voglia di riempirlo di baci. Si girò verso di lui con un sorriso stampato in faccia.

«Non dormire, stai qui con me» disse lei con la voce impastata dal sonno, aprendo a stento gli occhi per poi richiuderli una volta che si era posizionata abbracciata all'uomo e con la testa sul suo petto.

Lui le accarezzò i capelli, alternando ogni tanto le carezze a baci nei capelli: lei alzò dolcemente il viso, mettendo le labbra "a paperella". Bucky sorrise a trentadue denti, dandole successivamente un dolce bacio sulle labbra.

«Sei tutto ciò che ho sempre desiderato, Barnes» affermò lei, facendo affondare il viso nel petto del maggiore. Lui continuò a sorridere come un bambino all'udire di quelle parole: non si era mai sentito così tanto speciale per qualcuno, avrebbe voluto che quei momenti con Alison Chelsey Hall non fossero mai finiti.

«Alison — disse lui improvvisamente — Devo parlarti.»
Alla mora passarono trenta domande e paranoie diverse in mente nel giro di dieci secondi: cosa poteva mai aver combinato per dover parlare in modo serio con lui?

Lei si staccò dal suo petto e iniziarono a guardarsi negli occhi. Lei si tranquillizzò nel momento in cui Bucky le prese la mano e la strinse forte, sorridendo dolcemente.

«Te lo avrei voluto chiedere in un contesto diverso, un altro giorno e magari con un sole intento a spaccare le pietre. Avrei voluto portarti un bouquet di fiori da gentiluomo qual sono, magari anche un anello, e ti giuro che appena finirà questa situazione, ti porterò tutto quel che vorrei regalarti. — Le accarezzò il viso — Volevo chiederti se volessi essere la mia ragazza..» Tentennò a pronunciare le sillabe che componevano le parole che componevano la frase della proposta.

Lei sorrise, ancora metà nel mondo dei sogni. Scosse la testa su e giù per approvare. «Voglio esserlo.» gli toccò la mano che era ancora sul suo viso e la stringe, facendo intrecciare le loro dita.

«Ti amo, Alison Chelsey Hall. Non facciamolo finire mai. Senza di te non voglio vivere. Stai colorando il mio mondo, sempre stato nero e grigio, di tanti colori vivaci. Mi rendi l'uomo più felice della Terra, bambolina.» la baciò dolcemente.

Tra un bacio e l'altro lei gli disse: «E tu rendi me la donna più felice della Terra.»

Si susseguirono altri vari baci dolci, accompagnati da altri lenti, e altri ancora pieni zeppi di passione, prima che potesse dire: «Ti amo anch'io, James Buchanan Barnes. Non lo faremo finire mai.»

Bucky vedeva in lei qualcosa che non aveva visto mai in nessun'altra, ma ogni tanto gli tornava in mente la questione con Steve sull'argomento Alison Chelsey Hall. Gli faceva quasi male pensare che lui dormisse con lei, mentre lei ci provava spudoratamente con il suo migliore amico. Però questa è un'altra storia già sorvolata da un po'.

LA EX MIGLIORE AMICA DI SAMDove le storie prendono vita. Scoprilo ora