XXIII - Mission secrète

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Non possiamo amare il nostro prossimo
finché non sappiamo
quanto sia imperfetto il suo cuore.




Alla fine Beth l'aveva per davvero aiutato

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Alla fine Beth l'aveva per davvero aiutato.

Si era fatta immediatamente riaccompagnare a casa, il viaggio in auto sembrò infinito perché nessuno dei due osò parlare. Quando poi si ritrovarono difronte Saint Breath e Beth scese dall'auto di Nicholas, si voltò un'ultima volta verso di lui e gli disse che l'avrebbe aiutato.

Camminò fino a casa sua e quando rientrò nella villa ad attenderla in soggiorno c'erano i suoi genitori. Li salutò con un sorriso e loro le fecero segno di sedersi accanto a loro.
Dimitri quella sera non era a casa, era uscito con alcuni suoi amici dell'università e non era ancora rientrato.

«Posso chiedervi una cosa?» gli aveva domandato tutto d'un tratto mentre sua madre le accarezzava dolcemente i capelli e suo padre le teneva stretta una mano nelle sue.

«Certo» Lauren le scostò una ciocca di capelli dalla fronte, in modo da guardarla dritta negli occhi.

«Posso andare a Parigi da Aria?» e nel dire quelle parole lei stessa si stupì del suo stesso coraggio.

I suoi genitori si scambiarono un'occhiata che durò più del previsto, mai poi la strinsero a loro con delicatezza per paura di farle del male, come si fa con i neonati.

«Quando vuoi andare?» le domandò suo padre senza nessuna esitazione nella voce.

«Il prima possibile»

«Come vuoi, Beth» acconsenti, invece, sua madre, che se avesse potuto sarebbe salita all'istante su un aereo per rivedere anche un'ultima volta la sua migliore amica «Ti prenotiamo subito i biglietti per il primo volo di domani mattina»

«Grazie» si accoccolò ancora di più tra quelle braccia sicure «Vi voglio bene»

«Ti vogliamo bene anche noi» le augurarono così la buonanotte, prima che si rialzasse per andare in camera sua a preparare la valigia con il minimo indispensabile.

La prima cosa che fece quando richiuse la porta di camera sua alle spalle fu, però, afferrare il cellulare nella borsa e mandare un messaggio a Nicholas.

"Prenota il primo volo di domattina per Parigi, io l'ho già fatto"


La mattina arrivò ancor prima che potesse accorgersene e quando bussò alla porta della camera del fratello per salutarlo prima di andare all'aeroporto erano solamente le cinque di mattina.
Dimitri biascicò parole a caso ancora mezzo addormentato, ma quando poi capì che non avrebbe rivisto la sorella per i prossimi due giorni sembrò svegliarsi di colpo.
Per un attimo Beth ebbe paura che potesse seguirla e una volta all'aeroporto avrebbe fatto carte false pur di comprare un biglietto last minute con destinazione Parigi.
Poi però si rasserenò quando dopo averle baciato una guancia ritornò a dormire come un ghiro con un cuscino sulla testa.

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