Che ne pensate di un sequel? Vi piacerebbe? So che vi piacerebbe, piacerebbe anche a me.
La mattina dopo, gli Avengers vennero svegliati da Nick Fury e Maria Hill che avevano preso un appuntamento al volo con Tony Stark e il bimbo ragno.
Sarebbero venuti nella villa a distanza di poche ore, e per capirci: erano le sette del mattino, Stark e Parker sarebbero arrivati alle dieci e mezza circa.
Probabilmente Peter non lo sapeva ancora, si sarebbe svegliato a causa di Tony e della zia May, o forse a causa di Happie e della zia May. In ogni caso, sarebbe stata colpa di zia May per aver fatto entrare in casa uno dei due.
Chelsey fu svegliata da Bucky dolcemente, che aveva già voglia di allenarsi e affrontare la giornata, anche se lei lo avrebbe costretto a rimanere insieme sul letto ancora un po', e fu quello che successe.
Thor li andò a chiamare dopo, per farli alzare dal letto, rimanendo fuori la porta della loro camera con le mani davanti agli occhi per "evitare che i suoi occhi cadessero su cose spiacevoli che non avrebbe voluto vedere mai nella vita, come quella volta nel 2017 con Hulk".
Fortunatamente Banner non lo aveva sentito, o probabilmente si sarebbe vergognato a più non posso.
Le ore passarono velocemente come ogni giorno, e arrivati a metà mattinata, di Stark e Parker non c'era traccia. Poco dopo le undici e un quarto, arrivò una chiamata da Stark dove chiedeva a Fury di vedersi un altro giorno, poiché avevano riscontrato "dei problemi col Bimbo Ragno".
Quando Fury lo comunicò agli altri Avengers - i quali stavano maledicendo sia Fury che Stark per averli fatti svegliare così presto - non volle specificare il problema riscontrato dai due.
Chelsey non si sentì bene per l'ennesima volta: la nausea non cessava e non sapeva cosa fare. Mangiava poco e Bucky non sapeva più come aiutarla, l'aveva riempita di camomille che ogni volta la aiutavano sempre di meno.
«Sei sicura di non essere incinta?» affermò improvvisamente Bucky, mentre la sua non-fidanzata sorseggiava la milionesima camomilla della settimana. Lei lo guardò non male, ma malissimo, come per dire: "Non farmi mettere pensieri strani in testa".
Sicuramente avere un bambino sarebbe stata un'esperienza incredibile, piena di amore e sacrifici, ma non era ancora pronta.
Non aveva una relazione ufficiale, non aveva incontrato ancora i suoi genitori ed aveva appena levato i suoi due piedi da una scarpa.
Per di più, gli Avengers erano minacciati e lei non poteva portare un bambino in grembo in una situazione del genere.
«Tu sei pazzo» rispose semplicemente la mora, nascondendo metà viso nella tazza.
«So che è difficile per te — sospirò Bucky — Ma devi fare un test. Hai un ritardo, e in più hai sempre la nausea. Tipico delle donne incinte!» esclamò.
Lei roteò gli occhi. «Cosa ne sai tu di donne incinte?» lo provocò.
«Sono un uomo che ha rischiato tanto — si sedette di fronte alla sua innamorata. — Se farai un test e sarà positivo, abortisci.»
«È abortito già da adesso, perché non esiste.»
Bucky abbassò la testa, la scosse e poi si girò verso la ragazza: «Provaci solo. Dai una possibilità a quest'opzione. Io non sono pronto a diventare padre.»
«Come se io lo fossi a diventare madre! Ti ricordo che fino a poco tempo fa, cercavo di accoppiarmi col tuo migliore amico.» Bucky ridacchiò a sentire l'ultima frase.
«Da Capitan America sei finita al Soldato d'Inverno.» disse provando a risultare simpatico, ma nel suo tono di voce si sentiva la tristezza nel ricordarsi del suo passato come Soldato d'Inverno.
«James — lo chiamò la ragazza, dandogli in mano la tazza semivuota — Tu non sei il Soldato d'Inverno. Tu sei molto più di questo. Non potevo chiedere uomo migliore.» il moro accennò un dolce sorriso, poi si alzò.
«Forse a parlare son più bravo io, ma ho capito che vuoi dire. — la guardò — Ti amo, ma adesso vado a lavare questa tazza.» indicò l'oggetto e uscì dalla stanza.
Chelsey si assicurò lui fosse già sceso, quando uscì dalla propria camera e si diresse in quella di Wanda. Erano le tre e quaranta del pomeriggio, c'era chi si stava riposando e chi semplicemente non aveva niente da fare e si distraeva in vari modi.
Bussò due volte alla porta della strega prima di ricevere l'accesso alla stanza. «Avanti!» esclamò Wanda, seduta sul letto a gambe incrociate mentre si intratteneva con una Fiction anni '90 alla TV. Visione era steso sul letto affianco a lei, impegnato a rovistare una rivista di motociclette.
Chelsey entrò, salutò Wanda e Visione, per poi concentrarsi a capire di cosa trattasse la rivista in mano a Visione.
«Motociclette? Broom broom?» fece la ragazza.
Wanda ridacchiò leggermente. «Credo l'abbia trovata in giro per casa. Sarà di Cap.»Wanda poi rivolse la sua completa attenzione all'altra ragazza, mettendo in pausa con il telecomando la registrazione della Fiction anni '90 che stava trasmettendo sul suo televisore.
«Dimmi bellissima, come posso aiutarti?» chiese dolcemente la ramata.
Chelsey esitò a rispondere: porto le sue braccia dietro la schiena, le sue mani si unirono e iniziò a giocare nervosamente con le proprie dita; il suo sguardo era fisso a terra e non trovava le parole giuste da pronunciare.
«Ho un problema» riuscì a dire solo questo.
«Ci sembrava abbastanza ovvio, Alison» affermò Visione, chiudendo la rivista e appoggiandola sul cassetto affianco a lui.Chelsey alzò finalmente lo sguardo e lo rivolse verso Wanda, mettendosi vergogna di cosa avrebbe detto. «Ho un ritardo mestruale.»
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LA EX MIGLIORE AMICA DI SAM
FanfictionREVISIONE IN CORSO2023 | La scomparsa delle persone più vicine a noi può distruggerci, ma possiamo imparare a conviverci. Se solo Sam avesse saputo che tutto il suo dolore era stato invano, non avrebbe mai sofferto. Perché i Guardiani della Galassia...