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Vorrei rubare la tua risata
per poterla riascoltare
quando voglio.
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Altra partita, altra vittoria, altro bar in cui festeggiare. Quella volta però Beth si tenne ben lontana dall'alcol. Non voleva fare la fine dell'ultima volta, quando Nicholas le era arrivato di spalle e l'aveva trascinata fuori, in un vicolo buio, intimandole di smetterla altrimenti avrebbe rivelato tutto a suo fratello.Era seduta ad un tavolino in compagnia di tutte le cheerleader e i giocatori della squadra di basket. Parlavano tra di loro, ridevano e scherzavano e lei era felice di trovarsi lì.
Dopo un bel po' di mesi finalmente si sentiva di nuovo inserita nel suo vecchio gruppo di amici.
Veronica era al suo fianco, seduta sulle gambe di Kyle, e le stava aggiustando alcuni ciuffi di capelli che erano sfuggiti via dalla coda.Alla fine l'aveva perdonata, uno di quei giorni durante la pausa pranzo a scuola si era avvicinata al tavolo in cui di solito pranzavano insieme e dopo qualche attimo in completo silenzio l'aveva stretta forte a sé. Avevano parlato a lungo, si erano aggiornate sulle ultime novità e tutto sembrava essere tornato come prima.
«Tieni» Kyle le allungò una lattina di Coca Cola ancora chiusa.
Lei lo ringraziò ed accettò di buon grado.
Tirò via il tappo - che lasciò rotolare sul tavolo, come se fosse una biglia - e ingurgitò lunghi sorsi, avendo voglia di qualcosa di fresco che le scorresse lungo la gola.Riposò la lattina sul tavolino davanti a lei ed afferrò il cellulare nella tasca dei jeans. L'avevo sentito vibrare contro la gamba. Doveva sicuramente essere un messaggio, forse sua madre che le chiedeva a che ora sarebbe tornata o magari Aria che le domandava com'era andata la partita.
Quando però lesse il destinatario rimase del tutto spiazzata.
Nicholas Lawrence.
Cosa voleva ancora da lei?
«Tutto bene?» Veronica la scossa dalle spalle, accorgendosi del suo repentino cambio d'umore.
Annuì e le rivolse un sorriso quanto più convincente potesse essere, come se Nicholas non le avesse appena scritto quattro semplici parole che però la fecero tremare tutta.
"Ho bisogno di te".
Cosa voleva da lei?
Si domandò un'altra volta tra sé e séRispose qualche minuto dopo e nonostante avesse cercato di fargli capire in tutti i modi che non voleva avere più niente a che fare con lui, alla fine cedette e gli inviò la sua posizione attuale.
Si portò le mani alla faccia, domandandosi mentalmente che cavolo stesse facendo.
Perché continuava a rispondergli? A chiamarlo? A vederlo? Quasi come se non riuscisse a farne a meno.Continuava a ripetersi - ogni qual volta si ritrovasse a pensare a quei due occhi azzurri cristallini - che era un essere schifoso ed abominevole. Non era più il bambino o il ragazzo con cui era abituata a giocare da bambina, era cresciuto ed era diventato un mostro. Lo sapeva benissimo, eppure eccola lì e farsi spazio tra tutte quelle persone per raggiungere il bagno e darsi una sistemata allo specchio. Si portò le mani tra i capelli per dargli volume, appoggiò la borsa che si era portata dietro sul lavandino difronte a sé e ci immerse entrambe le mani cercando il lucidalabbra trasparente. Se lo passò sulle labbra e poi lo ributtò dentro.
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Grace
RomanceSPIN OFF di "Aria" È possibile leggerla anche separatamente. ‼️Attenzione Al momento "Aria" è in fase di revisione ed una volta conclusa anche questa storia verrà revisionata completamente e molti capitoli subiranno degli stravolgimenti. Non sempre...