XXVIII - Riunione di famiglia

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Ciao, sono abbastanza sicuro
che tu sia ancora
il mio ricordo più bello.



Di solito Lauren e Matthew non tornavano mai a casa prima delle sette di sera, giusto in tempo per sedersi a tavola quando la cena era già stata preparata dal cuoco e servita dal maggiordomo

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Di solito Lauren e Matthew non tornavano mai a casa prima delle sette di sera, giusto in tempo per sedersi a tavola quando la cena era già stata preparata dal cuoco e servita dal maggiordomo.

C'erano delle volte in cui, però, Beth e Dimitri sentivano il rumore delle ruote sulla ghiaia del vialetto di casa. Quando erano solo dei bambini capitava molto più spesso. Correvano entusiasti alla porta ed abbracciavano i loro genitori contenti di vederli rincasare prima del previsto.

Crescendo le sorprese erano diminuite sempre di più, eppure quel giorno di inizio febbraio la loro auto era stata vista fin troppo presto.
Il primo ad accorgersene fu Dimitri, che si precipitò immediatamente nella camera della sorella. Beth ebbe la sua stessa reazione sorpresa, all'inizio credette persino che fosse impazzito e che il troppo studio gli avesse dato alla testa, eppure l'auto era proprio lì, davanti ai loro occhi stupefatti.

Scesero giù dalle scale, precipitandosi davanti all'ingresso della villa, proprio come facevano sempre da bambini. Una cosa del genere in fondo non capitava da un bel po', e seppur non sapevano cosa aspettarsi si sentivano loro stessi un po' bambini nel rivivere quel momento dopo così tanto tempo.

Non l'avrebbero mai ammesso ad alta voce, ma il lavoro dei loro genitori tante volte gli aveva portato via tanto. Erano sempre impegnati fino a tardi, a volte non riuscivano a lasciare l'ufficio per pranzare, e ancora di meno erano state le volte in cui erano andati a prenderli davanti a scuola come due normali genitori. Erano due persone in carriera, con un importante studio di architettura da portare avanti, e Dimitri e Beth l'avevano sempre saputo. Erano abituati e ci convivevano praticamente dalla nascita.

Allo stesso tempo gli si riempiva la voce di orgoglio quando parlavano di loro, del loro duro lavoro e del fatto che importanti riviste di architettura li considerassero due degli architetti più competenti dell'intera nazione.

Nonostante ciò, non erano assolutamente due genitori assenti. C'erano sempre stati per i loro figli quando avevano bisogno di loro e anche quando invece l'unica cosa che desideravano era non averli tra i piedi. Il compito di un genitore è proprio questo in fondo: esserci sempre, nella buona e nella cattiva. Tuttavia i due fratelli Carter non gli avevano complicato particolarmente il loro compito, erano stati neonati tranquilli, bambini adorabili e adolescenti piuttosto ubbidienti. Il massimo di cui Dimitri poteva essere rimproverato era qualche sigaretta fumata di nascosto insieme a Nicholas nella soffitta di villa Lawrence, e di Beth non poteva dirsi proprio nulla. Una figlia semplicemente esemplare, quella che forse ogni genitore avrebbe voluto.

Dopotutto erano comunque una famiglia normale, non pranzavano sempre insieme, a cena a volte arrivavano quando la prima portata si era già freddata, all'uscita da scuola c'era il loro fidato maggiordomo, ma alle recite scolastiche tra la platea c'erano sempre stati loro. Non se n'erano mai persi una, nonostante avessero impegni lavorativi, importanti meeting, scadenze imminenti o quant'altro.
E soprattutto quando i loro figli facevano i capricci, erano tristi o piangevano erano stati loro due a consolarli, nessun delegato aveva mai asciugato loro le lacrime.

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