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C'è un motivo
se ho smesso
di aspettarti.
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Il vento caldo di settembre le accarezzò le guance e le scompigliò leggermente i lunghi capelli biondi come l'oro. Beth sorrise nel vedere le piccole foglioline delle sue rose bianche muoversi a tempo con quella brezza troppo calda per essere quasi autunno.Era pomeriggio ed il sole si trovava a metà tra un grattacielo e l'altro. Avrebbe dovuto cominciare già a prepararsi come ogni altra ragazza della sua età, eppure l'ultima cosa che voleva era lasciar andare il suo piccolo angolo di paradiso.
Il giardino retrostante a villa Carter era da sempre il suo luogo sicuro, era lì che si rifugiava ogni qual volta non aveva voglia di parlare con qualcuno. Tra i suoi fiori delicati, proprio come lei, e tra i vetri luccicanti della piccola serra in cui conservava tutto il materiale necessario per quella passione che conservava dentro di sé da quando era solo una bambina e sua nonna Tanya, una donna instancabile e non poco eccentrica, le aveva insegnato il vero segreto dei fiori.
Le aveva sussurrato che bisognava prendersene cura da quando erano solo dei piccoli semini, nonostante occhi degli altri risultavano insulsi, fino a quando sarebbero sbocciati dei bellissimi boccioli che l'avrebbero lasciata a bocca aperta per la sorpresa.
Ancora ricordava la felicità nel svegliarsi una mattina di primavera, correre giù per le scale dritta in giardino, come ogni mattina da quando aveva piantato un seme di una rosa bianca. Erano giorni che attendeva impazientemente quel momento, ma sua nonna le aveva spiegato che i fiori sono creature speciali e come tali hanno bisogno di tanto tempo e molte accortezze, non avrebbe dovuto avere fretta altrimenti quel giorno non sarebbe arrivato mai.
Dopo quasi un mese finalmente la rosa era sbocciata, era solo l'alba quando Beth si era ritrovata con gli occhi spalancati e le mani davanti alla bocca per lo stupore. La rosa era ancora chiusa in se stessa, come se stesse dormendo, ma la ragazza non si scoraggiò e rimase ad attendere per tutto il tempo fin quando i primi raggi del sole non fecero capolinea sulla città newyorkese e quel meraviglioso fiore finalmente si era mostrato in tutta la sua interezza.
Beth si era lasciata andare e con le mani un po' tremolanti aveva accarezzato i suoi petali. La sfiorava appena, con delicatezza ed incertezza, con la paura che un essere talmente bello e fragile potesse spezzarsi sotto il suo tocco.
«Non devi avere paura, bambina mia, i fiori si fanno toccare solo da chi ne è degno» le aveva rivelato un'altra volta Tanya mentre si occupavano insieme del giardino in una di quelle mattine dove si cominciava a star bene anche con una semplice t-shirt.
Dopo aver annaffiato gli ultimi girasoli che ancora seguivano la debole luce del sole di quell'ora, si strofinò le mani leggermente sporche di terra sui jeans. Rivolse un ultimo sguardo alle sue piccole piantine, come per salutarle e darsi appuntamento al giorno seguente, si incamminò verso la vetrata della cucina ed attese che il loro maggiordomo - intento senza dubbio ad apparecchiare la tavola - si fosse accorto di lei e le avesse aperto la porta finestra.
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Grace
RomanceSPIN OFF di "Aria" È possibile leggerla anche separatamente. ‼️Attenzione Al momento "Aria" è in fase di revisione ed una volta conclusa anche questa storia verrà revisionata completamente e molti capitoli subiranno degli stravolgimenti. Non sempre...