XXXV (parte 2) - Ha lasciato questa per te

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Forse c'è una fine a tutto,
anche all'infinito.




Caro Nicholas,

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Caro Nicholas,

non so neanche da dove cominciare...

Non ho mai scritto una lettera, perché in fondo chi è che scrive lettere al giorno d'oggi?

Ma volevo che una parte di me rimanesse sempre con te, volevo che nel leggere queste parole ti immaginassi la mia voce, volevo che avessi ancora un qualcosa che ti lega a me.

So che suona come un addio, un tremendo addio, e vorrei tanto che così non fosse, ma sono successe troppe cose negli ultimi mesi e ho bisogno di chiudere questo capitolo.

Fino a qualche mese fa non avrei mai creduto di ritrovarmi qui a scrivere queste parole per te. Ti odiavo, ti ho odiato davvero con tutta me stessa, ma poi, lo sai, qualcosa è cambiato.

Quando mi hai trovato nel bagno del Rumours priva di sensi ti sei preoccupato per me, ed era da tanto che non ti preoccupavi di qualcun altro che non fosse te stesso. Sei stato il primo a capire cosa mi stesse succedendo, hai mantenuto il mio segreto nonostante non avessi alcun motivo per farlo. Hai cucinato per me i miei piatti preferiti, hai fatto sì che ritornassi a mangiare, che ritornassi a sentire l'acquolina in bocca.

Mi hai aiutata.
Sei stato il mio sole.

Quella mattina al vecchio molo ti vidi dalla finestra della mia camera, facevi avanti e indietro, sembravi un pazzo che non si dava pace, così decisi di farti compagnia. Ancora oggi non so il perché sgattaiolai via per raggiungerti, ma è stato da quel momento che tutto è cambiato. Ho smesso di vederti come uno stronzo, come un mostro.

Hai pianto davanti a me, e io lo so quanto questo significhi per te.

Tu sei come Aria, non piangi mai, perché entrambi siete convinti che le lacrime non servano a niente, non risolvano niente.

E chissà se è veramente così.

Ti ho odiato, è vero, ma poi, dopo,
ti ho amato con tutta me stessa.

Ricordi quel giorno alla casa al mare?

È il mio ricordo preferito.
E lo sarà per sempre.

Io e te a due passi dal mare.

Io e te che balliamo con ancora i piedi sporchi di sabbia.

Io e te che neanche ci rendiamo conto che fuori c'è il tramonto.

Io e te per la prima volta.

Tu che canti al mio orecchio e io che ringrazio il cielo per avermi migliorato la vita.

Hai dato un senso a tutto, a tutte quelle cose che prima di te per me non avevano più un senso. Hai colorato le mie giornate, le hai rese più belle. Le hai rese dei ricordi indimenticabili, le hai rese eterne.

Grace Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora