Volevo dirvi varie cose prima di iniziare il capitolo: prima di tutto, se avete problemi a capire qualcosa scrivetemelo nei commenti. Posso spiegarvelo anche mille volte, basta che capiate. Seconda cosa, vi chiedo di evitare di rinchiudervi in casa di vostra volontà. Non fatelo mai, non evitate mai di uscire perché siete nervosi. Io mi sono isolata e mi sto isolando tutt'ora, e non voglio assolutamente che qualcuno di voi faccia la mia stessa cosa. Buona lettura, Sinx è sempre qui per voi, qualsiasi cosa.
«Buongiorno bambolina.» bisbigliò Bucky, notando che la ragazza accanto a lui aveva appena aperto gli occhi.
Lei era coperta solo da un lenzuolo bianco all'altezza del bacino; era stesa a pancia sotto, quindi non si sarebbe visto niente lo stesso. Lui era steso su un lato, coperto anche lui dal medesimo oggetto alla medesima altezza.
Poca luce entrava dalla finestra della camera, quante poche le voci che venivano dal corridoio: Bucky poteva giurare di aver sentito solo Bruce Banner e Natasha chiacchierare per un periodo breve di tempo.
Erano nove e mezza del mattino, per le undici dovevano stare giù lavati e profumati: era una "regola" degli Avengers, alla fine svegliarsi tardi non era proprio una cosa da supereroi.
«Buongiorno Sergente Barnes» rispose lei, sorridendo.
La mora si avvicinò ancora di più all'uomo accanto a lei, posizionandosi su di lui. Gli mise le braccia intorno al collo, facendo in modo che lui la potesse coccolare, quasi dimenticando fossero nudi.
«Bucky, da quanto sei sveglio?» chiese dolcemente lei.
«Poco più di te» affermò l'altro, accarezzandole i capelli e guardandola negli occhi.In realtà era sveglio già da una mezz'oretta, ma non glielo avrebbe mai confessato. Sarebbe stato ore a fissarla in qualsiasi momento della giornata, come se lei fosse un film, come se lei fosse l'opera d'arte più bella ai suoi occhi. Un'opera che, ogni volta che la guardi, ci scovi qualcos'altro. Una che guarderesti fino alla fine dei tempi.
Era ufficiale: James Buchanan Barnes si era preso una cottarella bella pesante per la migliore amica del suo "collaboratore" Sam.
Dopo una quindicina di minuti passati a farsi le coccole, decisero di darsi una sciacquata in doccia. Bucky si stava rivestendo quel che poteva rivestirsi, mentre lei lo guardava divertita dalla situazione.
«Ti ho visto già nudo!» esclamò lei.
«Sì, ma non nudo bagnato!» rispose lui, entrando nel bagno presente nella stanza.Lei rimase sotto le coperte, riprendendo l'illusione messa in pausa la sera prima.
Finita la doccia, il moro uscì dal bagno, beccando l'illusione della ragazza ancora "intatta" mentre lei rideva per una battuta fatta da uno dei personaggi.
«Che diamine hai creato su quel soffitto?» chiese Bucky. La sua maglia era piegata e appoggiata sulla
sua spalla, aveva le punte dei capelli bagnate e dei pantaloni leggermente larghi.La ragazza si sedette di scatto, facendo scomparire subito l'illusione.
«Un'illusione. Mi annoiavo e ho continuato la storia che avevo creato ieri sera. — Lei abbassò lo sguardo, sentendosi in colpa. Lui le si avvicinò e la guardò dolcemente. — Non l'ho detto agli altri di questo potere.»
«Lo farai più avanti.» la rassicurò il moro.
Lei annuì, per poi guardare l'uomo accanto a sé.
«Di mattina sei ancora più bello.» si avvicinò lei al viso dell'altro, stampandogli un bacio sulle labbra.
«Tu mi rendi bello.» rispose, accarezzandole la guancia col pollice.Lui le guardava le labbra, come se volesse tanti altri baci ancora, come se non gliene bastassero mai. Eppure ogni bacio era un peso in più che faceva male sulla sua schiena, una parola in più da dire a Steve, per spiegargli tutto. Era il suo migliore amico dal 1918, non poteva rimanere in bilico tra il "mi odia o mi ha perdonato?". Anche se sapeva che sicuramente il biondo ci sarebbe passato sopra, alla
fine Steve l'aveva salvato dall'Hydra dopo tutti i morti che aveva causato in più di cinquant'anni a servizio dell'associazione terroristica, non poteva non perdonargli una ragazza!«Allora, senti — iniziò Bucky — io dovrei chiederti una cosa».
«Dimmi pure, Bucky.»
Lui prese un sospiro per riassicurarsi, poi disse: «Mica quella illusione che hai creato ci ha visto stanotte? Perché se così fosse, io bacio meglio di quel che sembra, sono arrugginito!» la ragazza ridacchiò alle parole dell'altro.«Non ci possono vedere» gli rispose lei, e lui simulò un gesto di sollievo.
«Grazie a Dio» sorrise, per poi baciare la ragazza dolcemente.«Ecco, credo dovresti scendere mentre mi lavo.» affermò lei, staccandosi e scendendo dal letto.
«Ottima idea, ma ormai io e te siamo una coppia e..» la ragazza si girò a guardarlo confusa.
«Bucky, stai andando troppo velocemente.»
Lui abbassò la testa, ripetendo: «sto andando troppo velocemente.»
«Dacci del tempo per frequentarci.» Bucky annuì,
ripetendo anche questa frase come la prima.
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LA EX MIGLIORE AMICA DI SAM
FanfictionREVISIONE IN CORSO2023 | La scomparsa delle persone più vicine a noi può distruggerci, ma possiamo imparare a conviverci. Se solo Sam avesse saputo che tutto il suo dolore era stato invano, non avrebbe mai sofferto. Perché i Guardiani della Galassia...