Attenzione! Contenuti espliciti. Se vuoi saltarli, parti a leggere da "In quell'istante".
Intanto che la metà degli Avengers viveva un vero e proprio bordello, i restanti nella cittadina di Sam non facevano altro che rilassarsi.
Sam, Steve e Bruce giocavano a dei giochi da tavolo i quali Sam aveva fregato ai propri nipoti. Era da poco passato Bryan in compagnia di Donna, sua moglie, e la sorella gemella di sua moglie, Lousie - preferiva essere chiamata solo Lou -. Le due donne erano uguali e identiche.
Bucky e Chelsey erano nella loro camera da letto con la porta chiusa: lui era a petto nudo e con un pantalone di una tuta leggera, lei indossava solo l'intimo.
Il sergente le dava ripetuti baci sulla guancia, tornando alla bocca poco dopo, dove lasciava baci bagnati, tornando ancora dopo sulla strada della guancia, scendendo al collo dove lasciava leggeri morsi e leccava spesso prima di baciare. Poi scese al petto, che ricoprì di baci, infilando le mani sotto la schiena dell'amata, facendola alzare leggermente, staccandole il gancio del reggiseno. Non glielo levò, o almeno non subito, dandole prima dei baci sulla parte del seno coperta, e dopo averle sfilato le spalline e buttato l'indumento in un angolo della stanza, provvide a darle baci umidi sui seni, usando spesso la lingua e succhiando dov'era possibile.
Poi scese, baciandole la pancia, dove per lo più si fece strada verso il basso con la lingua.
Arrivò sopra all'ultimo indumento ch'ella indossava, dandole baci su baci sulla stoffa dell'indumento.
La mora, con le dita, abbassò leggermente l'intimo, scoprendo quel che era ancora coperto: a quel punto, i baci iniziarono a non essere più sulla stoffa, benché sulla pelle; la lingua fece il suo lavoro e le gambe della ragazza non fecero altro che aprirsi, mentre sentiva il piacere accrescere dentro di lei.
Credo dovremmo fermarci con i dettagli, per ora.
Lui rialzò il capo, raggiungendo il volto della ragazza. Le sorrise guardandole negli occhi, sorriso che lei ricambiò, per poi baciarla a stampo. Lei gli mise le mani sui fianchi, Bucky capì e le diede il "permesso" di mettersi sopra.
Lei era a cavalcioni su di lui, baciandolo con foga e alternando baci con la lingua a baci senza, mentre le loro due intimità strusciavano l'una con l'altra.
Bucky la rifece mettere sotto, voleva avere lui il controllo. Le mise la mano in vibranio alla gola, la presa era leggera, la avvicinò a lui e la baciò appassionatamente.
In quell'istante Steve bussò alla porta.
«Posso entrare?» esclamò da dietro la porta, con una mano che toccava la maniglia e l'altra che gli copriva gli occhi.
Bucky scese dalla fidanzata, mettendosi al suo fianco, mentre lei si copriva fino al collo con il lenzuolo e un po' di coperta. Si alzò l'indumento che copriva la parte intima inferiore, mentre Bucky mise un braccio intorno al petto della ragazza, coprendo i suoi seni, tutto questo intorno ai tre secondi.«Certo!» esclamò il moro con un falso entusiasmo.
Il capitano entrò nella stanza, ancora con gli occhi coperti dalla mano.
«È l'una, venite a mangiare.» affermò, mentre Bucky ridacchiava per gli occhi coperti.«Non siamo nudi. Solo al 70%» continuò a ridacchiare il moro.
«Quel 30% mi spaventa. — disse serio, ma poi sorrise divertito — Venite a mangiare.» chiuse la porta, andandosene.Lei si levò le lenzuola da dosso, rimanendo scoperta, mentre Bucky riprendeva a baciarla.
Chelsey poi si staccò, guardando dolcemente il centenne.
«Dobbiamo vestirci.» il sergente sbuffò, ricevendo come risposta un bacio a stampo, poi guardò l'amata che lo fissava con due occhioni stracolmi di amore.«Va bene.» si alzò, prendendo il reggiseno a terra della fidanzata e lanciandoglielo.
Si vestirono e scesero a mangiare, mano nella mano, come se poi non fosse abbastanza saperli insieme h24, no, dovevano scendere anche mano nella mano. A Steve infastidiva, pensava di loro come se volessero ostentare la loro relazione, e la cosa gli dava sui nervi. Era geloso? Probabile. Di Bucky o di Chelsey? Un po' e un po'.
Un po' di Bucky perché il suo migliore amico gli aveva fatto un torto e lo stava trascurando per una ragazza, anche se pensandoci anche il biondo aveva trascurato l'altro per Peggy in passato. Però solo per Peggy, e per poco!
Un po' di Chelsey perché forse, ma proprio forse, voleva esserci lui al posto del moro, ma proprio forse.
Erano felici insieme in fin dei conti, e niente rendeva felice Steve quanto sapere di Bucky felice.«Buongiorno!» salutò entusiasta Chelsey, sventolando il braccio con il palmo della mano aperto a destra e sinistra. Quel saluto probabilmente valeva anche per Bucky, il quale si era limitato a fare un segno col capo. Si sedettero a tavola, dove Bruce si era offerto di preparare del riso al sugo per i presenti.
Il pranzo fu una cosa velocissima, tanto meno i servizi casalinghi da fare. Chelsey si era offerta di farli, e Bruce come poteva non aiutarla? Voleva rendersi utile con quelle manone enormi e verdi.
Atterrarono fuori la villa Iron Man e War Machine. I due uomini all'interno delle armature, si levarono il casco, scoprendo i loro volti. Il colonnello Rhodes fu il primo ad avvicinarsi al campanello, bussando, poiché era l'unico tra i due ad averci vissuto.
Steve andò ad aprire il cancello direttamente da fuori, per capire chi fosse: a ritrovarsi i due uomini di latta dinanzi agli occhi, quasi gli mancò il respiro.
Poteva significare solo due cose: o portavano brutte notizie, o erano tutti morti. Sarebbe stata una brutta notizia in ogni caso.
Il Capitano li invitò ad entrare, visibilmente preoccupato. I due entrarono nella villa ancora con l'armatura addosso, ritrovandosi Bruce e Chelsey intenti a litigare su chi dovesse passare l'aspirapolvere.
Tony si guardò intorno, osservando la casa di cui non conosceva praticamente nulla.
Appena vide Chelsey, corse da lei.Le mani coperte dall'armatura le strinsero le spalle, mentre lui la guardava negli occhi.
«Non sei l'unica. C'è un altro della tua civiltà nel gruppo terrorista che vuole sfracellare gli Avengers.» le parole di Tony sconvolsero la mora, la quale sgranò gli occhi e aprì leggermente la bocca dallo stupore.«È impossibile.» ribatté.
«Ti sto dicendo che lo è, invece. Ha fatto sbucare delle mani in terreno e hanno immobilizzato Visione, Thor, Wanda e Natasha.»
Chelsey abbassò lo sguardo.
«Devo venire anch'io con voi.» alzò la testa, decisa.«Tu non ti muovi da qui senza di me. — affermò Bucky — Non voglio perdere la mia fidanzata.»
«Non puoi perdermi contro la mia stessa gente. Non possiamo scontrarci a causa delle leggi degli Scienziati, le quali valgono anche fuori dal nostro pianeta quando si tratta di persone. Se io e questo mio concittadino ci scontrassimo, causeremmo una guerra civile sul nostro pianeta, e saremmo costretti a spendere i nostri anni di vita futuri in carcere.»«Sì, ma non m'interessa.» incrociò le braccia e le portò al petto.
«Evitate litigi d'amore in mia presenza, per favore. — disse Stark, mettendo le mani davanti al petto — Hall, rimani qui, non muoverti per nessuna ragione al mondo fuori da questa cittadina. Se dovesse succedere qualcosa, sai dove trovarci. Io e gli altri staremo in quella topaia per altri giorni, tornare qui tutti insieme sarebbe pericoloso per voi e per gli abitanti del posto. Capito?» la mora annuì.
Stark si girò verso Rhodey. «Possiamo andare.»
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LA EX MIGLIORE AMICA DI SAM
FanficREVISIONE IN CORSO2023 | La scomparsa delle persone più vicine a noi può distruggerci, ma possiamo imparare a conviverci. Se solo Sam avesse saputo che tutto il suo dolore era stato invano, non avrebbe mai sofferto. Perché i Guardiani della Galassia...