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Dei ticchettii frenetici mi svegliarono.
- Che cos'è questo rumore? - chiesi alzandomi con le braccia.
Dylan si girò verso di me. - É la pioggia, sta piovendo. - disse senza aprire gli occhi.
Poi mi prese la vita e, tirandomi, mi obbligó a stendermi. Mi cinse con le braccia e io mi ritrovai con la testa appoggiata al suo petto caldo. Il profumo e il suo respiro, troppo profondo per essere ancora sveglio, e la sua stretta forte mi impedirono di muovermi, di ribellarmi e rimasi in quella posizione a farmi cullare, finché non chiusi nuovamente gli occhi, per poi cadere di nuovo in un sonno profondo.

Mi svegliai a mezzogiorno con un forte mal di testa. Mi scostai delicatamente da Dylan e andai in cucina a prepararmi una bella frittata con bacon.
Presi delle uova dal frigo e persi un quarto d'ora a cercare la padella e l'olio.
- Lascia, faccio io. - la voce di Dylan mi fece sussultare. Mi girai e ebbi il piacere di vederlo solo in boxer. Un sorrisetto gli spuntò sul viso. - Sei alla ricerca della padella? - Chiese sistemandosi i capelli scompigliati dal sonno.
- E dell' olio? -
- Dai siediti... - obbedii e lo osservai prendere dallo scompartimento in alto una padella di media grandezza, rossa e l'olio in un mobiletto lì di fianco. Osservai più che altro la sua schiena ricca di nei... e i muscoli...
- Cos'è quello? - chiese Dylan girandosi verso di me mentre si mise in bocca un pezzo di formaggio. Indicò un foglio vicino a me, appoggiato al bancone.

Siamo andati tutti al mare, se volete raggiungeteci.

Il messaggio era chiaro. Dylan annuì e servì la pietanza nei piatti, poi si sedette davanti a me e sorrise mentre mi osservava gustarmela.
- Buona? -
- Molto... - sorrisi e continuai a mangiare. - Grazie per avermi fatto compagnia sta notte e per esserti preoccupato di me... -
Sorrise. - Beh ogni favore deve essere ricambiato, non trovi? -
Mi piaceva troppo quel Dylan, mi faceva battere forte il cuore e ridere. Ma lui ci provava con Anastasia e io beh... sì, ero solo una sua amica, anzi coinquilina.
- Che facciamo? Ci guardiamo un film? -
Feci spallucce. - Va bene. -
Ci spostammo in salotto e decidemmo di guardare una commedia. La luce del sole entrava dalle finestre e illuminava tutta la sala. Dylan stava messaggiando e ogni dieci minuti prendeva il cellulare per rispondere.
Ad un certo punto la sua espressione cambiò, mi sembrò preoccupato e non potei fare a meno di spegnere il televisore quando alla fine sbuffò e lanciò il cellulare sul tavolino di vetro, il quale fece un rumore spaventoso.

POV's Dylan.

Quel film non mi piaceva, mi piacevano più i film d'azione, ma tanto stavo messaggiando con Isaac e quindi non lo seguivo granché.
Mi aveva chiesto come era andata ieri sera e poi mi aveva chiesto se mi poteva fare una domanda.

Io: Certo, spara.

Poi ritornai a guardare la televisione anche se  concentrarmi era impossible. Che cosa voleva chiedermi?

Isaac: Perché eri nel letto con Abigail sta mattina?

Io: Oh, ieri stava male e mi ha chiesto di dormire con lei...

Dopo dieci minuti mi rispose:

Isaac: Immagino.

Io: Non mi credi? Cos'è che ti sta capitando?

Isaac: Niente. Ne parliamo a casa.

Sbuffai e lanciai il telefono sul tavolo. Abigail si girò e mi guardò. - Cosa c'é? - chiese spegnendo il televisore.
Sbuffai nuovamente e mi sistemai il ciuffo nervosamente. Glielo dico o non glielo dico? La domanda mi riempiva la testa. E come glielo spiego? No, guarda tuo cugino è incazzato con me perché ci ha visto a letto insieme e dato che io sono un puttaniere pensa che io ti abbia sverginata ieri sera! Pensai. Sì, sverginata... sicuramente era verginata... okay non era quello il punto. Il punto era che Abigail si sarebbe incazzata con me se le avessi risposto così. Era veramente ridicola tutta quella faccenda! Ma poi perché Isaac non mi credeva più? Insomma eravamo come fratelli, uniti per la vita. Aveva promesso. E poi è arrivata quella Holland ha rovinato tutto. Solo per un visino da angelo, due tette e un culo aveva mandato a puttane ogni cosa! E ora voleva farmi la predica solo perché mi volevo divertire un po' con sua cugina, che neanche conosce e con la quale neanche parla per di più. Ero incazzato. Con lui e con me stesso perché in realtà, nel profondo, avrei voluto che fosse successo qualcosa ieri sera. La tentazione fu grande e ogni mio ormone mi aveva chiesto di soddisfare la mia bramositá. Di assaggiarla. Dio, quanto mi faceva impazzire! Tutto mi attirava di lei, ma la cosa che più mi faceva impazzire non era il suo aspetto, anche perché di bionde e con un bel fisico come il suo me ne ero fatte a centinai, ma il fatto che non potevo provarci con lei, che non potevo andare a letto con lei, perché abitavamo sotto lo stesso tetto e perché le cose con Isaac si sarebbero sicuramente complicate più di ora.

- Quindi? -

- Niente, c'é una ragazza che ho incontrato in discoteca che vuole uscire con me. - dissi. Dovevo cercare di mettere dei paletti, almeno mi illudevo che non mi imporatava di lei.

- Ah, sembravi preoccupato. - disse guardandomi con quegli occhi magnetici.

- No. Scusa ma devo andare in bagno. - dissi io prima di andarmene in bagno. Era un casino, un vero e proprio casino!

POV's Abigail.

Ma cosa era successo? In pochi secondi un muro si era messo tra di noi... si era chiuso ed era scappato in bagno. Che mi nascondesse qualcosa? Sospirai e decisi di andare a fare qualcosa di concreto. Andai di sopra e mi misi una tuta e le mie scarpe da ginnastica. Poi bussai alla porta del bagno, dove si era rinchiuso Dylan.
- Ehy, io vado a correre. Vuoi venire con me? - chiesi appoggiandomi alla porta.
Dopo alcuni secondi di silenzio mi rispose.
- No, resterò un po' da solo. -

- Mh, okay. A dopo. - ci rimasi un po' male, ma poi cercai di dimenticarlo per un paio di ore. Mi infilai le cuffie e iniziai a correre. Iniziai piano, con calma, poi una volta preso il fiato iniziai ad accellerare. Le canzoni scorrevano, le parole passavano ad ogni mio passo e il ritmo andava a tempo con i miei piedi che toccavano terra. Ogni volta mi immaginavo che delle ali mi spuntassero dalla schiena e che con un balzo riuscissi anche a volare. 
Chiusi gli occhi, avevo raggiunto un parchetto e lì molte persone correvano, giocavano con i propri cani, parlavano e prendevano il sole sull'erba. Continuai a correre, ma quando aprii gli occhi vidi un ostacolo a pochi centimetri da me e non riuscii a fermarmi in tempo.

- Oh, mio dio. Scusa sono una cretina! - alzai gli occhi e sorrisi quando riconobbi il viso.
Rise. - Abigail. Anche tu corri? - chiese Mitch.
- Quasi sempre, ma a volte mi faccio trasportare un po' troppo! - dissi con il fiatone.
- Ti capisco! Senti, che ne dici di una granita? - sorrisi e annuii molto volentieri. Forse mi sarei potuta divertire con lui e finalmente avrei dimenticato Dylan per un po' di tempo...
- Allora? Cosa mi racconti? - chiese mentre ci stavamo dirigendo verso una bancarella per gelati.
- Emh... niente di che, tu? Come mai non sei al bar? -
- Io non lavoro ogni giorno! Guarda che ho anche io del tempo libero. - fece una pausa. - L'ultima volta, mia nonna era ancora viva e io avevo vent' anni! - ridemmo e poi la domanda mi fu spontanea. - Perché quanti anni hai? -
- Tu quanti me ne daresti!? -
Ci pensai su. La sua barbetta e il fisico allenato mi dava l'idea di un ventenne!
- Non saprei... ventuno. -
Sorrise. - Ne ho ventitre. Ormai troppo vecchio! Che tristezza! - disse allungando i soldi al gelataio. - Due granite, grazie. Per me lampone e per la signorina... - mi guardò.
- Oh, per me limone. - amavo il limone!
- ... vada per il limone. Grazie. - in un attimo il ragazzo ci servì le granite.
- Comunque non sei tanto vecchio. Esageri. -
Sorseggiò un po' del succo.
- Beh, già una come te non sarebbe mai abbordabile, voi volete carne fresca! -
Risi, divertita dalla strana espressione che aveva usato. - Parli di noi come se fossimo leonesse e voi le antilopi! -
- Non è così? -
- Non direi! -
- Beh, pensala come vuoi. Fatto sta che sono single! -
- Allora hai incontrato solo ragazze con problema di vista. - affermai, girando il ghiaccio con la cannuccia.

ANGOLO SCRITTRICE:

Okay. Chiedo come sempre scusa per l'attesa, vi ringrazio per i voti, le visualizzazioni e i vostri BELLISSIMI e STRAORDINARI commenti! Ditemi i vostri pensieri, le vostre aspettative e i vostri desideri con dei commenti o in chat privata, come preferite voi. Buona lettura.
Con affetto,
Baptivi.

Mille baci sotto il sole | Dylan O'Brien |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora