Quindi ci separeremo?

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Penultimo capitolo! Quando dovrei pubblicare il sequel, secondo voi? Datemi delle date di riferimento! <3

Non passarono molte ore dall'arrivo degli altri Vendicatori nella cittadina di Sam.

Il Capitano li aspettava a braccia aperte, anzi, a valigie aperte: le aveva preparate tutte con l'aiuto dei suoi coinquilini, persino la nuova aggiunta al club dei traumatizzati; ormai era deciso, dovevano separarsi.

«Buongiorno casa Falcon» entrò nella villa Tony Stark, salutando i presenti i quali erano radunati nel salotto.
«Rogers» fece cenno di testa Natasha, alzando il mento.
«Romanoff» ricambiò il saluto il Capitano.

Si salutarono tutti. Visione e Wanda si avvicinarono alle valigie, cercando le proprie e trovandole pochi istanti dopo.

«Quindi ci separeremo?» chiese Rhodey, con le braccia conserte e preoccupazione tinta sul viso.
«Pare proprio di sì» ammise Bruce, sospirando.
Da un lato gli dispiaceva, dall'altro gli faceva piacere: finalmente poteva lavorare sul tornare umano al 100% nel proprio laboratorio, o in un laboratorio a caso, alla fine un laboratorio doveva essere.

Peter Parker osservava la scena rimanendo muto, pregando solamente di poter tornare a casa al più presto.

«Io, l'agente Romanoff, Fury, Maria Hill e il colonnello Rhodey ci siamo accordati e siamo arrivati alla soluzione che andremo a vivere a Brooklyn.» affermò Steve.

Sam toccò la spalla di Bucky, percependo già cosa sarebbe successo a pochi secondi a quella parte, sussurrandogli "Vieni a vivere da me qui". Inizialmente Bucky scosse la testa, ma lo sguardo fulminante di Sam lo convinse a restare.

«Posso aggiungermi a voi?» chiese Chelsey. Il suo tono di voce sembrava quasi strozzato, la testa era bassa, ma si poteva notare ad occhio nudo che non stesse bene, e che nemmeno Bucky stesse bene.

Steve annuì. «Pensavo volessi stare con Bucky, insomma, rimanere qui.»

L'ex coppia deglutì.
«Ci siamo..» iniziò Bucky.
«Lasciati.» finì Chelsey, alzando leggermente la testa per incrociare lo sguardo del centenario, che però era voltato verso il muro alla sua sinistra, mentre torturava per l'ennesima volta le sue labbra e il suo interno guancia con i denti.

Calò il silenzio nella stanza. Nessuno si aspettava che quel momento fosse giunto così presto, sembravano una coppia affiatata e con tanta voglia di fare, di continuare a stare insieme.
«Mi dispiace.» disse semplicemente Steve, non sapendo cosa pronunciare per rincuorare i due.

«Non preoccuparti, è stata la scelta migliore per entrambi.» affermò lei, provando a mostrarsi sicura di sé mentre pronunciava quelle parole, ma che però non era visibilmente: continuava ad osservare il moro, il quale sentiva lo sguardo della sua amata sulla sua pelle. Lo sentiva bruciare, ma non aveva abbastanza coraggio per incrociare il suo sguardo con quello di lei, non quella volta.

Non poteva farcela, o sarebbe scoppiato in un assurdo pianto, uno di quelli che ti fai per sfogarti di tutto quel che hai passato anche in anni.

LA EX MIGLIORE AMICA DI SAMDove le storie prendono vita. Scoprilo ora