XXIX - Siamo crepe ricoperte d'oro

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Sarai sempre in tutto ciò
a cui mi aggrapperò per non cadere
quando mi capiterà ancora
di avere paura.



L'arte è qualcosa di irrazionale

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L'arte è qualcosa di irrazionale.
Non si può spiegare.
Non si riesce a fare, e non perché non si può, ma perché semplicemente non si vuole.

L'arte nasce da un gesto spontaneo, non programmato in precedenza.
Risiede in ognuno di noi, è il bisogno e il desiderio di esternare ciò che si trova nel nostro inconscio più profondo.
Sono i sentimenti che predoni vita, che si impossessano completamente del corpo e si muovono da sé. È uno dei pochi attimi in cui i sentimenti sono per davvero liberi.

Con l'arte si riesce ad esprimere di tutto.
L'odio, il rancore, il risentimento, la rabbia, l'ira più profonda e funesta, la tristezza, la solitudine, l'eccentricità, la gioia, la felicità, l'amore.

«Stai fermo!»

«Sono fermo Grace»

«Hai appena mosso un sopracciglio»

«Non possiamo fare una pausa?» sospirò sfinito Nicholas.

Era immobile nella stessa posizione da più di due ore. Beth gli aveva persino categoricamente vietato di bere acqua o qualsiasi altro liquido, per evitare che poi dovesse alzarsi per andare in bagno.

Quella domenica mattina, quando l'aveva chiamato di buon'ora e l'aveva intimato di precipitarsi immediatamente a villa Carter, Nicholas non immaginava neanche nei meandri più nascosti della sua mente a cosa stesse andando incontro. Si era vestito in fretta e furia, aveva afferrato una camicia bianca dalla cabina armadio e se l'era infilata come fosse una maglia, senza neanche sbottonare i bottoni.

Aveva preferito vestirsi elegante perché quel pomeriggio sarebbe dovuto passare in azienda per firmare dei documenti importanti e siglare un altrettanto importante accordo con un partner in affari di suo padre.

Era uscito da casa in fretta e furia, senza fare neanche colazione, aveva attraversato il giardino e il breve tratto che divideva le due ville e poi aveva finalmente bussato alla porta della casa della sua fidanzata.

Non l'aveva mai definita in quel modo, ma quella mattina, quando se la ritrovò sull'uscio struccata ed in pigiama gli venne spontaneo.

Era la sua fidanzata.

«Buongiorno Grace» si sporse in avanti ed entrò in casa senza neanche aspettare che lei lo invitasse ad entrare.

«Buong...» cominciò a dire lei, ma le labbra di Nicholas furono più veloci e la zittirono con un bacio.

«Sei sola?»

«Domanda stupida» gli rivolse un'occhiata da saputella, non l'avrebbe mai invitato lì se ci fossero stati i suoi o peggio ancora Dimitri «Perché ti sei vestito così?»

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