II - Settembre

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Ho amato troppo intensamente
le stelle per aver paura della notte.




Era risaputo ormai universalmente che settembre fosse il mese della ripresa, gli impiegati rientravano negli uffici dopo le vacanze e gli studenti ritornavano ad affollare ì corridoi scolastici dopo l'estate, che nella maggior parte dei casi - si ...

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Era risaputo ormai universalmente che settembre fosse il mese della ripresa, gli impiegati rientravano negli uffici dopo le vacanze e gli studenti ritornavano ad affollare ì corridoi scolastici dopo l'estate, che nella maggior parte dei casi - si sperava - era stata all'insegna del divertimento sfrenato e nottate lunghe quanto giorni interi che sembravano non voler finire più.

Il nono mese dell'anno si portava, quindi, via l'ultimo venticello caldo che sfiorava la pelle abbronzata ed i capelli bagnati lasciati asciugare al sole.

Tuttavia tra tutti quei musi lunghi che si trovavano all'ingresso del liceo di Saint Breath c'era anche chi, invece, era felice di trovarsi lì, avendone abbastanza dell'estate e di ciò che essa aveva comportato. Beth, per esempio, camminava spedita lungo i corridoi fino a raggiungere il suo armadietto all'ultimo piano, dove sapeva che ad aspettarla ci sarebbero già stati Kyle e Veronica.

Quella mattina la sveglia era suonata puntuale come sempre, ma lei, stranamente, era già in piedi con indosso la divisa scolastica, e se Aria l'avesse saputo l'avrebbe maledetta per l'eternità per via di tutte quelle mattine in cui, invece, avevano fatto tardi proprio per colpa sua.

Tra i corridoi c'erano i soliti ragazzi ed anche alcune facce nuove, ma la maggior parte Beth li conosceva tutti, in fondo abitavano nello stesso quartiere. Proprio per quel motivo, appena la videro arrivare, i bisbiglìi cominciarono a prendere vita e nonostante cercassero in ogni modo di non farsi scoprire, non ci volevo di certo un genio per capire quale fosse l'argomento delle loro chiacchiere.

La famiglia Lawrence affollava quelle mura, quei corridoi e quelle aule anche se nessuno di loro era lì.

«Buongiorno!» la abbracciò immediatamente la sua amica dai lunghi capelli castani legati in un'ordinata coda alta.

«Ehi»

«Come mai così puntuale?» non tardò ad arrivare la battuta di Kyle, il ragazzo dal ciuffo biondo appoggiato all'armadietto celeste della sua fidanzata.

«Non lo so neanche io» Beth digitò la sua combinazione accanto al lucchetto del suo armadietto, lo stesso fin dal primo giorno in cui aveva messo piedi in quella scuola «Sarà l'ansia del primo giorno»

«Hai ritirato gli orari delle lezioni per la prima settimana?» cambiò argomento Veronica, che aveva appena finito di confrontare i suoi con quelli di Kyle.

La bionda senza neanche risponderle, le passò direttamente il foglietto in cui li aveva scritti in fretta e furia e molto disordinatamente.

«Perfetto!» aveva cominciato ad esultare, saltellando persino sul posto «Abbiamo storia dell'arte insieme»

E con ciò voleva dire che ogni qual volta non avesse capito qualche argomento, Beth gliel'avrebbe dovuto spiegare passo per passo, essendo la sua materia preferita, nonché sua grande passione.
Fin da bambina in fondo era stata influenzata dai suoi genitori, entrambi architetti affermati, e in particolar modo da sua madre che nel tempo libero si dilettava anche come critica d'arte. Beth, infatti, da quando ne aveva memoria l'aveva sempre accompagnata a tutte le mostre a cui partecipava e proprio come lei, osservava tutti quei quadri rapita ed estasiata. Quell'interesse le era rimasto nel tempo e all'età di diciassette anni aveva già le idee chiare sul suo futuro, avrebbe senza dubbio scelto di frequentare la facoltà di storia dell'arte al college.

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