XXX - Vorrei

51 5 0
                                    


Se arriva il dolore
arriva anche la felicità.


Beth non era un'amante del mare d'inverno, anzi a dirla tutta il mare le piaceva ben poco, se avesse potuto scegliere avrebbe scelto di vivere in un'eterna primavera, circondata da un meraviglioso giardino con alberi da frutto, piante rampicanti e...

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.





Beth non era un'amante del mare d'inverno, anzi a dirla tutta il mare le piaceva ben poco, se avesse potuto scegliere avrebbe scelto di vivere in un'eterna primavera, circondata da un meraviglioso giardino con alberi da frutto, piante rampicanti e bellissimi fiori.

Nicholas al suo fianco, invece, sembrava apprezzare molto di più le violente onde che andavano a scontrarsi contro gli scogli, poco distanti dal punto in cui avevano deciso di stendersi loro.

Tuttavia, Beth in quel momento che ci pensava non sapeva quale fosse la sua stagione preferita, forse l'inverno, ma la trovava una stagione troppa apatica persino per lui. Doveva essere l'autunno, Nicholas era uno che amava il cambiamento e le nuove svolte che la vita aveva da offrire. E alla fine l'autunno sta a significare proprio questo: far spazio alle cose nuove, buttando via quelle vecchie.

Erano l'opposto persino in quello: primavera e autunno, lo sbocciare dei fiori e il cadere delle foglie, rinascita e morte.

Era passata un'altra settimana, tra la scuola, l'università e l'azienda, e finalmente un altro fine settimana era arrivato.
Nicholas era al limite della pazienza ed era solo questione di tempo prima che lo stress lo risucchiasse del tutto. Aveva così deciso di prendersi una pausa e staccare un po' da tutto. Proprio lui che non sapeva neanche cosa significasse "pausa", sempre intento ad andare avanti e indietro, con l'agenda piena di impegni.

Appena aveva scoperto che Lauren e Matthew sarebbero partiti per un breve viaggio di lavoro, aveva colto la palla al balzo e nonostante non credesse poi molto nel destino, in quell'occasione non potette fare a meno di crederci: a lui serviva staccare la spina per un po', e i genitori di Beth, invece, erano via fino a martedì.

«Prepara le valigie Grace» aveva esordito al cellulare neanche un'ora prima, quando aveva composto il suo numero e senza pensarci neanche un minuto in più l'aveva chiamata.

La prima cosa che Beth gli chiese fu se si sentisse bene, perché così a primo impatto a lei non sembrava proprio.

«Dì a Dimitri che hai uno di quei pigiama party tra cheerleader» aveva continuato a dire lui impaziente, afferrando maglie, felpe e pantaloni alla rinfusa e scaraventandoli senza un senso nella valigia che aveva tirato fuori dalla cabina armadio «Ho bisogno di una vacanza da tutto e da tutti»

Dieci minuti dopo era sotto casa sua ad aspettarla e quando la vide arrivare, trascinandosi dietro una valigia completamente bianca, sorrise e le fece segno di sbrigarsi perché al tramonto non mancava poi molto.

«Da quando ti piace il tramonto?» lo prese in giro una volta che fossero ormai già in viaggio per Saint Trude Long Beach.

«Hanno il loro fascino dopotutto» replicò lui a sua volta, mentre abbassava il finestrino e lasciava entrare nell'abitacolo quel fresco venticello di fine inverno.

Grace Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora