Verità fuori

938 73 64
                                    

Vi presento il mio capitolo preferito.

Sam aveva provveduto a chiamare gli altri Avengers, mentre la sua migliore amica giocava nervosamente con le proprie mani.

Erano arrivati tutti nella sala riunioni, gli unici in piedi erano Sam e Chelsey.

«Ragazzi, Alison Chelsey Hall ha da dirvi delle cose. - Sam guardò la ragazza, per poi andarsi a posizionare infondo alla stanza con le braccia incrociate, ma ancora in piedi. - Prego.»

Lei prese un respiro profondo per tranquillizzarsi, ed esordì con un solo: «Vi ho mentito.»

Steve fece un'espressione confusa. «Cosa?» chiese semplicemente lui.

«Allora - iniziò la ragazza, camminando avanti e indietro per la stanza - Non vi ho detto alcune cose, tante cose, forse troppe. Come ad esempio che non ho solo il potere di spostare roba col pensiero, o comunque fare roba col pensiero, ma posso inviare e ricevere messaggi telepatici, e probabilmente so fare anche di più, ma questi due sono le uniche cose che son riuscita a sbloccare fino ad oggi. E vengo da un pianeta di nome Scienziati, dove le classi sociali sono formate da generazioni. Io faccio parte della terza generazione, sono C quindi, precisamente la 107esima abitante della terza generazione, quindi sono C-107. Sì, provengo dalla Terra, ma una volta che gli Scienziati mi hanno strappato da questo pianeta, una volta impiantato il
microchip per la loro civiltà perfetta, sono di Scienziati. Però non preoccupatevi, non siamo una minaccia!» si fermò e agitò le braccia avanti e indietro, creando una "X".

«Siamo una delle civiltà più potenti e sviluppate della Galassia, e sicuramente non facciamo del male a chi non è una minaccia per noi. Anche se, nel caso mandassi un messaggio telepatico dove dico espressamente di essere in pericolo, non passerebbe abbastanza tempo tra il messaggio telepatico e la distruzione degli Avengers. Detto questo, credo di aver detto tutto quel che dovrei dire.» finì lei, guardando gli Avengers.

«Sapevo che non fossi affidabile, che intenzioni hai? Distruggere la Terra?» disse Natasha, guardando con disprezzo la mora.

La mora scosse la testa. «No, affatto! Sono qui in pace, per vivere con voi terrestri.»

«Dobbiamo comunicarlo a Fury» disse l'ufficiale Rhodes.

«Ah, ma io so già tutto.» dalla porta entrò una figura alta, con una benda all'occhio: era inevitabilmentr Fury, che applaudì alla ragazza. «Bel coraggio a sparare tutto quel che devono sapere. Però non hai ancora detto tutto quel che sai.»

Steve guardò prima Fury, poi Natasha, poi Chelsey, poi Sam, di nuovo Fury, poi Bruce, di nuovo Chelsey e ancora Fury.

«Tu hai sbloccato qualcos'altro.» affermò Nick Fury, appoggiandosi al muro.

La ragazza deglutì rumorosamente. «I quattro elementi naturali.»
«E qual è la potenza che hai raggiunto con i pochi poteri che hai?»
La ragazza abbassò lo sguardo, stringendo i pugni.
«Massima.»

Fury guardò soddisfatto gli Avengers.
«Vedete? Ha cantato. La bambolina è innocua. - Fury guardò Natasha, poi Rhodey, poi Visione - Quindi state tranquilli, abbassate pure la guardia.»

«Abbassare la guardia? - Sam guardò la migliore amica - Ho convinto tutti qui che tu fossi innocua, e poi arriva una dodicenne e mi dice che siete di una civiltà imbattibile su un altro pianeta. Poi tu lo dici a tutti e nascondi anche alcuni dei tuoi poteri. Cioè, cazzo, mi hai preso per scemo? Ti ho accolto in casa mia con i miei amici, ti ho lasciato dormire con un mio amico stretto e la mattina dopo ci sei andata a provare con Steve, e ti ho appoggiato. Tutte le cose che hai fatto, ti ho sempre appoggiato, ma adesso mi sento come se tu mi stessi prendendo per il culo, Alison.» "sparò" Sam dalla bocca, sbalordendo quasi tutti per le cose che aveva appena rivelato.

Chelsey guardò Steve: il biondo aveva gli occhi sgranati e guardava Bucky, che cercava di non incrociare lo sguardo del Capitano Rogers.

«Tu hai dormito con lei?» esclamò vicino al migliore amico, che si grattò nervosamente la nuca. Vedendo che la risposta tardava ad arrivare, richiese: «James, hai dormito con lei?»

Bucky incrociò lo sguardo di Steve e prese coraggio.
«Non abbiamo fatto sesso. Abbiamo dormito accoccolati semplicemente.»
«Io dovrei crederti, dopo che dormivi con lei e la mattina mi dicevi di provarci con lei?»

«So di essere stato una merda di migliore amico, ma Steve, comprendimi.»
«Cosa dovrebbe comprendere Steve? - si mise in mezzo Natasha - Che non vedi una ragazza dal 1940?» Bucky sospirò, rassegnandosi.

«Forse non avrei dovuto dirlo..» bisbigliò Sam alla sua migliore amica, che lo guardò innervosita.
«Tu sei un coglione, per questo lo hai detto.»

Nick Fury applaudì.
«Ottimo spettacolo Romanoff, Rogers e Barnes, ma vorrei tornarmene a casa. Potete rimandare la discussione ad un'altra volta?» chiese Fury con tono sarcastico, per poi andarsene.

Probabilmente, Steve odiava Chelsey, o almeno lei pensava questo. E sicuramente Steve ce l'aveva con Bucky, o almeno lui pensava questo.

La verità? Steve non ce l'aveva con Bucky, con Chelsey forse un po'. Ce l'aveva con se stesso, che si era lasciato condizionare dall'interesse per una ragazza.

LA EX MIGLIORE AMICA DI SAMDove le storie prendono vita. Scoprilo ora