Quattro.
Quattro sono i giorni che ho passato rinchiusa in camera senza uscire.
Non perché avessi paura di vedere o affrontare Harry, ma semplicemente perché dopo quella bellissima passeggiatina nottura, per tornare a casa in seguito al litigio con quella testa di cazzo dopo la festa, mi sono risvegliata nel mio letto con quasi 40 di febbre. Maledetto clima londinese.
Anche se mi piacerebbe rimanere ancora qualche giorno a poltrire sul letto oggi è venerdì e devo alzarmi ed andare a lezione.
Dato che sono in uno stato a dir poco comatoso, decido di farmi una lunghissima doccia per rimettermi in sesto.
Mentre metto dei semplici jeans abbinati ad una canotta qualcuno bussa alla porta.
Appena apro mi ritrovo una Emily piena di energie che mi salta letteralmente di sopra facendomi per poco cadere all'indietro.
"Ma sei impazzita?"le dico.
"Sono felice di vedere che ti sei ripresa" sorride aggiungendo in seguito "ti ho portato un cornetto".
"Alla nutella?"chiedo come se ne fossi drogata.
"Si".
"Ti adoro"dico abbracciandola e in seguito avventandomi su quel cornetto come se non mangiassi da giorni ,cosa che in fondo è vera, ma appena lo faccio inzio ad avere dei strani crampi allo stomaco.
"O dio Alex, sei fatta scheletrica, fai impressione, da quanto tempo non mangi qualcosa?".
"Quattro giorni"dico smettendo di mangiare per evitare nuovamente quei dolori.
"Ma sei impazzita" quasi urla "è pericoloso non mangiare per tutto questo tempo,potresti..".
"Emily ormai l'ho fatto quindi non stare a farmi la ramanzina"dico interrompendola.
"Uff..ok, ma ora sbrigati sennò facciamo tardi".*********************************
"Quindi per la prossima volta dovrete studiare queste pagine. Potete andare"conclude il prof.
Per fortuna e già ora di pranzo,menomale, perché non ce la facevo proprio più, mi sento stanca e debole,come se avessi scalato due volte di fila una montagna ed in più oggi il professore è stato estremamente noioso.
"Alex tutto apposto?" mi chiede una mia compagna di classe della quale non ricordo il nome.
"Sisi tutto apposto" le rispondo con un sorriso cordiale.
"Sicura? Non mi sembra che tu stia bene".
"Sono solo un po stanca" la rassicuro e dopo averla salutata mi dirigo verso la mensa.
Mentre cammino lungo il corridoio è come se avessi le vertigini, ed un forte mal di testa minaccia di arrivare.
Quando arrivo in mensa vedo che già sono tutti al tavolo, compreso Harry. Perfetto, guerra in arrivo.
Mentre mi avvicino ai miei amici noto che tutti mi guardano come preoccupati, ma cosa prende oggi alla gente? Mi guardano come se fossi un alieno.HARRY POV.
Emily ci aveva detto che Alex era pericolosamente dimagrita, ma non mi aspettavo così tanto.
Sembra quasi uno scheletro.
Mentre cammina verso il tavolo temo che si possa spezzare per quanto sembra fragile, e l'unica cosa che vorrei fare in questo momento è stringerla tra le mie braccia ma so che se lo facessi mi prenderei un bel pugno dritto nello stomaco.
Da quella sera non c'è stato un solo minuto nella mia vita nella quale non mi sia sentito una merda. Non so perché le ho detto quelle cose, forse la verità è che ho paura di innamorarmi di nuovo e di restare ferito di nuovo.
Nel vassoio del pranzo vedo che ha solo una misera mela verde ed una bottiglietta d'acqua.ALEX POV.
"Mangi solo quello?"mi chiede Liam.
"Si, non ho molta fame"rispondo.
"Alex devi mangiare o rischierai di star male".
"Emily devi rilassarti,sto benissimo"dico non pensando ai sensi di vertigine ed ai mal di testa precedenti.
"Sono seria,non tocchi cibo da quattro giorni e sei dimagrita un delirio".
"Possiamo cambiare argomento? Ad esempio che si fa oggi?".
"Festa in confraternita"risponde Niall.
"Perfetto" dico addentando per la prima volta la mela, ma subito dopo aver mandato giù il boccone un gran senso di nausea si impadronisce di me.
"Ragazzi ho dimenticato di dover fare una cosa, ci vediamo stasera" dico alzandomi di corsa per andare in bagno.
Mentre corro i sensi di vertigine si fanno di nuovo presenti e quando finalmente raggiungo il bagno delle donne inizio a vomitare.HARRY POV.
"Ragazzi ho dimenticato di dover fare una cosa, ci vediamo stasera" dice alzandosi di scatto dalla sedia per poi correre via.
Molto probabilmente nessuno si è accorto della faccia che ha fatto quando ha morso la mela, ma di certo a me non è sfuggito.
E come faceva a sfuggirmi? Da quando l'ho vista non sono riuscito un secondo a staccarle gli occhi di dosso.
"Devo andare anche io"dico senza aspettare nessuna risposta da parte dei ragazzi.
Appena esco in corridoio la intravedo entrare di corsa in bagno, e quando raggiungo la stanza ed entro tutte le mie preoccupazioni diventano realtà.
Appena esce ha una faccia sconvolta, sta male ma non vuole ammetterlo.
La conosco e so perfettamente che non si farebbe vedere mai da nessuno debole, specialmente da me.
La vedo barcollare, è debole ma questo non le impedisce di tirar fuori gli artigli.
"Che cazzo ci fai tu qua? Vattene"sbraita anche se con un filo di voce dovuto alla mancanza di energie.
"Sono venuto a vedere se stavi bene".
"Sto benissimo ed ora vattene"risponde acida.
"Non mentirmi , non ti reggi quasi in piedi".
"Be , ti sbagli , mai stata meglio" dice cercando di superarmi ed uscire dalla porta, ma io le afferro un braccio cercando di essere il più delicato possibile.
"Perché non ti lasci aiutare? Perché sei così cocciuta? Stai palesemente male cazzo".
"Non ho bisogno del tuo aiuto ne della tua pietà" dice liberandosi dalla mia stretta ma prima che riesca ad uscire la riafferro.
Mi guarda in cagnesco e puntandomi un dito contro dice "non mi devi più toccare, e chiaro? Anzi non devi più nemmeno parlarmi, per me sei come morto, non esisti".
Quelle parole mi paralizzano per me sei come morto e prima che me ne renda conto se n'è già andata.
"MERDA" urlo sferrando un pugno al muro.
Immediatamente un enorme senso di dolore si espande dentro di me, ma questo dolore non è dato dal pugno appena dato al muro, bensì è dato dal vuoto che piano piano sta crescendo nel mio petto.